Riscatto. Potrebbe essere questa la parola d’ordine per Mateusz Wieteska e Pantelis Hatzidiakos in casa Cagliari. Perché dopo essere arrivati con la luce dei riflettori puntata addosso, i due difensori hanno dovuto combattere con l’impatto di una Serie A non semplice. Mesi non facili, intervallati però da frangenti positivi che potrebbero essere la base da cui ripartire. Tenendosi magari strette le parole di Claudio Ranieri che fortemente li aveva voluti in Sardegna: “Hatzidiakos e Wieteska sono due grandi giocatori e lo dimostreranno”.
Aspirazioni
Pronti, via, l’assist con il Bologna, a esaltare quelle qualità in fase di possesso preziose nel calcio moderno anche per i difensori. Poi la conferma con l’Udinese, in cui però arriva la prima scottatura, quella dell’espulsione che è il preludio di una corsa non lineare. In cui ad avere un impatto sembra essere il diverso ritmo della massima serie, più che la fisicità , oltre che una situazione del Cagliari stesso che da neopromossa subisce maggiormente il mal di mare causato dalle ondeggiate avversarie. Mateusz Wieteska ha dovuto così finire per pazientare. Dal 22 ottobre al 14 gennaio solo due apparizioni in Coppa Italia, mentre i compagni provavano a cambiare le sorti del campionato. Poi il ritorno da titolare contro il Bologna, con più di uno zampino nel gol della vittoria con un pallone giusto per ingannare Calafiori dopo uno stop d’alta qualità . Sembra il classico episodio delle sliding doors, a Frosinone arriva la conferma, così anche contro il Torino. Gli ultimi due risultati però non danno ragione al Cagliari e l’approdo di un centrale risultato poi decisivo come Yerry Mina toglie ulteriore spazio. Quella che arriva però non è una totale bocciatura. Perché anche nei finali convulsi Ranieri spesso ricorre all’ex Clermont per aumentare il tasso di centimetri e robustezza in mezzo all’area di rigore. Accade contro l’Empoli, ma anche contro l’Atalanta, l’Inter e la Juventus. La fiducia c’è, non basta per avere una maglia da titolare, ma quello piantato potrebbe essere un piccolo seme che sarà compito del giocatore coltivare. E le intenzioni, guardando al futuro, sembrano essere queste. L’obiettivo del giocatore, secondo quanto raccolto, sarebbe infatti quello di restare a Cagliari e dimostrare di poter dare una mano importante alla causa. L’incognita del mercato resta sullo sfondo, ma l’intenzione è quella di rimettersi in gioco in Sardegna, provando così anche a recuperare quella maglia della Polonia persa nella stagione degli Europei.
Vecchio continente
Europei che sono stati sognati e toccati fino ai playoff anche da Pantelis Hatzidiakos. Il centrale greco è rimasto un punto fermo della selezione ellenica, anche quando il Cagliari non offriva quella vetrina a cui l’ex AZ era abituato. Per il classe ’97 il percorso è stato simile a quello di Wieteska. Tanti i saliscendi, tra le prestazioni positive contro il Genoa nel girone d’andata, e le prove negative con leggerezze troppo evidenti come nella gara con la Lazio nel girone d’andata. Quasi dei segnali d’avvertimento per capire che per sopravvivere alla Serie A ci sarebbero voluti più cattiveria e più concentrazione. La panchina è stata un luogo familiare a lungo, anche a causa di un ginocchio malandato a disturbare il percorso nel girone di ritorno. Seconda parte d’annata in cui però le sfide contro Inter e Juventus hanno messo in mostra un calciatore differente. Reattivo, sicuro, più arcigno. Forse aiutato dalla caratura della gara, oltre che dalla comprensione dell’importanza del momento con un Cagliari che ancora si giocava il tutto per tutto anche con le grandi. Prima almeno di un nuovo piccolo passo indietro con il Genoa nella giornata successiva allo scontro con i bianconeri e di un ritorno in panchina nelle ultime quattro giornate. Tra potenzialità , dubbi e un contratto che lo lega ai rossoblù fino al 2027, il destino di Hatzidiakos sembra aprire a un’operazione rivalsa. Nonostante gli ammiccamenti di un Panathinaikos che già a gennaio aveva sondato il campo per affondare il colpo durante la sessione estiva. Il ritorno in Grecia non sarebbe un’opzione presa in considerazione dallo stesso giocatore, almeno al momento. Il mercato e le scelte di chi siederà in panchina si trasformeranno nel verdetto finale. Ma fino ad allora, il Cagliari potrà provare a pensare di avere i primi due acquisti stagionali già tra le proprie fila.
Matteo Cardia














