Il primo colpo in entrata del Cagliari è ormai praticamente cosa fatta. Kevin Strootman, destinato inizialmente a un nuovo accordo con il Genoa, ha sterzato verso la Sardegna. Ciò che non era successo lo scorso gennaio, quando il Cagliari provò a soffiarlo al Grifone, è accaduto in questo ultimo giorno di giugno. Le visite mediche sono previste per domani a Roma e, se tutto andrà come previsto, l’olandese diventerà un nuovo giocatore del Cagliari.
Tetris
Un’accelerata improvvisa, ma della quale si sentiva il rumore già da giorni. E non è un caso la velocità di una trattativa lampo nella chiusura, ma le cui basi sono state messe nel momento in cui si sono capiti i possibili incastri. Partendo dai francesi e dal loro interesse verso il mercato italiano che il nuovo presidente Pablo Longoria conosce benissimo visti i trascorsi alla Juventus, all’Atalanta e al Sassuolo come scout. Dai discorsi su Alessio Cragno e Giovanni Simeone come doppio affare si è passati al solo attaccante argentino, richiesto dall’allenatore Jorge Sampaoli. La volontà del portiere e la valutazione data da Giulini non hanno convinto il Marsiglia, ma se per Cragno il discorso si è presto arenato, non così per il Cholito. Il nodo economico però si è ripresentato ed è qui che è entrato in gioco il nome di Kevin Strootman. Promesso sposo del Genoa, ma che il Cagliari ha mano a mano avvicinato a sé grazie ai nomi spendibili nella trattativa. Simeone è così diventato la chiave per dare respiro al bilancio del club di Via Mameli, il giocatore dovrebbe andare in Francia anche se per l’annuncio non c’è fretta. Bilancio che è stato decisivo per l’inversione a U di Kevin Strootman, e non solo.
Questione di decreto
La fretta che non esiste per l’annuncio del probabile passaggio di Simeone al Marsiglia è invece elemento decisivo nello sprint per il centrocampista olandese. Il Genoa non ha potuto convincere Longoria sul prestito e soprattutto non era in condizione di pagare l’ingaggio monstre del calciatore. I conti del club di Preziosi faticano, investire sul centrocampista anche con il Marsiglia non era possibile. Non che il Cagliari possa versare tutti i 4 milioni e oltre a stagione fino al 2023 percepiti da Strootman, ma con la carta Simeone si può trovare la quadra giusta. Senza dimenticare la ragione fondamentale chiamata decreto crescita. L’olandese, infatti, aveva come ultimo giorno utile proprio il 30 giugno per confermare la sua permanenza in Italia. Al contrario avrebbe dovuto riprendere da zero il conto dei famosi due anni continuativi necessari per usufruire degli sgravi fiscali. Sgravi che dimezzeranno, di fatto, l’esborso da parte del Cagliari al centrocampista ex Roma, e che hanno determinato la riuscita del colpo gobbo ai danni dei rossoblù liguri. E che faranno sì che il legame tra il giocatore il Cagliari possa essere sulla base del prestito biennale così da completare tutto l’iter necessario. Una reazione a catena che ha favorito il presidente Giulini e il direttore sportivo Capozucca che così porta in dote a Semplici quel “centrocampista di livello” citato da lui stesso nel recente passato.
Un incastro dunque che si completa e che fa felici tutte le parti in causa, fermo restando la chiusura definitiva dell’affare Simeone. Il Cagliari trova la liquidità per sistemare il bilancio, Strootman resta in Serie A tenendo fermi i benefici fiscali e il Marsiglia porta in Francia la tanto agognata punta e si libera di un giocatore nella lista degli esuberi. Altro elemento da non sottovalutare, infine, l’importanza dell’olandese per il ritorno di Radja Nainggolan. Due vecchi amici che si potrebbero presto ritrovare, un ulteriore incentivo per il Ninja ad abbassare le pretese verso l’Inter e arrivare alla fumata bianca per il passaggio definitivo al Cagliari.
Matteo Zizola