Così lontane eppure così vicine. Cagliari e Verona stanno viaggiando a braccetto a quota 26 punti ed entrambe cercano l’allungo decisivo per centrare l’obiettivo salvezza. Sia per i rossoblù di Claudio Ranieri sia per i gialloblù di Marco Baroni quella della Domus sarà una sfida importante e che vale tanto per il futuro in vista del rush finale di campionato.
Equilibrio
A testimoniare l’importanza della gara tra isolani e scaligeri ci sono anche le statistiche fornite dal consueto match program messo a disposizione dalla Lega di Serie A. E dicono che, almeno dal punto di vista statistico, le due squadre si assomiglino parecchio. Nello specifico lo scarto tra sardi e veneti è minimo per quanto concerne la produzione offensiva. I rossoblù hanno segnato fin qui 29 gol complessivi (quattordicesimo posto nella specialità) mentre i gialloblù ne hanno segnato 26 (diciassettesimo posto). Discorso simile anche sulla media gol fin qui totalizzata in questa stagione, con l’1 del Cagliari contro lo 0,9 del Verona. Sempre a proposito di medie in zona gol, la situazione delle reti al passivo dice che il Cagliari, allo stato attuale, subisce in media 1,72 gol a partita contro l’1,34 del Verona. Le due formazioni hanno dati leggermente diversi quando si parla di media sui tiri in porta totali (11.9 del Cagliari contro l’11.34 del Verona) e di media sui tiri in porta a gara (3.52 dei rossoblù isolani contro il 3.83 dei gialloblù).
Tecnica e intensità
Non solo la fase offensiva. Cagliari e Verona, sempre secondo i dati della Lega Serie A, vivono una situazione nel complesso simile – considerando ancora i valori medi – anche per quanto riguarda la fase di costruzione della manovra. In questo tipo di scenario, numeri alla mano, i rossoblù di Ranieri riescono ad avere la meglio sui gialloblù di Baroni. In particolare i sardi sono in leggero vantaggio sugli avversari del prossimo turno di campionato alla voce assist (0,72 contro 0,66), passaggi riusciti (270,07 contro 262,07), % di passaggi riusciti (77% vs 75%) e passaggi sulla ¾ riusciti (57,52 contro 55,24). Le parti si ribaltano, invece, in favore del Verona quando entrano in scena i fattori fisicità e tecnica, con la squadra scaligera che primeggia sui sardi per falli fatti con 13,72 contro 12,31 e dribbling (7,1 contro 6,17). In fase di rifinitura ecco che il Cagliari ritrova un lieve margine di vantaggio nei passaggi chiave (8.07 contro 7,72) e nei cross riusciti (7,97 contro 6,03). Infine, per quanto concerne la gestione del possesso, Cagliari e Verona sono in perfetta parità sul possesso medio nella propria metà campo (00’28 per entrambe) mentre sul possesso nella metà campo avversaria, i sardi conducono di poco sugli scaligeri (00’20 a 00’19).
Singoli
Oltre ai dati di una squadra, destano interesse anche le statistiche che riguardano alcuni singoli che potrebbero essere protagonisti nel Cagliari e nel Verona nel turno numero trenta della stagione, quello di Pasquetta. Sullo scatto sulla distanza media sarà sfida diretta tra Nández e Tchatchoua. Sia l’uruguaiano che il belga sono gli specialisti che i rossoblù e gli scaligeri hanno a disposizione in questo fondamentale. Nello specifico, l’ex Boca Juniors è il giocatore tra le fila dei sardi che corre di più su questo tipo di distanza con 1,030 km (ventesimo posto) mentre il gialloblù è addirittura quinto con 1,173 km. Un altro fattore che potrebbe rivelarsi decisivo per la sfida di lunedì alla Domus potrebbe essere quello relativo ai tiri in porta. Analizzando le rose delle due squadre, Ranieri ha nel suo roster due bocche da fuoco vicine al rientro come Gaetano (9) e Luvumbo (10). Situazione simile in casa Verona, con lo slovacco Suslov (12, ma out per 3-4 settimane dopo l’infortunio subito in nazionale) e l’italo-nigeriano Folorunsho (11) che hanno totalizzato il maggior numero di tiri in questo campionato. E infine c’è la categoria mai banale dei recuperatori di palloni. Nel Cagliari spiccano i nomi di Dossena (164) e Makoumbou (139) mentre nel Verona il primatista è Duda (160) seguito da Folorunsho con 129.
Fabio Loi
