agenzia-garau-centotrentuno

Dessena: “Cagliari sei da Serie A. Con l’Entella puntiamo alla B”

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

In vista dell’ottavo turno del Girone B di Lega Pro, che vedrà l’Olbia sfidare la Virtus Entella, Daniele Dessena, numero 7 dei liguri, ha rilasciato una lunga intervista ai nostri microfoni. Indimenticato capitano del Cagliari, con il quale ha superato le 200 presenze, Dessena ha toccato diversi punti durante l’intervista. Dalle stagioni con i rossoblù al rapporto con Barella. Dalle considerazioni sul Girone B e sull’Olbia, sino a Cragno. E molto altro.

Domenica scorsa avete ritrovato la vittoria contro una squadra non semplice come la Fermana. Ora le prime distano solo 4 punti. A cosa punta l’Entella?

Vincere il campionato è il sogno un po’ di tutti, bisogna cercare di stare il più in alto possibile fino all’ultima giornata. L’obiettivo è quello di vincere, però sappiamo che è un campionato difficile”.

Tanti infortuni in questo avvio di stagione, in che condizioni arriva l’Entella alla sfida di domenica, senza giocatori come Clemenza, Pellizzer e altri?

“Purtroppo Clemenza l’abbiamo perso per un po’ di tempo ed è un giocatore importante per noi. Michele Pelizzer per la sua esperienza e per il giocatore che è, è importante per la squadra. Ci mancherà anche Morosini. Iniziano a essere assenze pesanti di giocatori che fanno la differenza e ti aiutano in ogni partita. Però questa squadra è stata costruita per sopperire a qualsiasi evenienza durante il campionato e quindi chi giocherà farà bene sicuramente”.

La prossima partita è con l’Olbia, cosa ne pensa della loro stagione?

Iniziamo dall’anno scorso. Penso che l’anno scorso l’Olbia abbia fatto una stagione incredibile, ha raggiunto i playoff ed è uscita contro di noi, ma pareggiando la partita qua a Chiavari. Quest’anno ha avuto qualche stop, ma è l’inizio. Anche se ha avuto delle difficoltà ha giocatori importanti, come Ragatzu e Biancu. Individualità di qualità che possono far vincere le partite”.

A proposito di Ragatzu, ha giocato con lei ai tempi di Cagliari. Quali sono i ricordi che hai di lui e qual è il suo giudizio sulla sua stagione fino ad ora, dove deve ancora sbloccarsi.

È fortissimo, è un giocatore pazzesco. Non so se lui sa quanto è forte,  se lo sa lo ignora. Con questa categoria penso che non abbia niente a che fare. La fortuna di Daniele è stata Cagliari, dove era affiancato da gente che lo faceva sentire importante e gli indicava quello che doveva migliorare ogni giorno. Per assurdo, anche se lui era molto giovane, l’esperienza che ho avuto con Daniele è stata un’esperienza positiva sia per me che per lui. Daniele deve lavorare tanto sul fatto di sentirsi al centro, perché lui è veramente un giocatore importante. Un qualcosa che va oltre al nostro rapporto di amicizia. Perché è un ragazzo a cui voglio un mondo di bene”.

Dopo la retrocessione in B del 2015 lei è rimasto a Cagliari, diventando capitano dopo l’addio di Daniele Conti. Quella è stata una stagione difficile, con l’infortunio di Brescia, ma lei è comunque rimasto il capitano del ritorno in A. Quest’anno il Cagliari è nuovamente in B, come vede la stagione dei rossoblù e chi sono le favorite per la massima serie?

Sì, l’anno della Serie B a Cagliari è stato un anno magnifico. Nonostante il mio infortunio, che quando giochi a calcio purtroppo succede. Però è stato un anno magnifico perché ogni giocatore di quella squadra era coinvolto nel discorso di riportare il Cagliari in Serie A. E non c’era nessuno, da chi stava fuori a chi giocava, che andava oltre a quello che ci eravamo detti nello spogliatoio, dove ci eravamo detti: il Cagliari deve andare in A. Era il pensiero di tutti. È stato un cammino stupendo. E alla fine ce l’abbiamo fatta, da primi. Ricordiamo che quello era l’anno del Crotone, che dovunque andava vinceva. È stato un anno bellissimo. Per quest’anno il Cagliari penso sia una delle favorite, ma ci sono anche molte altre squadre attrezzate. La Reggina che è prima e sta facendo bene, il Brescia, il Benevento, il Venezia. Ci sono delle squadre che sono partite in sordina e che comunque hanno una rosa ampia per poter poi ambire alla Serie A. Poi sicuramente me ne sto scordando qualcuna. Però penso che il Cagliari abbia tutte le qualità per ritornare in Serie A”.

Vede un erede di Dessena nel Cagliari di oggi?

No. Magari c’è anche, però penso che quello che ho fatto io a Cagliari e quello che abbiamo fatto come squadra a Cagliari sia una cosa irripetibile. Perché sono state stagioni magnifiche fatte di uomini, di gente che veramente andava al campo solo con l’unico pensiero del Cagliari. Non si ricercava soddisfazione personale, c’era solo l’intenzione di giocare per il Cagliari. E questo penso che sia irripetibile. Chiunque entrava in quel gruppo doveva fare sua quella mentalità e chi non ci riusciva faceva fatica a stare all’interno di quel gruppo. Ed era una cosa bellissima. Poi chiaro, ci saranno giocatori anche più forti di Dessena adesso, sicuramente, però io sono io e quello che ho fatto io l’ho fatto col cuore mettendo sempre davanti il Cagliari, sia nel bene che nel male. Ho fatto bene, ho sbagliato, ma solo e sempre per il Cagliari”.

