Esistono misteri che in quanto tali sono difficili da spiegare e trovare la chiave di lettura per capirli un’impresa complicata. È un luogo comune, ma non troppo, che solo chi è dentro le stanze dove si prendono le decisioni a poter conoscere i motivi di determinate scelte. Ogni stagione del Cagliari ne regala almeno uno, quel giocatore incompreso in equilibrio tra il fallimento e il non essere stato capito.
Gli allenamenti una sfida per dimostrare di valere la maglia, la partita unico metro di giudizio per chi vede dall’esterno. Kiril Despodov è il protagonista del giallo del mercato estate 2020, atteso e poi messo da parte dal Covid e ora nuovamente in discussione. Le sirene di mercato attraggono anche perché ad accenderle sembra essere più il Cagliari che le pretendenti, eppure lo shuttle bulgaro potrebbe, teoricamente, essere un’arma in più nel tridente di Di Francesco.
Penalizzato dal 4-3-1-2 di maraniana memoria, Despodov si è riscattato a suon di gol e assist in Austria durante il prestito della scorsa stagione allo Sturm Graz. Un apprendistato positivo con l’idea di rientrare in Sardegna da nuovo acquisto metaforico, lui di proprietà del Cagliari ma ancora in attesa della reale occasione in maglia rossoblù. Piede e velocità non si discutono e nemmeno la collocazione tattica ora che troverebbe nel tridente la sua dimensione ideale, eppure da qui al 5 ottobre il suo destino potrebbe essere lontano da Cagliari. Una cessione che la società vorrebbe a titolo definitivo, non prestito secco, una scelta che può apparire incomprensibile senza dare a Despodov la prova del campo. E allora ecco che entrano in gioco altri fattori, perché lo shuttle è sicuro di sé a tal punto da esserlo forse fin troppo. Problemi caratteriali, così si dice in questi casi, ma resta il dubbio che una sana arroganza non possa far male a una squadra che dalle doti di Despodov potrebbe trarre vantaggio. Arrivato a Cagliari da miglior giocatore bulgaro, gli restano meno di due settimane per convincere Di Francesco e la società. Il ritorno in gruppo dopo la parentesi Covid diventa così la sua opportunità, tocca a Despodov sfruttarla in ogni allenamento. Al contrario il futuro sarà quello della cessione il dubbio costante del cosa sarebbe potuto essere e non è stato.
Matteo Zizola