Un’ammonizione procurata e messa come un peso ulteriore sulle spalle di Buongiorno, due tiri verso la porta avversaria, la sensazione che ogni pallone potesse diventare potenzialmente positivo per cercare l’uno contro uno, senza preoccuparsi troppo di un ruolo diverso rispetto a quelli ricoperti più volte in passato. Le gambe di Gaetano Oristanio hanno tremato poco all’esordio in Serie A, arrivato con la maglia di un Cagliari che in estate ha spinto e ha saputo aspettare per averlo tra le sue fila. Una gara che ha confermato quelle sensazioni positive che già si erano diffuse dopo l’esordio in Coppa Italia contro il Palermo.
Esordio
“Gaetano è un’ala molto vivace, ha fatto molto bene in precampionato e mi sembra giusto dargli spazio oggi” ha affermato poco prima dell’inizio della gara ai microfoni di Sky Claudio Ranieri. Che per la gara contro il Torino nel diario personale dell’ex Volendam ha scritto compiti particolari, senza però stravolgerne le peculiarità. Quasi un falso nueve, a fare da riferimento offensivo ma non statico, pronto ad abbassarsi per ricevere il pallone ma soprattutto ad aprirsi verso l’esterno – specialmente sulla sinistra – per allargare le maglie della difesa granata. Soprattutto Buongiorno e Schuurs hanno dovuto fare i conti con la capacità del numero 19 di cambiare il passo palla al piede e di reggere l’urto dello scontro fisico. Con quella vivacità sottolineata da Ranieri che si è evidenziata più volte, nonostante qualche difficoltà avuta dai rossoblù negli ultimi venti metri. E motivo per cui il Torino con il passare dei minuti ha provato a mettere più attenzione sul classe 2002, che tra i titolari del Cagliari è stato il giocatore a ricevere la maggiore pressione avversaria, con una percentuale sul dato registrato dalla Lega Serie A del 69,09%. Un lavoro in fase offensiva che è stato affiancato da quello senza palla, con l’aggressività richiesta e portata a compimento sulla prima fase di impostazione torinese. Un’indicazione precisa e svolta in maniera continua fino ad energie esaurite, così come era accaduto la settimana precedente in Coppa Italia. Forse a indicare un approccio al calcio che in questa prima parte della stagione può essere visto ancora come troppo dispendioso. Ma che nel lungo periodo potrebbe dare i suoi frutti.
Futuro prossimo
Talento, duttilità e voglia di emergere. Carte da giocare in un Cagliari giovane e in cui lo spazio per prendersi le responsabilità in una Serie A attesa per diverso tempo sembra esserci. Una chance importante in cui Oristanio dovrà provare a migliorare dove ancora possibile. Soprattutto vicino alla porta, lì dove scelte e concretezza possono fare la differenza, qualsiasi sia la posizione ricoperta. Largo sulla destra a piede invertito, in coppia con un attaccante di peso e punto di riferimento offensivo. Dal suo arrivo in Sardegna i vestiti messi addosso al giocatore campano sono stati infatti diversi. Una capacità di adattamento a più vestiti tattici che sembra essere quella con più potenziale e fascino per Ranieri, che anche nel post partita ha parlato della poliedricità del giocatore come un fattore che potrebbe regalargli vantaggi. Qualcosa che potrebbe tornare utile anche contro l’Inter nell’esordio stagionale in Serie A della Unipol Domus di lunedì 28 agosto. Una sfida non come le altre per Oristanio, che il nerazzurro l’ha vestito per diverso tempo portando la maglia numero 10 sulle spalle fino al campionato Primavera. Una maglia che, forse, il giovane giocatore offensivo aspira ancora un giorno a vestire, viste anche le porte lasciate aperte dalla formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto scelta dai due club per farlo arrivare in Sardegna. Un incontro ricco di stimoli per Oristanio, tra il passato e un futuro incerto ma che non è vietato sognare. Nel mezzo però c’è un presente con la maglia del Cagliari addosso. In una Sardegna che potrebbe trasformarsi in terreno fertile per fiorire definitivamente e in una squadra che avrà bisogno di rivedere a lungo estro e dinamicità per centrare l’obiettivo della salvezza.
Matteo Cardia














