Nove gol segnati in un’amichevole contro una squadra di Eccellenza già in vacanza (letteralmente, con i giocatori richiamati per l’occasione), match giocato solo dalle cosiddette “seconde linee”, senza nemmeno una sostituzione.
Viola e Rog
Cosa trarre di significativo dalla festa di pubblico di Oristano, dove il Cagliari di Claudio Ranieri ha superato la Tharros davanti a oltre 1.500 persone? Qualche spunto c’è stato, senza dubbio. A partire dalla prestazione di alcuni singoli, che hanno avuto la possibilità di mettere 90 minuti di partitella nelle gambe. Su tutti Viola e Rog, tra i senatori di questo gruppo, entrambi costretti a partire dalle retrovie nelle gerarchie tattiche del tecnico romano. I due centrocampisti hanno fornito buone indicazioni, sia a livello fisico che mentale, con una prestazione di sostanza condita da un gol a testa. Il numero 10, che si è trattenuto con i giornalisti al termine dell’amichevole, ha confermato le buone sensazioni mostrate a Perugia, quando nella ripresa ha fatto il suo ritorno in campo dopo quasi un girone di attesa. Play o mezzala, sempre nel vivo del gioco: l’ex Benevento è apparso più compassato rispetto a Makoumbou, ma con testa e grinta giuste per affrontare al meglio l’ultima fase dell’annata. “Oggi, per chi ha giocato meno, era importante trovare minuti in campo – ha detto il play calabrese – Queste partite sono utili anche per accrescere l’entusiasmo, siamo molto felici del percorso che stiamo facendo. Ora arriva un momento importante e particolare dove c’è bisogno di tutti”. Parole sante per le orecchie di Ranieri, che ancora una volta ha potuto saggiare la coesione del suo gruppo di ragazzi. Prima il Palermo, poi i playoff: questo il messaggio lanciato da Viola, che ha parlato di un Cagliari come mina vagante del post regular season. Una convinzione nata dopo lo 0-5 rifilato al Perugia, con la speranza che la prestazione del Curi funga da miccia per un finale di stagione in grado di far entusiasmare i tifosi rossoblù.
Buone risposte
Così come Viola, anche Rog ha mostrato una buona gamba contro i biancorossi di Nulchis, facendo intravedere qualche strappo dei suoi (come in occasione dell’assist per il terzo gol di Luvumbo). La differenza si è vista tutta, pur con qualche giocatore di categoria superiore all’Eccellenza tra le fila della Tharros – su tutti Simone Pinna, Andrea Sanna e Calaresu –, però Ranieri può ritenersi soddisfatto. Nessun infortunio, la giusta concentrazione per tutta la gara senza pericolosi cali (come in parte era successo, invece, a Villacidro) e la prova di avere giocatori pronti a entrare nell’undici titolare in qualunque momento, senza che il rendimento globale sia inficiato da eventuali differenze tecniche. Un discorso valido specialmente in mediana, dove oltre ai due già citati Viola e Rog, anche Kourfalidis e Lella hanno mostrato di essere sul pezzo. Citazione a parte per l’attacco, con la strana coppia Luvumbo-Millico che ha fatto il bello e il cattivo tempo di fronte alla difesa oristanese, con cinque gol e almeno altrettanti sfiorati. Nonostante la tripletta, l’angolano è sembrato ancora una volta troppo incline a complicarsi la vita in area, aspetto che cozza con la praticità chiesta a più riprese da Ranieri. La sua imprevedibilità dovrà essere un’arma tattica per i playoff, senza però generare l’effetto boomerang già visto in alcune gare recenti.
Insomma, il pomeriggio di Oristano ha fornito tante indicazioni utili a Sir Claudio in vista del match interno di sabato 13 maggio contro il Palermo. Senza lo squalificato Altare ma con il recupero di Dossena e Rog, Ranieri dovrebbe puntare sullo schieramento che tanto bene ha fatto negli ultimi due turni, sapendo però di poter contare su una panchina ricca e, soprattutto, di nuovo in grado di poter incidere sul match a gara in corso.
Francesco Aresu