Le ultime novità su una questione venuta fuori all’improvviso, nel bel mezzo del miglior momento stagionale per il Cagliari di Rolando Maran. A cura di Matteo Zizola.
Ebbene sì: c’è ancora qualcosa da chiarire nel caso Nández, in quella che è soltanto l’ennesima puntata della ormai famosa telenovela in salsa sardo-sudamericana. Sgombriamo subito il campo dai dubbi: confermiamo, dopo numerose verifiche, l’esistenza di problemi economici che riguardano il giocatore. Nessuna fake news, in sostanza: El León reclama alcune pendenze e si rivolge al Cagliari. Seconda domanda: può Nández lasciare la maglia rossoblù a gennaio? No, o meglio: potrebbe anche farlo, ma i due piani sono separati. Non abbiamo la sfera di cristallo, le dinamiche del mercato potrebbero pure, eventualmente, portare l’uruguaiano altrove, ma non di certo a causa di quanto venuto fuori nelle ultime ore. E meno che mai sarà il Boca la sua destinazione: non ci sono pendenze fra il club di Buenos Aires e il Cagliari, come ci ha confermato il nostro collega Luis Fregossi, vero totem dell’ambiente Xeneize. Raggiunto telefonicamente, il Boca Juniors ha detto di essere decisamente soddisfatto del comportamento del club del presidente Giulini: termini e condizioni rispettate, pagamenti puntuali. Insomma, sembra davvero impossibile che Nández possa fare il percorso inverso.
PROBLEMA ATAVICO – Ma qual è il problema che ha iniziato a preoccupare i tifosi rossoblù nelle ultime 24 ore? Bisogna riavvolgere il nastro ai tempi del passaggio del León dal Peñarol al Boca Juniors e unire il tutto con i dettagli del trasferimento dagli argentini al Cagliari di questa estate. È risaputo nella capitale argentina – ne parlò lo stesso Angelici in estate – che il Boca abbia prestato a Nández circa 600 mila dollari per l’acquisto di una casa a Buenos Aires, cifra che lo stesso Boca ha recuperato decurtando la percentuale (pari al 15 per cento del cartellino) ricevuta da Nández dopo il passaggio in rossoblù. Sono dunque questi 600 mila dollari il problema? Secondo quanto filtra dal Sudamerica parrebbe così, con Bentancur – secondo alcuni regista occulto dell’operazione mediatica del malumore – che sembrerebbe aver “scelto” il Cagliari come responsabile per la chiusura di questa storia. In attesa di reazioni ufficiali da via Mameli, la sensazione è che il presidente Giulini possa fare spallucce, lasciando cadere le pretese del giocatore e del suo entourage. Un intrigo che, al momento, potrebbe solo essere risolto dal presidente rossoblù mettendo sul tavolo una cifra che, a posteriori e dopo questa prima parte di stagione, appare irrisoria rispetto al valore del giocatore.
LE NUBI RESTANO – In attesa di ulteriori novità, restano due domande a piazzare alcune nubi sulla vicenda e sullo stesso Nández: perché l’uruguaiano ha prima firmato un contratto con il Cagliari, fidandosi ciecamente del suo agente, per poi cercare chiarimenti a carte ormai chiuse? E perché, con una carriera davanti e dei tifosi che lo adorano fin dal primo giorno, rovinare tutto per una cifra che, se le cose continueranno così, guadagnerà facilmente nei prossimi anni? Risposta non c’è, tradusse Mogol parafrasando la celeberrima Blowin’ in the wind di Bob Dylan. Sembrerebbe, però, di essere di fronte a mere questioni di principio e che solo una mossa di Giulini possa chiudere definitivamente una vicenda che assume, ogni ora di più, i contorni del grottesco.
Matteo Zizola