Al via nei campi del Tennis Club di Cagliari la seconda edizione delle Cupra FIP Finals di padel, che si giocheranno nel capoluogo sardo sino a domenica 12 dicembre.
Abbiamo così fatto due chiacchiere con Stefania Carmelita che, insieme a Daisy Serra, è una delle varie coppie sarde alle prese con questa avventura, con l’obiettivo di accedere al Cuadro finale e affrontare giocatrici di livello internazionale.
Stefania, pronta per questa tua nuova avventura?
“Direi di sì: sono entrata nel mondo del padel da pochissimo, dato che provengo dal tennis. Ho giocato per anni la serie C e la serie B, senza dimenticare l’esperienza del beach tennis: ho giocato in Italia ad alti livelli, tanto che quest’anno ho vinto i campionati Italiani indoor”.
Cosa ti aspetti da questo torneo? Iniziando, ovviamente, dalla partita con le lituane Brazenaite Vasiliauskiene-Kastanauskaite.
“Voglio godermi appieno questa esperienza vivendola come una novità, trascinata dall’entusiasmo e dalla voglia della mia compagna Daisy e del suo allenatore Andrea Gambino, che mi hanno convinto a partecipare a questo torneo. Mi aspetto di giocare il match al meglio, facendo il nostro contro una coppia che sicuramente vanta più esperienza in questo tipo di tornei”.
Qual è il livello del movimento padel sardo nel panorama italiano, in ascesa soprattutto nel femminile?
“Come abbiamo visto ai recenti Mondiali di Doha, il movimento italiano è in rapida ascesa. Penso soprattutto alle ragazze: molte di loro sono presenti nel Cuadro principale di Cagliari e sono sempre più avanti nel circuito internazionale. Qui in Sardegna siamo ancora relativamente giovani, dato che il padel è arrivato prepotentemente da circa un anno e mezzo e tutti, soprattutto molti ex tennisti, si sono lanciati in questo sport con tantissimo entusiasmo e voglia di fare risultati. C’è ancora molto da lavorare, in generale, ma la voglia non manca”.
Tra i sardi presenti, chi secondo te può far bene in questo tabellone?
“Diciamo che siamo un pò tutti sulla stessa barca. Siamo qui per dare il massimo e cercheremo tutti di puntare a superare il nostro primo turno, che già di per sé ci pone contro avversari di livello maggiore. Ma siamo tutti pronti a dare il massimo e a giocarcela”.
Andrea Ferrari