Tra i giocatori con i quali ha giocato c’è un altro centrocampista che è ha vestito la fascia da capitano del Cagliari: Nicolò Barella. In settimana ha segnato un gol straordinario al Barcellona. Si ricorda qualcosa di particolare di quando giocavate insieme? Vi sentite spesso?

Nicolò è un amico. Ci sentiamo, era invitato al mio matrimonio, c’è un rapporto di amicizia. Nicolò è cresciuto con noi e ci ha dato una grossa mano in Serie A. Era già un uomo e un giocatore importante nonostante la sua età. Ha bruciato molte tappe, è stato bravo nell’ascoltare noi più “anziani”, parlo di me, Daniele Conti, Marco Sau, Ceppitelli, Francesco Pisano, Andrea Cossu. Io e tutti loro lo abbiamo aiutato nel diventare il giocatore che è. Chiaramente noi non abbiamo fatto nulla, ci ha solo ascoltato, poi quello che sta facendo è tutto merito suo, tutta farina del suo sacco”.

Un altro centrocampista del Cagliari con il quale ha giocato è Nainggolan. Giocatore forte, di grande personalità. Ha qualche aneddoto su di lui? Qualcosa di particolare, divertente, accaduto in allenamento o spogliatoio?

“Tutto quello che faceva Radja era simpatico. Era simpatico anche perché anche se era una cosa che andava oltre, poi lui entrava in campo e andava il triplo degli altri. E quindi era tutto simpatico quello che faceva (ride ndr)”.

Parliamo di un altro ex Cagliari. Ha giocato con Cragno, certamente uno dei migliori portieri italiani. Lei che l’ha vissuto da vicino, come si spiega questo inizio di stagione al Monza sempre in panchina?

Sto seguendo poco il Monza. Però Alessio è stato in Nazionale, per essere arrivato li vuol dire che è uno dei portieri più forti e preparati che ci sono in questo momento. Purtroppo dei portieri ne gioca uno, trovi l’allenatore che preferisce uno piuttosto che l’altro e allora ti devi riconquistare il posto. Io ho sempre detto che la fortuna di ogni giocatore la fa l’allenatore. Perché l’allenatore giustamente fa le sue scelte e le scelte vanno rispettate. Attualmente l’allenatore preferisce Di Gregorio e questa è la sua scelta”.

Durante la sua carriera, oltre che con quelli del Cagliari, ti sei allenato e hai giocato con tanti giocatori forti: Frey, Giuseppe Rossi, Gilardino, Cassano, Pazzini, Conti. Di tutti, qual è il più forte con cui ha giocato e perché?

Se devo prenderne uno singolarmente, sicuramente Cassano è il giocatore più forte con il quale abbia mai giocato. Fortissimo. Se devo pensare al gruppo, penso che il gruppo Cagliari Calcio, ogni singolo componente di quel gruppo, per mentalità, per doti fisiche, tecniche, per tutto, fosse il più forte di tutti. Quindi io dico il gruppo Cagliari”.

Ha già pensato a cosa farà quando deciderà di lasciare il calcio giocato? Le piacerebbe intraprendere il percorso per diventare allenatore?

Fare l’allenatore è un qualcosa al quale sto già pensando, ma non in questo momento. Ho intenzione di fare alla grande questa annata e finché sto bene fisicamente vorrei fare almeno un altro anno. Ho già fatto il corso Uefa B, una volta che smetterò farò il corso Uefa A. Quindi la carriera da allenatore mi piace, è in testa. Ma rimane in un angolino, perché ho ancora le motivazioni, le sensazioni, la passione da giocatore. E finché non svaniscono queste, gioco a calcio”.

Torniamo alla Serie C, chi vede come favorita per il salto di categoria nel Girone B?

Non c’è da nascondersi. Credo che le grandi favorite siamo noi e la Reggiana. Però penso che il Fiorenzuola abbia uno degli allenatori più forti in questo momento della Serie C, che è Tabbiani. Lo dico perché l’abbiamo affrontato l’anno scorso in Coppa Italia (la scorsa stagione il Fiorenzuola era nel Girone A, ndr). Vedo qualcosa e penso che lui abbia le idee chiare e i giocatori sanno quello che devono fare. Quindi dico che il Fiorenzuola ha un top player che è l’allenatore”.

Quindi non il Cesena?

Io penso, per responsabilizzare noi Entella e per quello che ci siamo detti, che noi e Reggiana ci siamo. Poi anche il Gubbio sta facendo bene, il Cesena ha un ottimo allenatore (Domenico Toscano, ndr). Però penso che se vogliamo vincere il campionato sia noi che la Reggiana dobbiamo avere una marcia in più”.

Sembra che ormai si vada sempre più verso le partite anticipate al giorno: alle 12.30 e le 14.30 di domenica. Cosa ne pensa?

Se è un discorso legato al fatto di scegliere un orario che vada meglio ai tifosi è un discorso giusto, che ci può stare. Da giocatore, giocare una partita alle 12:30 è impegnativo. Mangiare prima e fare tutte le cose prima è impegnativa come cosa. Però se è un discorso per agevolare le società e anche la gente che ci viene a vedere, perché noi dobbiamo rendere conto solo a loro, è un discorso che va benissimo”.

Ultima domanda. Che partita si aspetta domenica contro l’Olbia?

Sono partite complicate. L’Olbia è una squadra ostica. Bisogna cercare di fare il nostro e farlo al meglio”.

Andrea Finiu

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
2 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti