Indiziato numero uno alla voce cessioni dolorose, come da parole del direttore sportivo Stefano Capozucca nell’ultima conferenza stampa. Esempio di quelle partenze necessarie per rimodellare la squadra, coprire i buchi della rosa e portare in pari il bilancio.
Saluti sì, saluti no
Dopo la delusione per la mancata convocazione di Mancini per i prossimi Europei, Alessio Cragno potrà prendersi un po’ di tempo per riflettere. Soprattutto sul suo futuro. L’opzione francese – Lille e Marsiglia – e le sirene italiane in attesa che il domino delle panchine fermi la propria inerzia, ma anche un’ultima possibilità che ha preso piede negli ultimi giorni. L’estremo difensore rossoblù, infatti, non ha mai negato di stare bene in Sardegna e così anche il suo agente Battistini ha sempre manifestato rispetto per il Cagliari quando interrogato in merito al mercato. Una comfort zone quella dei pali della Sardegna Arena per Cragno, difficile da abbandonare. Una permanenza anche per la prossima stagione che non sarebbe affatto una delusione o un’occasione persa, anzi.
Nessuno sconto
Non solo la volontà del giocatore, restio a svestire i panni da portiere rossoblù, ma anche una valutazione che allontana le pretendenti. La mancata maglia azzurra non fa, giustamente, abbassare il muro a Tommaso Giulini. Base d’asta 25 milioni di euro, non uno di meno. Quota che ha fatto indietreggiare per il momento i club d’Oltralpe, il Lille campione che non andrebbe oltre i 18 e il Marsiglia di Sampaoli fermatosi poco più sopra. Il bilancio chiama, ma non per svendere, anzi. Il Cagliari non vuole essere preso per il collo anche perché più che una necessità si tratta di un desiderio. Vale per Cragno come per altri gioielli della casa. Non solo le due francesi sono dunque avvisate, ma anche le altre pretendenti secondo quanto raccontato da radio mercato, tra verità e suggestione. La Fiorentina, al netto di un Gattuso che ha già dimostrato di preferire portieri più tecnici nel gioco con i piedi, la Lazio, che ancora deve scegliere chi si siederà in panchina, l’Inter, più attenta su Musso e comunque con altri problemi da affrontare al momento.
Non più rincalzo
Dici Cragno e automaticamente diventa in bilico il futuro di Guglielmo Vicario. Un anno da secondo per crescere, l’esordio in Serie A, la dimostrazione di affidabilità. Se però il collega di Fiesole dovesse restare in Sardegna sarebbe complicato, per non dire impossibile, pensare a Vicario affrontare una stagione nuovamente da riserva. Il suo destino è legato a doppio filo a quello di Cragno, inevitabile. E se quest’ultimo non dovesse fare le valigie, ecco che sarebbe Vicario a doversi preparare a un altro anno lontano da Cagliari. Non in Serie B, una discesa in cadetteria dopo aver dimostrato di poter stare nel calcio che conta non è nell’ordine delle cose. Sul portiere di Udine si sono già fatti avanti diversi club, su tutti quel Venezia con il quale si è fatto conoscere in Serie B prima di trasferirsi al Cagliari. Ma non solo, perché oltre ad altri club di Serie A anche dalla Spagna sono arrivate richieste per l’ex portiere del Perugia.
Qualunque sarà il guardiano dei pali rossoblù per la prossima stagione la porta del Cagliari resterebbe in buone mani. Sia che sia Cragno, pronto a ripartire dopo la delusione azzurra per giocarsi una maglia in vista Qatar, sia che tocchi a Vicario, deciso nel confermare anche nel prossimo campionato il proprio valore.
Matteo Zizola