C’è una stella più luminosa, che appare come un punto fisso nella carta celeste del Cagliari. È quella della Serie A, l’unica che Claudio Ranieri prova a perseguire da quando responsabile del timone della nave rossoblù. Dopo aver superato la prima prova contro il Venezia imposta dalla rotta playoff, i rossoblù si preparano al doppio confronto con il Parma, in cui il tecnico romano potrebbe decidere di dare nuova forma al suo attacco.
Inamovibile
Gianluca Lapadula rappresenta il nord nella bussola personale di Ranieri. Il punto cardinale più affidabile, quello che agli occhi di chi osserva il viaggio dall’esterno sembrerebbe capace di trascinare l’imbarcazione fino a destinazione. La dimostrazione è arrivata per l’ennesima volta contro il Venezia, con la doppietta dell’italo-peruviano – la quarta stagionale – che è valsa il passaggio del turno preliminare. Prima lo stacco in mezzo ai difensori, per l’ottava rete di testa nell’annata, poi il mancino a incrociare ad approfittare dell’errore di Carboni. Reti accompagnate da un lavoro enorme per far salire la squadra, dargli equilibrio e soprattutto respiro in una seconda frazione complessa. Dettagli di una prestazione che rendono ancor più certa la presenza del Bambino delle Ande nell’undici titolare della prima semifinale contro il Parma di martedì 30 maggio. Con l’unico dubbio per l’allenatore rossoblù che al momento è rappresentato da chi dovrà schierarsi al suo fianco per continuare a solcare più velocemente le acque che portano verso la destinazione sognata.
Possibilità
Contro il Venezia Ranieri ha sorpreso un’altra volta, rimettendo in campo uno Zito Luvumbo che non partiva titolare dal 10 marzo scorso, giorno della sfida contro l’Ascoli in cui l’angolano rimediò un problema muscolare che ne ha poi fermato i progressi evidenziati soprattutto in chiave tattica. Compiti precisi quelli assegnati all’ex Primeiro de Agosto, sia in fase di possesso che di non possesso, specialmente nella prima frazione, in cui agli affondi sulla corsia mancina ha alternato il lavoro sul braccetto destro della difesa veneziana. È da tanto però che al numero 77 manca il gol, un piccolo problema condiviso con Nik Prelec, subentrato nella ripresa proprio al suo posto per dare manforte a Lapadula nell’ultimo quarto d’ora della sfida. Lo sloveno ha però dalla sua la capacità di togliere responsabilità ulteriori dalle spalle dell’italo-peruviano, che con lui al suo fianco ha messo insieme nove reti totali. Tra queste quella che aprì la sfida del Tardini proprio contro i Ducali, con l’assist prezioso del classe 2001 per il gol che sbloccò il risultato prima del 2-1 finale in favore dei gialloblù. Se Ranieri dovesse affidarsi al passato, Prelec potrebbe diventare la scelta più naturale per la gara dell’Unipol Domus. Rispetto all’ultima gara giocata contro Buffon e compagni, tuttavia, l’allenatore dei rossoblù avrà a disposizione due senatori che potrebbero creare nuovi equilibri al reparto offensivo. In primis Marco Mancosu, assente lo scorso 22 aprile per un problema ai flessori, e uscito anzitempo contro il Venezia per risparmiare energie fisiche e mentali. Perché se Lapadula indica il nord, il numero 5 sembra essere spesso e volentieri il vento che gonfia le vele del galeone isolano con la forza delle proprie idee. Ma in una sfida che pesa tanto dal punto di vista psicologico, ancor di più in vista di un doppio confronto, Ranieri potrebbe chiedere anche a Leonardo Pavoletti di rivestire la maglia da titolare, come accaduto nelle ultime due gare di stagione regolare in cui l’intesa con Lapadula era tornata a crescere.
Matteo Cardia