Poco tempo per costruire le squadra, il calciomercato post Covid è una novità per tutti e non fa differenza il Cagliari.
Pur se luglio è diventato agosto e agosto diventerà settembre, sembra che le dinamiche non siano cambiate poi tanto: trattative lunghe, squadre incomplete per il ritiro, acquisti nelle ultime due settimane a campionato già iniziato. C’è poi un aspetto che resta sempre uguale a se stesso ogni volta che un nuovo allenatore arriva in una piazza e, anche in questo caso, Cagliari non fa eccezione. Il vangelo secondo Di Francesco ha bisogno di apostoli che possano aiutare i nuovi discepoli ad apprendere il calcio del tecnico abruzzese, per osare una metafora che scomoda il sacro per parlare del profano.
Gli esempi del passato
Basta tornare indietro nel tempo, ad esempio quando da Lecce in Sardegna arrivò Giampiero Ventura portando con sé i vari Zanoncelli, Macellari e De Patre tra gli altri, oppure Marco Giampaolo con Bianco, Fortin, Parola, Fini e Foggia, o ancora in tempi più recenti Massimo Rastelli con il suo fido Fabio Pisacane o Rolando Maran con Cacciatore, Birsa e Castro. Di Francesco attende i rinforzi, ma nel frattempo dovrebbe trovare in rossoblù Radja Nainggolan e Leonardo Pavoletti, anche se il centravanti non è esattamente un pretoriano del nuovo allenatore del Cagliari, con una stagione a Sassuolo da protagonista in B e poche apparizioni in A. Farias è un altro elemento che DiFra conosce bene, per quanto il brasiliano, anche per la giovane età, trovò poco spazio in neroverde nel 2013-14: oggi non fa parte del progetto rossoblù ed è difficile ipotizzare una sua permanenza. Non è dunque strano che tra i profili accostati al Cagliari ci siano alcuni uomini del Di Francesco di Sassuolo e soprattutto di quello versione giallorossa: su tutti Juan Jesus e Florenzi o il giovane Riccardi, che proprio con il nuovo allenatore rossoblù esordì in Serie A. Ci sono suggestioni utopiche su chi potrebbe diventare apostolo in Sardegna, ma anche possibili nomi che non sarebbe strano sentire nelle prossime settimane e, chissà, vedere vestire la maglia del Cagliari nel prossimo campionato.
Da Sassuolo a Roma, passando per Genova
Tra il difficile e l’impossibile non si possono non citare i vari Berardi, Politano, Perotti e Under, giocatori dalle valutazioni importanti e, nel caso dell’attaccante del Sassuolo, dal profilo attraente per qualche grande squadra. Andando sui più abbordabili potrebbe tornare di moda un nome spesso accostato al Cagliari nelle precedenti stagioni, ovvero Federico Peluso (che sta trascorrendo questi giorni di stacco nella “sua” Alghero, città di nascita della moglie Sara), così come i vari Magnanelli, Defrel, Missiroli (ex rossoblù, tra l’altro), Sansone e Adjapong potrebbero rappresentare idee interessanti, fermo restando che al momento sono nomi frutto di ragionamento e non di trattative in corso. Zaza e Kurtic sono altri due ex neroverdi allenati da Di Francesco nel 2013-14: l’attaccante ora al Torino è stato accostato al Cagliari all’interno di un possibile affare Joao Pedro, mentre lo sloveno sarebbe un nome “di ritorno”, dopo alcuni ammiccamenti nell’estate del 2019. Non è un mistero, poi, che il Cagliari sia alla ricerca di difensori centrali ed ecco che Federico Fazio rientrerebbe proprio nel gruppo di allievi di Di Francesco, mentre è difficile definire tali i blucerchiati allenati dal tecnico abruzzese all’inizio dello scorso campionato, alla luce del troppo poco tempo passato insieme per essere considerati veri e propri pretoriani. Nonostante ciò, Nicola Murru ha sempre vestito la maglia da titolare a Genova con DiFra in panchina (come l’altro ex Ekdal, regista titolare nello stesso periodo), mentre Linetty e Gaston Ramirez giocarono sì poco, ma con un contratto in scadenza nel 2021 potrebbero tornare in auge.
Ribadiamo: per quanto le voci di mercato (spesso incontrollate) possano impazzare, i nomi proposti sono soltanto frutto di analisi statistica e tattica in base alle stagioni passate in panchina dall’ex esterno di Piacenza e Roma. Affidarsi ad alcuni di questi elementi, però, potrebbe certamente aiutare l’apprendistato di chi conosce poco il nuovo allenatore e il suo credo tattico , a maggior ragione con il poco tempo a disposizione per insegnare quel 4-3-3 che a Cagliari non si vede ormai da anni.
Matteo Zizola