Manca solo una fetta e poi la torta sarà completa. Con tanto di ciliegina messa in anticipo chiamata Matteo Prati, in attesa di terminare l’opera e lasciare che Chef Claudio Ranieri la possa servire al tavolo della Serie A. Il Cagliari ha battuto altri due colpi sul calciomercato, il diesse Nereo Bonato ha portato in Sardegna – in attesa dell’ufficialità – i due difensori richiesti dal tecnico romano: prima il greco Pantelis Hatzidiakos dell’Az Alkmaar che arriverà il primo settembre, poi il polacco del Clermont Mateusz Wieteska che è atterrato oggi nell’Isola. E tra cessioni da ultimare e l’Inter alla finestra, per chiudere il cerchio manca solo l’agognato attaccante reso ancora più necessario dall’infortunio di Gianluca Lapadula.
Step by step
“Serve tanta pazienza, che deve essere la linea guida per abbassare il margine di errore“. Una dichiarazione confermata poi dai fatti quella espressa da Bonato nella conferenza stampa dello scorso 11 luglio. Pazienza dopo aver sistemato i primi tasselli, dal secondo portiere con Simone Scuffet all’esterno mancino difensivo con Tommaso Augello, passando per il centrocampo con Ibrahim Sulemana e Matteo Prati e arrivando agli esterni con Jakub Jankto e Gaetano Oristanio, fino all’attacco con Eldor Shomurodov. E, infine, i due nuovi arrivati prossimi a vestire rossoblù, Hatzidiakos e Wieteska. “Credo che il nostro obiettivo sia quello di ponderare ogni acquisto perché sappiamo che può avere un impatto economico ogni due-tre anni e cercare di sbagliare il meno possibile. Non sbagliare niente è impossibile, ma noi cercheremo di abbassare il margine di errore“: Bonato ha ribadito più volte il concetto della fretta come cattiva consigliera, così come Ranieri – al netto del desiderio di avere un mercato più corto – è ben consapevole che sono le ultime settimane a permettere di chiudere la rosa al meglio. Un classico del mercato, dinamiche che nascono dalle prime uscite ufficiali, esuberi in cerca di sistemazione, prezzi che si abbassano, domanda e offerta che si incontrano. In entrata e in uscita, per un Cagliari che non solo deve regalare al proprio allenatore l’attaccante “un po’ Lapadula e un po’ Pavoletti”, ma anche sistemare alcune situazioni in uscita.
Post Torino
La prima gara di campionato contro il Torino ha espresso alcune sentenze. In primis che Ranieri, non una sorpresa, non esclude a priori la difesa a tre quando necessario. E dunque anche il mercato, di conseguenza, non può prescindere da questa necessità . Ecco spiegata la richiesta di due ulteriori centrali ed ecco spiegata anche la momentanea permanenza di Elio Capradossi in Sardegna. Momentanea perché il centrale scuola Roma resta in uscita, con l’Ascoli sempre alla finestra ma senza che l’ex Spezia veda nei marchigiani l’opzione preferita. Dopo due campionati vinti tra Liguria e Cagliari, infatti, Capradossi attende un progetto maggiormente ambizioso per tornare in cadetteria o il ritorno in auge delle offerte dall’estero, soprattutto Cipro. Chi invece sembrerebbe essersi guadagnato la permanenza è Edoardo Goldaniga, mentre Alessandro Deiola e Gabriele Zappa rappresentano le soluzioni alternative per la retroguardia in caso di necessità . L’altra sentenza, un segreto di Pulcinella ormai, è che la partita contro i granata ha certificato la vera necessità del Cagliari: un attaccante che possa dare garanzie in termini realizzativi e che possa giocare sia da punto di riferimento come centravanti sia da spalla del numero nove. Mentre resta ancora da definire il nodo Gastón Pereiro – da non escludere un nuovo prestito gratuito al Nacional Montevideo nelle ultime ore di mercato – ciò che preme è regalare a Ranieri un nuovo attaccante. Senza fretta, ma anche senza aspettare che si avvicini troppo il primo settembre e la chiusura delle operazioni.
La sensazione, oltre che le diverse informazioni, è che la società rossoblù stia monitorando ancora il mercato estero. Non dunque la soluzione Andrea Petagna, che tra ingaggio elevato e aspetti tecnici non sembra rientrare nei parametri, e nemmeno quelle già sondate in passato come Borja Mayoral, David Okereke e tutti gli altri nomi partendo da Nsame, passando per Douvikas – vicino al Betis Siviglia – e arrivando a Bruno Petkovic. L’idea sarebbe quella di puntare su un profilo giovane ma non troppo – intorno ai 25 anni – che possa dare sufficienti garanzie sia in attesa di Lapadula sia quando l’italo-peruviano tornerà dall’infortunio. Nome al momento top secret, il classico mister X che però potrebbe vedere la luce nelle prossime 48 ore. Con una scelta orientata alla pazienza, perché in fondo meglio ridurre i rischi e fare di necessità virtù nelle prime due-tre partite di campionato che, al contrario, farsi prendere dalla frenesia e sbagliare un colpo che inciderà  per ben più di tre gare. Con buona pace di Ranieri che, in pieno accordo con la società , attende fiducioso e con il sorriso il completamento dell’opera, una rivoluzione calma e ponderata con l’obiettivo di una salvezza tranquilla e, soprattutto, con lo sguardo orientato al futuro e al medio-lungo termine.
Matteo Zizola














