Ci sarà anche il giovane guspinese Gabriele Porta al Giro d’Italia Under 23 in programma dal 29 agosto al 5 settembre.
La corsa rosa (quest’anno in forma un po’ ridotta per ovvi motivi) si dipanerà per il Nord Italia con 8 frazioni, 6 delle quali abbastanza impegnative: il clou si vivrà nella quarta tappa, nella penultima che proporrà la salita di Montespluga e il tappone finale all’Aprica col mitico Mortirolo. Saranno ben 31 le squadre a maggioranza italiana, ma ci saranno team provenienti da altri 11 Paesi. Sono proprio gli stranieri ad aver fatto la voce grossa nelle ultime tre edizioni (la gara è ripresa nel 2017 dopo una pausa di qualche anno); tra gli ultimi vincitori ci sono i russi Sivakov (professionista da qualche anno con la INEOS) e Vlasov (recente trionfatore alla Mont Ventoux Denivele Challenge e al Giro dell’Emilia con la maglia dell’Astana) e il colombiano Ardila, passato pro con la UAE Emirates di Fabio Aru a fine 2019.
Per il classe 2000 sardo sarà la seconda partecipazione alla corsa dopo l’edizione del 2019 conclusa al 66° posto: il portacolori della Desio Gallina Colosio Eurofeed è maturato tanto negli ultimi tempi con buone prove in tre corse di categoria 2.2, aperte quindi anche a ciclisti più esperti e navigati. Porta è reduce da due corse in Bulgaria, alla “In the footsteps of the Romans , al Tour della nazione dell’Est Europa e da una corsa in Romania, il Tour of Szekerland dove ha colto un 12° posto assoluto nella generale e un bel 10° in una cronoscalata. Il giovane ciclista parte con un profilo basso, senza fare proclami: “Le aspettative sono di fare un bel Giro, puntare alle generale è difficile, proverò a vivere alla giornata andando a cercare semmai un buon risultato parziale- ci ha confidato-. Ieri ho corso in toscana e le sensazioni non mi sono sembrate male, spero di riuscire a fare un bel giro avendo già una esperienza dell’anno scorso già alle spalle che mi può tornare utile”. Avversari tostissimi e un percorso duro saranno all’ordine del giorno: “La tappa più dura sarà sicuramente quella dell’Aprica l’ultimo giorno con la scalata del Mortirolo. Gli avversari? Sappiamo che i più forti sono Colleoni e Conca del Team Biesse Arvedi e Aleotti del Team Friuli, senza poi togliere le tante squadre estere che ci saranno alla partenza”.
Matteo Porcu