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Radunovic in Cagliari-Venezia | Foto Gianluca Zuddas.

Da Radunovic ad Altare: il Cagliari prova a ripartire dalla difesa

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La disfatta casalinga della Domus di due settimane fa contro il Venezia aveva fatto emergere diversi punti interrogativi sul Cagliari di Fabio Liverani. Tuttavia la successiva sfida di Marassi contro il Genoa sembra (al momento) averne levato alcuni dalla testa del tecnico rossoblù e del suo staff, in particolare in merito alla fase difensiva, nota dolente delle ultime uscite ufficiali del Cagliari in questo difficile e insidioso avvio di campionato cadetto.

Sicurezza e solidità per la retroguardia di Liverani

In casa Cagliari la qualità e la pulizia di passaggio nella fase di impostazione dalla terza linea sicuramente ancora latitano di precisione e tecnica e certamente le caratteristiche dei giocatori a disposizione di mister Liverani non consentono (per ora) un veloce apprendimento di tali concetti così complessi, segno che c’è ancora molto da lavorare da qui in avanti. Nella partita contro il Genoa, però, nonostante il valore importante dell’avversario dal punto di vista tecnico, si è visto un Cagliari molto diverso in fase difensiva. In particolare, nella bolgia di Marassi, si sono messi in evidenza il portiere Radunovic e i due difensori centrali Altare e Goldaniga. L’estremo difensore serbo, dopo un inizio di stagione un po’ claudicante, oramai non è più da considerarsi una sorpresa ma una vera e propria certezza per la retroguardia cagliaritana. La grande prova fornita dal numero 1 rossoblù contro il Genoa è l’ennesima dimostrazione di come il Cagliari, dopo l’addio in estate post retrocessione di Cragno in direzione Monza, sia finito in ottime mani. Come sottolineato dallo stesso Radunovic nel post partita di venerdì contro il Genoa, il lavoro, la concentrazione, l’allenamento e la cura del dettaglio sono indispensabili se si vuole arrivare in alto. Tali concetti sono stati messi tutti in pratica sul campo e hanno consentito al Cagliari di tornare a casa con un ottimo pareggio a reti bianche contro una delle squadre maggiormente accreditate alla promozione diretta in Serie A. A confermare la crescita del 26enne nativo di Belgrado ci sono anche numeri importanti, che sottolineano ancora di più come Radunovic stia diventando un giocatore sempre più importante nello scacchiere del Cagliari di Liverani. Nello specifico, secondo i dati forniti dal portale fbref.com, il portiere isolano è al 9° posto nella top 10 degli estremi difensori della cadetteria per numero di parate con 22 (il capolista della specialità è Riccardo Gagno del Modena con 30) mentre è addirittura 6° quando si parla di clean sheet (3, con una percentuale di partite con la porta inviolata pari circa al 37,5%). Oltre a Radunovic, la gara col Genoa, come precedentemente accennato, ha fatto emergere anche una crescita di rilievo da parte dei due centrali schierati da Liverani, ovvero Altare e Goldaniga. Dopo un avvio di campionato non certamente irresistibile e con qualche polemica al seguito per prestazioni al di sotto delle attese, i due difensori (un po’ a sorpresa) hanno tirato fuori a Marassi una prestazione decisamente migliore rispetto alle ultime uscite, specie dopo quella col Venezia, mostrando sicurezza e intesa sugli intercetti (contro il Genoa, sempre secondo fbref.com, i due giocatori del Cagliari ne hanno totalizzato 7, di cui 4 per Altare e 3 per Goldaniga), sulle chiusure preventive e sui recuperi (contro avversari di ottima caratura, su tutti il capocannoniere della scorsa Serie B, ovvero Coda). Numeri non certo altisonanti ma che fanno capire come in casa rossoblù sia in corso il tentativo da parte di Liverani e dello staff tecnico di cominciare ad affinare l’intesa tra coloro che, secondo gerarchie, vengono considerati come i titolari nel ruolo di difensori centrali nella difesa a quattro della formazione isolana.

Brescia banco di prova fondamentale

Il Genoa è stato il primo step dove si sono visti dei segnali incoraggianti ma ora il presente per il Cagliari si chiama Brescia. Indubbiamente quello di sabato 16 ottobre all’Unipol Domus sarà un banco di prova fondamentale per Liverani e soprattutto per la difesa rossoblù, chiamata ad ottenere delle conferme, in modo che la grande prova di sostanza e di copertura di Marassi non diventi un mero fuoco di paglia. Al di là del ballottaggio (sempre aperto) sulle corsie laterali, Liverani è perfettamente consapevole di poter contare in questa fase di campionato su una ossatura (potenzialmente) importante con Radunovic tra i pali e Goldaniga ed Altare a fare coppia al centro della retroguardia. Riuscirà il Cagliari a trovare la definitiva quadra in fase difensiva?

Fabio Loi

 

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