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Dinamicità e voglia di crescere: perché la Dinamo Sassari ha scelto Gombauld

Stephane Gombauld con la maglia di Nancy
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Caratteristiche favorevoli all’idea di basket che la Dinamo Sassari vuole riportare sul campo, ma soprattutto la voglia e la determinazione mostrate nei tempi recenti sul parquet. Questi i motivi per cui Stéphane Gombauld è il nuovo lungo di una squadra biancoblù che sta lentamente prendendo forma. E che con la sempre più probabile permanenza di Ousmane Diop vede il completarsi di un asset fondamentale per la prossima stagione.

Recente
Gombauld è un giocatore che corre verso l’età della piena maturità atletica, quella che richiede, se unita qualità tecniche, un’avventura all’altezza per capire fin dove si può arrivare. Dopo due stagioni a Nancy, la prima nella seconda lega e l’ultima in Pro A, il lungo transalpino cercava un’esperienza che gli consentisse di mettersi alla prova sia in un campionato diverso che in Europa. A dar man forte alla propria candidatura, le cifre fatte registrare nella Betclic Elite 2022-23: 13.6 punti con il 54.6% dal campo, 5.6 rimbalzi e 1 assist a partita in 25 minuti sul parquet. Numeri che non hanno risentito del passaggio dalla Pro B alla massima serie francese, in cui il livello negli ultimi anni – complice la partecipazione di sei squadre alle competizioni continentali tra Eurolega, Eurocup e Champions League – si è sensibilmente alzato rispetto al passato. Con Gombauld che nell’ultimo anno così è sembrato far vedere quello che in tanti si aspettavano da tempo, sin da quando a quattordici anni ha lasciato i territori d’oltremare francesi della Guadalupe per approdare a Parigi, dove è entrato a far parte dei programmi della federazione transalpina.

Svolte
Tra le fila del Pole France, il classe 1997 gioca sia nei campionati che avere una via preferenziale per la nazionale, con cui vince un argento e un bronzo rispettivamente ai campionati Under 16 (2012) e Under 20 (2017). Dopo il termine del programma della Ffbb, Gombauld passa all’Asvel, facendo parte contemporaneamente della formazione under 21 e di quella senior. Una tappa durata solo una stagione prima di iniziare un tour nella Pro B transalpina, trovando alla quarta stagione consecutiva in seconda serie l’ambiente giusto per esplodere. A Blois, sulla Loira, Gambould mette insieme per la prima volta numeri che rispecchiano il potenziale visto negli anni precedenti: 14.8 punti e oltre 6 rimbalzi a partita. È la stagione della prima svolta, perché poi arriva la chiamata in Lega Adriatica, al Mladost Maxbet, dove a livello di statistiche la conferma arriva. Nancy però nel 2021 punta anche su di lui per approdare in Pro A e ha ragione a farlo: oltre 19 punti di media e più di 8 rimbalzi a partita. Numeri che valgono il titolo di Mvp, ma soprattutto la sicurezza di giocare nel massimo campionato francese l’anno successivo. Dimostrando poi di poterci stare, di aver dato vita a una seconda svolta della propria carriera, e attirando così la Dinamo Sassari.

Caratteristiche
Il rapporto tra Gombauld e Nancy era in dubbio dopo la salvezza raggiunta nelle ultime giornate del massimo torneo transalpino. Che la Dinamo, per stessa ammissione del suo Gm Federico Pasquini, ha osservato con attenzione fino a decidere di affondare il colpo. Sassari si è mossa ancora una volta per due direttrici: la prima quella caratteriale della nuova pedina, la seconda quella della tipologia di giocatore. Se la prima è risultata fondamentale per la scelta finale, la seconda ha rappresentato la base da cui partire. Perché Gombauld è il tipo di lungo che la Dinamo stava cercando per riproporre a livello offensivo un gioco che faccia della fluidità e del dinamismo la propria forza. E per avere aggressività sul proprio lato difensivo dentro l’area, ma anche per favorire quei recuperi che spesso nell’ultimo campionato si sono visti. Capacità di correre in transizione, possibilità di avere più settaggi offensivi sul pick&roll – compresa la chance di sfruttare una buona mano dalla media – lunghezza delle leve per intimidire nei pressi del ferro, piedi rapidi che aiutano sia sotto che spalle a canestro su ambo i lati del campo. Il lungo francese ha sulla carta le qualità per essere considerato un centro moderno e potenzialmente diventare una buona spalla per Ousmane Diop, con il senegalese che però dovrebbe essere l’uomo prescelto per lo starting five. Da parte sua Gombauld dovrà adattarsi ai ritmi del doppio impegno e al campionato italiano, anche per imparare in fretta a reagire a quelle che potrebbero essere le scelte offensive avversarie, soprattutto contro quelle che disporranno di centri più pesanti dal punto di vista fisico. Servirà dunque quell’energia intravista dallo stesso Pasquini per andare oltre i limiti che potrebbero essere imposti da una struttura fisica longilinea: struttura che tuttavia, non solo a campo aperto, potrebbe rivelarsi un fattore a favore del giocatore e della Dinamo.

Matteo Cardia

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