agenzia-garau-centotrentuno
Scotto e Salifou a contrasto nella sfida del Vanni Sanna tra Torres e Juventus | Foto Alessandro Sanna

Da cattiva e decisa a morbida e impaurita: il volto di una Torres in crisi

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

“Non eravamo fenomeni prima e non siamo scarsi ora”. Parole e musica di Alfonso Greco, allenatore della Torres, al termine della sfida persa per 3-1 al Vanni Sanna contro la Juventus Next Gen. Il quadro complessivo, in queste prime sei tappe del girone di ritorno del gruppo B della Serie C, vede i sassaresi vivere un periodo di crisi sia in termini di risultati ma soprattutto a livello di prestazione, con i rossoblù che sembrano aver perso lo smalto e le certezze della prima parte di stagione.

Momento

Il momento come detto non è dei più semplici, a partire dai numeri ottenuti da Scotto e compagni da quando si è aperto l’anno nuovo. Sei partite giocate, quattro sconfitte e due sole vittorie. Se si analizza il rendimento delle ultime tre uscite stagionali, la situazione è ancora più grigia. A partire dai gol subiti, ben 9. Un bottino in completa controtendenza rispetto a quanto fatto dai rossoblù in questa stagione. Infatti dall’inizio del campionato, per fare un esempio, la quota 9 alla voce reti incassate è stata raggiunta dalla Torres addirittura al 14° turno di campionato. Ciò che però desta ancora maggiori preoccupazioni riguarda il dato relativo alle marcature realizzate. Dalla sfida contro la Carrarese in poi, ovvero da quando è iniziato il momento di crisi in casa rossoblù, sono solamente due i gol segnati dalla Torres ed entrambi sono arrivati a conti ormai fatti e su calcio di rigore (il primo sul risultato di 5-0 in quel di Carrara, il secondo sul 3-0 nel match di ieri 10 febbraio contro la Juventus). “Difficile dire cosa ci stia mancando, però è vero che stiamo creando di meno”. Questa l’analisi del bomber dei rossoblù Manuel Fischnaller sul rendimento offensivo dei sassaresi. Un’analisi lucida e attenta, ma che allo stesso tempo mette in mostra l’incertezza che aleggia nelle menti dei rossoblù in questo momento. Una serie di prestazioni altamente al di sotto di quanto dimostrato finora, figlie di una mancanza di consapevolezze che si trasforma in passaggi semplici sbagliati e in occasioni da gol sprecate, come quella avuta da Diakite subito dopo aver incassato la rete dell’1-0 da Sekulov.

Seconde linee

Quella contro la Juventus è stata anche la sfida delle risposte cercate. Prima su tutte quella richiesta dalle seconde linee, con il tecnico dei rossoblù Alfonso Greco che contro una formazione giovane e spensierata come quella della Juventus Next Gen, ha chiamato in causa dal primo minuto Goglino e Nunziatini. Due prestazioni differenti quella dell’argentino e del calciatore scuola Inter, che all’indomani del match contro i bianconeri lasciano sensazioni contrastanti. Da un lato c’è il numero 17 rossoblù che nonostante la tanta applicazione ha ancora una volta dimostrato che i passi da compiere per poter incidere sono ancora tanti. Dall’altro invece la prestazione del mediano classe 2003 che, nonostante abbia commesso l’errore che ha portato al vantaggio dei piemontesi, ha dato maggiori garanzie al tecnico di Ostia ringhiando sulle caviglie degli avversari e proponendosi in avanti con personalità.

Tenuta mentale

La seconda risposta era quella attesa dal gruppo dopo la prima sconfitta casalinga stagionale. La gara del possibile riscatto che si è trasformata nel match che ha di fatto gettato in piena crisi i rossoblù. Una prestazione inizialmente attenta, compromessa non tanto dall’errore di Nunziatini, quanto dalla mancanza di cattiveria della squadra di Greco. Poco mordente che non fa riferimento all’intensità dei contrasti, quanto più alla capacità nell’invertire una gara viziata dagli episodi. Abilità nel ribaltare un match da situazione di svantaggio che la Torres in stagione più volte ha dimostrato. Ammontano a dieci le partite in cui Scotto e compagni hanno incassato per primi una rete in campionato. In cinque occasioni hanno ottenuto un risultato utile: portando a casa l’intera posta in palio come accaduto contro Rimini (in casa) e Vis Pesaro (fuori casa), oppure riuscendo a strappare un punto come accaduto contro Spal (in casa), Fermana (fuori casa) e Cesena (fuori casa). Nelle altre cinque – di cui quattro da quando è iniziato il girone di ritorno – sono arrivate le sconfitte sui campi di Virtus Entella, Rimini e Carrarese, e al Vanni Sanna contro Sestri Levante e Juventus.

Una serie di tre sconfitte consecutive nuova per il tecnico romano dal suo primo mandato in rossoblù, l’ultima volta che i sassaresi hanno fatto registrare tre segni rossi di fila risale allo scorso anno, sotto la gestione Stefano Sottili nei match persi contro Olbia, Pontedera e Montevarchi. Ora di fronte a Scotto e compagni c’è uno snodo importante nel proprio percorso. Da un lato, in caso di vittoria, la possibilità di pronto riscatto sul campo della Lucchese per compiere il primo passo verso la rinascita. Dall’altro in caso di sconfitta, il rendimento peggiore da quando il gruppo Abinsula è alle redini della Torres.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie C Torres
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
4 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti