Il centrocampista classe 2002 del Cosenza capolista è uno dei calciatori più in vista di questo inizio di campionato in Serie B.
“È stata una bella annata, la prima che facevo tra i grandi. È stato totalmente inaspettato, non mi aspettavo di bruciare le tappe così velocemente. A inizio stagione c’erano aspettative diverse, ma tutto è andato meglio di quanto pensassi e sono contento. Io uomo mercato? Non ci penso, guardo tutto dall’esterno: penso solo al Cosenza, senza ascoltare voci di mercato”. Così parlava Aldo Florenzi lo scorso 30 giugno durante gli Oscar di Centotrentuno, ad Alghero, manifestazione nella quale ha ricevuto il premio come miglior Under 21 nella categoria “Sardi on the road”. Allora il classe 2002 nato a Nuoro era reduce da un ottimo finale di stagione con la maglia del Cosenza, culminato con la salvezza nella finale playout contro il Vicenza nella sua prima annata in Serie B. Un talento fulgido, che come redazione abbiamo voluto premiare per via della costanza di rendimento nonostante la difficoltà dell’esordio in cadetteria e delle responsabilità sempre crescenti. Da allora sono passati quasi due mesi, nei quali Aldino – assistito dall’agente Ermanno Cordua – si è preso il Cosenza: nonostante la giovanissima età, il centrocampista cresciuto nello storico vivaio della Puri e Forti ha bruciato le tappe, entrando subito nelle grazie del Bati Larrivey, autentico leader carismatico dei rossoblù calabresi e più anziano di Florenzi di ben 18 anni. Un crescendo rossiniano quello di Aldo, tanto che domenica 21 agosto è arrivato il primo gol tra i professionisti con una cavalcata di quasi 50 metri, conclusa con un rasoterra angolato dal limite che non ha lasciato scampo al portiere del Modena Gagno.
Uomo mercato
Ora qualcuno potrebbe legittimamente chiedersi: perché un talento limpido come Florenzi non è stato adocchiato dal Cagliari in passato per il proprio settore giovanile? E, ancora: perché non è stato fatto un tentativo deciso sul mercato dopo gli abboccamenti di luglio? Una domanda destinata a rimanere senza risposta, ma è evidente che al momento attuale, con il mercato che si appresta a vivere gli ultimi dieci roventi giorni di trattative, chiunque sia interessato al 2002 nuorese debba necessariamente alzare la posta. Il Cosenza sa di avere tra le mani una pepita preziosa, soprattutto a livello potenziale, con un valore destinato a crescere sempre più. Se a inizio estate il valore di mercato di Florenzi si attestava intorno al milione di euro, ora lo stesso è quantomeno triplicato, se non addirittura di più. E non è un caso che società di Serie A attente ai giovani (su tutte Sassuolo e Monza) lo abbiano da tempo nel mirino. Così come è innegabile che sia un profilo che piaceva (e che piace tuttora) al Cagliari, che però nel rinforzare il centrocampo ha virato su elementi di esperienza quali Viola, Makoumbou e, in ultimo, Mancosu. Certo, c’è ancora il discorso Nández in ballo: in caso di cessione dell’uruguaiano con un cospicuo introito per le casse rossoblù, chissà che il numero 34 del Cosenza non possa tornare di moda per la mediana cagliaritana.
Fantamercato, al momento: ma per il possibile erede di Nicolò Barella – per caratteristiche fisiche e tecniche Florenzi ricorda la mezzala azzurra – potrebbe riprendere vigore il sogno di tornare in Sardegna, passando da una maglia rossoblù a un’altra. Si vedrà, al buon Aldo ora spetta il difficile compito di confermarsi. Ma in fondo una cosa sembra essere certa: ne eravamo convinti fin da allora, ma a posteriori possiamo dire ancora con più forza che quel 30 giugno ad Alghero abbiamo fatto la scelta giusta.
Francesco Aresu