Si era capito dalle poche parole del post partita di coach Piero Bucchi che in casa Dinamo Sassari la settimana davanti sarebbe stata particolare. O almeno che nei sette giorni verso la sfida con Brindisi di domenica 17 dicembre al PalaSerradimigni le parole provenienti dal gruppo squadra sarebbero state poche, con solo capitan Gentile che non ha potuto esimersi dall’intervista su Dazn. Perché il momento è delicato e ogni dichiarazione va pesata, così come le scelte per il futuro.
Lavoro
La scelta della sola presenza del coach dei sassaresi nella conferenza stampa di presentazione della gara del weekend sembra andare verso questa direzione. Ma anche in quella di alleviare il peso della pressione da un gruppo che l’ultima volta sul parquet ha subito una sconfitta che alla società non è piaciuta. Non ne ha fatto mistero il Gm del club Federico Pasquini nella lunga intervista rilasciata a La Nuova Sardegna (qui per leggere). Con l’uomo che unisce la parte sportiva e dirigenziale del club che ha chiesto alla squadra di essere battagliera e dall’altra ha predicato calma e razionalità . Qualità quest’ultima a cui Pasquini ha fatto riferimento soprattutto su un mercato a cui parte dell’ambiente sassarese vorrebbe si guardasse, con un maggior occhio di riguardo alla regia. La scelta della società però sembra essere chiara. Aspettare che tutti i tasselli scelti tornino al proprio posto, anche coloro che finora non hanno convinto come Stanley Whittaker (che probabilmente salterà la prossima sfida a causa del mancato recupero dal problema muscolare di cui soffre). Una scelta probabilmente dettata anche da un mercato in generale piuttosto fermo, con solo Brindisi e Treviso che al momento hanno fatto scelte più decise nel corso della stagione e altre che hanno deciso di intervenire solo per situazione di infortuni o aspettano ancora l’occasione giusta (vedasi Tortona o Venezia sulla questione lungo). Intanto però una buona notizia è arrivata, perché come riportato da La Nuova, Ousmane Diop è tornato ad allenarsi con il gruppo dopo più di un mese di stop. Forse solo i primi giorni di lavoro insieme al resto della squadra diranno se sarà possibile dare qualche minuto al centro senegalese, che però potrebbe comunque far parte dei dodici per la sfida contro Brindisi. Un segnale per gli altri componenti del roster che in una gara che si preannuncia combattuta dovranno provare a far rivedere lo spirito avuto nelle ultime due gare interne giocate contro Scafati e Milano.
Futuro prossimo
L’aspetto caratteriale sarà fondamentale per avere la meglio di una Happy Casa che con le unghie e con i denti si sta rialzando sotto la guida esperta di Dusan Sakota. Quello del PalaSerradimigni potrebbe essere uno scontro verità per i sassaresi, l’appello che decide quali possono essere gli obiettivi da qui sino alla pausa lunga per le Final Eight di Coppa Italia. Limitare i danni oppure tornare a essere ambiziosi, questo il bivio che gli uomini di Bucchi hanno davanti. Una risposta è attesa soprattutto da un ambiente che ha sostenuto ma è anche spaventato da una situazione mai vissuta. Perché alcune gare hanno fotografato un gruppo pronto al sacrificio e capace di esaltarsi nel far canestro, mentre altre – compresa l’ultima – hanno mostrato il volto di un gruppo scarico e a tratti triste, lontano dall’idea del basket sassarese. Ecco spiegato il motivo per cui una vittoria contro la squadra pugliese sarebbe cruciale per permettere alla Dinamo di guardare con meno apprensione al futuro prossimo che mette in calendario sfide molto complesse sulla carta contro Reggio Emilia e Venezia. Ma potrebbe dare anche uno slancio per la sfida di Champions League contro Stettino di mercoledì 20 che si giocherà sempre in Sardegna. Perché è vero che all’uscita dall’Europa nelle ultime stagioni è corrisposta una crescita di prestazioni in campionato, vista anche la fatica nel costruire sin dal primo allenamento una chimica di squadra per differenti motivi, ma proseguire il proprio cammino in Bcl significherebbe procurare una dose in più di autostima e fiducia per una squadra che ha dimostrato di averne estremamente bisogno.
Matteo Cardia














