Un mercato fatto di obiettivi principali e, a seguire, di altri nomi tenuti nel cassetto e pronti a essere spesi nel caso si presenti l’occasione giusta. Un occhio al bilancio e al futuro, al valore nel breve e nel lungo termine. L’altro al bisogno di aumentare il tasso di esperienza nella categoria, senza perdere di vista l’aspetto finanziario dell’investimento. Questa la filosofia del Cagliari della triade Giulini-Bonato-Ranieri, vuoti da colmare chiari, senza fretta ma allo stesso tempo cercando di velocizzare quando possibile.
In alto
Scuffet non è solo un numero uno come ruolo, portiere in forza al Cluj e un passato all’Udinese con Bonato diesse, ma è anche il numero uno tra i profili cercati per il ruolo di vice Radunovic. O, comunque, da affiancare al portiere serbo per giocarsi la titolarità tra i pali. Operazione che non è in stato avanzato, ma comunque sempre viva. A favorire la possibile buona riuscita il desiderio del classe ’96 friulano di tornare in Italia dopo le esperienze a Cipro e in Romania, contro la voglia di Scuffet di avere un ruolo da protagonista e non da semplice comprimario. Assieme all’estremo difensore del Cluj è Prati l’altro obiettivo caldo che la società rossoblù prova a regalare a Ranieri. Si continua a lavorare per trovare l’accordo con la Spal, impresa complicata per le richieste del club ferrarese e per una concorrenza che ogni giorno vede aggiungersi una pretendente. Il Cagliari ha dalla sua il gradimento del calciatore e i rapporti amichevoli tra Giulini e Tacopina, oltre a una promessa strappata dal patron rossoblù in occasione della gara della Unipol Domus dello scorso gennaio. Difficile che la Spal riesca a ottenere i 10 milioni di euro richiesti, possibile l’inserimento di contropartite tecniche e bonus a salire per abbassare la valutazione.
Sempre tra i nomi più vicini che lontani all’approdo in Sardegna anche Jankto del Getafe, conosciuto da Ranieri ai tempi della Sampdoria e pronto a tornare in Italia dopo il passaggio in Spagna e in Repubblica Ceca. Se con il calciatore non sembrano esserci problemi di sorta nel trovare l’accordo, diverso il discorso con il club iberico. La distanza resta ampia, ma altrettanto ampia la fiducia del Cagliari nel portare a casa la partita. Restando su profili noti a Sir Claudio non si sono spenti i fari su Gabbiadini e Augello. Nel caso dell’attaccante resta il dubbio tra la volontà del calciatore di restare in Liguria – senza però disdegnare, tutt’altro, ritrovare Ranieri in rossoblù – e quella dei blucerchiati di fare cassa e ringiovanire la rosa da affidare a Pirlo. Simile la situazione relativa all’esterno mancino, con la Sampdoria che starebbe guardando già al sostituto – Frabotta della Juventus – e sarebbe pronta a rinunciare ad Augello per abbassare il monte ingaggi. Infine Oristanio, classe 2002 dell’Inter il cui destino si chiama Serie A come dichiarato apertamente dal suo agente Riso. Non alla Salernitana, con il Cagliari che appare favorito rispetto al Lecce e alle altre concorrenti per arrivare al giovane nerazzurro di rientro dagli olandesi del Volendam. Oristanio piace e non poco, legato al suo arrivo l’addio sempre più probabile in prestito di Desogus dopo l’ultima stagione a Pescara oltre all’accordo da trovare con l’Inter tra prestito secco e tentativo rossoblù di inserire almeno il riscatto con il controriscatto in favore dei nerazzurri.
Idee
In difesa il Cagliari cerca un profilo con esperienza nella categoria da affiancare a Dossena, Obert e Altare, in attesa di capire il destino di Goldaniga e Capradossi. Il nome nuovo rilanciato nella serata di ieri 6 luglio da Gianluca Di Marzio è quello di Palomino dell’Atalanta, profilo che ha trovato conferme al contrario di quello di Ferrari del Sassuolo. Mancino, dunque ideale per completare il reparto, Palomino attraverso il suo agente Spolli ha da una parte espresso la volontà dei nerazzurri di trattenerlo, ma dall’altra ha aperto la porta a differenti opzioni. Il contratto in scadenza nel 2024 con opzione per un ulteriore anno può essere la chiave che favorisce i rossoblù, così come la garanzia di un minutaggio superiore rispetto a quello che avrebbe a Bergamo. In mezzo al campo è al momento messo da parte Touré del Pisa dopo i primi discorsi interlocutori con i toscani. Empoli e Genoa puntano il calciatore tedesco ex Juventus U23, ma è soprattutto la società rossoblù ad essersi allontanata dal calciatore. In attacco, dietro Gabbiadini, si tengono aperte alcune piste al momento comunque fredde. La prima quella che porta a Okereke della Cremonese, inseguito anche dal Bologna e dai turchi del Besiktas. A seguire obiettivi complicati dal punto di vista economico, ma che restano sullo sfondo in caso di occasione improvvisa. Di questa tipologia è ad esempio Nzola dello Spezia, attaccante che aspetta una chiamata della Fiorentina o della Premier League – senza dimenticare la Roma – ma che qualora dovesse restare al palo a lungo potrebbe portare il Cagliari a un tentativo più avanti. Così come non è da escludere Mayoral del Getafe, nome messo sul piatto nella discussione con gli spagnoli relativa a Jankto. Un investimento, quello del Getafe nell’estate 2022, pari a 10 milioni di euro e che non può non incidere nelle richieste alle pretendenti. Come per Nzola il tempo potrebbe dare una mano al Cagliari per strappare condizioni favorevoli per l’attaccante ex Roma, che resta comunque un’idea e non un obiettivo caldo.
Matteo Zizola