Da una parte la testa allo scontro fondamentale contro il Genoa, dall’altra il lavoro costante sul mercato per trovare tutti gli incastri che possano dare a Di Francesco un quadro a sua immagine e somiglianza. Questo è il Cagliari attuale, questo il prossimo futuro da qui alla chiusura del mercato prevista il primo febbraio.
Il colore viola – Non è un mistero che la società rossoblù, dopo aver ottenuto Duncan, stia cercando di prelevare dalla Fiorentina anche Erick Pulgar. È il cileno ex Bologna il regista designato per accontentare la richiesta di Di Francesco. Un affare complicato, non solo perché la società di Commisso dovrà trovare il sostituto del classe ’94 – il sogno Torreira dovrebbe restare tale – ma soprattutto per problemi sorti nelle ultime ore sul pagamento dell’ingaggio del giocatore da 1,3 milioni a stagione. L’arrivo del russo Kokorin alla corte di Prandelli non escluderebbe quello di Pavoletti in Toscana, soprattutto nel caso in cui Ribery lasciasse Firenze per tornare in Germania. Un gioco di incastri intricato, ma per il quale basterebbe il movimento di una tessera per creare l’effetto domino.
Sorpresa d’attacco – Un gioco d’incastri si è detto, un effetto domino pronto a far partire la propria corsa fino a muovere ogni tessera. La partenza di Pavoletti è la discriminante primaria, non solo l’opzione Fiorentina, ma anche un Benevento vigile dopo che la pista Pinamonti si è fatta sempre più complicata per i sanniti. Non solo, ma attenzione anche al ritorno del Genoa nel caso di partenza per altri lidi di Scamacca sul quale sarà il Sassuolo ad avere l’ultima parola. Un ballo degli scontenti che non coinvolge solo il centravanti livornese dunque, ma che ha anche altri protagonisti che potrebbero tornare utili al Cagliari. Vecchi pallini di Di Francesco come Gregoire Defrel, altri attaccanti di peso come Fernando Llorente, oppure Kevin Lasagna, il più simile come caratteristiche a Simeone e quello che piace di più alla società di Via Mameli. Un giocatore che il Cagliari accoglierebbe a braccia aperte e che l’Udinese ha messo nella lista dei partenti, ma sul quale il Verona è ampiamente in vantaggio e pronto a chiudere. Nel mercato, però, fino alle firme tutto può succedere, una vecchia e sempre valida verità che la società rossoblù conosce bene che, chissà, potrebbe provare a usare a proprio vantaggio.
Attenzione al ritorno – In uscita si registra il forte interesse del PAOK Salonicco per Christian Oliva, come vi abbiamo raccontato nelle scorse ore e con ulteriori conferme che arrivano da fonti vicine alla società bianconera. A breve ci sarà l’annuncio di Arturo Calabresi in rossoblù, con l’ufficialità finalmente pronta a diventare realtà e lo scambio con il Bologna che porterà Paolo Faragò in Emilia, anche se per l’ex Novara l’ufficialità definitiva arriverà nei prossimi giorni, con l’affare che non è comunque a rischio. Per entrambi la formula è quella del prestito con diritto di riscatto. Pajac è fermo nel non favorire il passaggio alla Salernitana, Cerri non sembra essere propenso alla discesa in B, Ounas è sempre più prossimo al ritorno al Napoli per poi accasarsi altrove. La sorpresa potrebbe essere la partenza in prestito di Alessandro Tripaldelli, soprattutto perché il Cagliari sarebbe fortemente intenzionato a riportare in rossoblù Nicola Murru dal Torino. Dopo l’esonero di Giampaolo il terzino selargino accetterebbe di buon grado il ritorno in Sardegna e lo stesso Di Francesco ritroverebbe volentieri un giocatore sul quale ha puntato nella sua pur breve esperienza alla Sampdoria.
Per ora sono arrivati due nomi di peso come Nainggolan e Duncan, così come il terzo – Calabresi – è affare ormai fatto, anche se, nonostante la buona volontà, la sensazione è che lo sforzo fin qui prodotto dal club non sia sufficiente a rianimare una squadra apparsa spenta, scarica e confusa. Sarà davvero il mercato la chiave giusta per far ripartire questo Cagliari?
Matteo Zizola