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Da Pozzecco a Spissu, aspettando Datome: Italbasket nel segno della Sardegna

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Estate uguale Nazionale. Nel mondo del basket il caldo ha sempre significato l’inizio delle avventure in maglia azzurra. Nonostante i cambiamenti all’interno del mondo Fiba, che ha aggiunto le finestre interne ai campionati di qualificazione alle diverse competizioni scatenando la diatriba con l’Eurolega, i mesi di riposo si trasformeranno per un’altra occasione in quelli dedicati alla pallacanestro. Con un Italbasket che rimanda sempre più sardo a modo suo.

Passaggi

La scelta di Gianmarco Pozzecco come successore di Meo Sacchetti era nell’aria già da prima della separazione a sorpresa tra il nuovo tecnico di Cantù e Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro con cui l’ex della Dinamo Sassari ha visto incrinarsi i rapporti definitivamente già dopo le Olimpiadi. L’arrivo del Poz ha continuato a tenere in tensione il filo che collega la Dinamo Sassari all’Italbasket, già alimentato dalla presenza precedentemente dall’allenatore di Altamura e dalla presenza di Riccardo Fois nello staff Azzurro. Un rapporto speciale, che testimonia anche il buon lavoro fatto negli ultimi anni dalla società di Stefano Sardara nella scelta degli allenatori, al di là dei passi rivelatisi poi falsi con Esposito e Cavina. E che non si ferma all’head-coaching vista la presenza di Edoardo Casalone nello staff azzurro dopo l’esperienza a Sassari. Un rapporto poi rafforzato anche dalla presenza di Achille Polonara, passato da Sassari tra il 2017 e il 2019 prima di spiccare il volo verso Vitoria, e poi da quella di Marco Spissu. Il playmaker sassarese classe 1995, dopo aver fatto parte di diverse selezioni giovanili, è arrivato a conquistarsi la Nazionale maggiore e a diventarne uno dei punti fermi tra le qualificazioni agli Europei del prossimo settembre e le Olimpiadi. Senza poi risentire del passaggio in Eurolega, che gli ha negato le ultime uscite con la maglia azzurra ma non la chiamata per quella che sarà la prima fase di preparazione al torneo continentale, con il primo impegno ufficiale che sarà però il 4 luglio per la partita di qualificazioni ai mondiali del 2023 contro l’Olanda di Buscaglia. Primi appuntamenti dove non ci sarà il sardo più vincente, quel Gigi Datome che terminata l’avventura con Milano, chiusa con lo Scudetto, ora si riposerà prima di rispondere a un’eventuale chiamata del neo-coach. Quello visto nei playoff di Eurolega e di Serie A è un giocatore di cui non ci si vorrebbe mai privare. E che la Nazionale l’ha momentaneamente dovuta lasciare solo a causa di motivi fisici. Motivo per cui non è da escludere un suo ritorno nelle prossime fasi della preparazione.

Primo avversario

Per l’esordio di Pozzecco sulla panchina dell’Italia, previsto per domani sabato 25 giugno, di fronte agli azzurri ci sarà la Slovenia di Luka Doncic. Il play-guardia dei Dallas Mavericks ha ricevuto il nullaosta anche per le partite non ufficiali e dovrebbe essere di scena a Trieste. Quella balcanica è una delle selezioni favorite per la competizione continentale che vedrà gli azzurri iniziare il proprio percorso a Milano il prossimo primo settembre. Non solo Doncic, ma anche i fratelli Dragic, Sisko, Cancar e il naturalizzato Mike Tobey, che già alle Olimpiadi aveva dimostrato di poter essere un lungo utile alla causa slovena. L’Italia si affiderà proprio a Spissu e Polonara, gli unici giocatori presenti che hanno disputato l’Eurolega nell’ultima stagione, per alzare il proprio livello in campo nei momenti decisivi di una gara complessa. Ci si aspetterà tanto però anche da Amedeo Della Valle, ancora alla ricerca di una sistemazione di Eurolega per il prossimo anno (così come Spissu), e da Stefano Tonut, che proverà a riscattarsi dopo un’ultima stagione opaca a Venezia. 

Parte così il nuovo corso della Nazionale con il Poz al comando. Un percorso in cui le tinte biancoblù e il simbolo dei quattro mori sembrano ben evidenti. Pozzecco avrà il compito di non disperdere quell’energia nata dalle emozioni azzurre dell’ultimo anno. Un entusiasmo tenuto vivo anche dalle chiamate al draft NBA del 23 giugno di Paolo Banchero, scelta numero uno assoluta, di Gabriele Procida (36) e di Matteo Spagnolo (50). E che un Europeo da protagonisti potrebbe far diventare ancora più grande.

Matteo Cardia

TAG:  Basket
 
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