Mario Fadda racconta la storia della prima importante affermazione dell’Olbia calcistica.
All’alba dell’anno 1925, la compagine della U.S. Terranovese, da poco tempo ricomparsa sui campi da gioco, si accingeva ad affrontare un lungo viaggio in treno, destinazione Cagliari. La loro non era una gita di piacere, ma il frutto dell’ambiziosa partecipazione al maggior torneo di football dell’isola, più importante del Campionato Federale (come avveniva ad inizio secolo nel nord Italia, quando tornei quali la Palla Dapples erano più ambiti rispetto allo stesso campionato). Parliamo del Torneo Sardegna.
La competizione organizzata dal Cagliari era giunta quell’anno alla sua quinta edizione e vedeva la partecipazione di squadre civili e militari. In una delle edizioni precedenti partecipò anche Carlo Cevenini, il quinto della dinastia dei fratelli Cevenini, tutti calciatori e per l’occasione milite in Sardegna. Le squadre civili iscritte all’edizione 1924-25 erano: C.S. Cagliari, S.G. Amsicora e U.S. Terranovese. Il primo incontro tra Cagliari ed Amsicora si era risolto con un nulla di fatto, il secondo incontro sarebbe quindi risultato decisivo per la fortissima compagine degli amsicorini. Per sperare di bissare il successo della stagione precedente, e conservare il trofeo, dovevano assolutamente battere la matricola gallurese.
Il 4 gennaio 1925, sul terreno dello “Stallaggio Meloni” di viale Trieste, si schierarono in questo modo:
Amsicora: Buson, Cappai, Puligheddu, Trogu, Ravenna, Devoto, Martis, Defraia (cap), Bertelli, Ferraris, Fradelloni. Terranovese: Gabriel, Dulbecco, Bianco, Tamponi, Zecchina, Toscani, Bagatti, Martini, Sircana (cap), Quercia, Spano. Arb. Guido Boero.
Alle 15 in punto l’ingegner Boero fischia l’inizio delle ostilità. I granata di Terranova Pausania, con le loro rapide discese, mettono subito in difficoltà i più esperti amsicorini. Il gran pubblico accorso si gode il vibrante match. L’Amsicora aspetta un pochino troppo l’avversario e viene punita da Bagatti durante la prima frazione di gioco. Nella ripresa i bianchi cagliaritani cercano la riscossa, ma vengono infilati da due ottime azioni finalizzate da Quercia e Spano. Solo sul 3-0, il moto d’orgoglio amsicorino produce manovre sempre più stringenti. Il risultato a questo punto è mutato dai goal di Cappai e Melis che riportano sotto l’Amsicora. L’ing. Boero fischia un rigore in favore dei bianchi, potrebbe essere il pareggio, ma Ferraris sbaglia clamorosamente la trasformazione.
Al segnale di chiusura, esultano i granata della Terranovese, che contro la decana delle squadre di football sardo, coglie la sua prima clamorosa affermazione. Due giorni dopo se la vedrà col Cagliari per la finale del torneo, ma questa è un’altra storia.
Mario Fadda