“Lancio di Dossena in area di rigore, con Juan Jesus che la lascia….LUVUMBOOOO!!!”. Così, lo scorso 25 febbraio il collega Lele Casini, radiocronista per Radiolina per le gare del Cagliari, descrisse il gol dell’insperato pareggio tra i rossoblù e il Napoli di Francesco Calzona, arrivato al 96’ minuto grazie alla zampata di destro di Zito Luvumbo, nel match valido per la 26^ giornata del campionato 2023-24. Con una curiosa esultanza, influenzata da un problema muscolare accorso al momento del tiro, per quello che resta l’ultimo gol segnato dal numero 77 con la maglia rossoblù.
Protagonista
Una rete, quella dell’attaccante angolano, che contribuì a rialzare un Cagliari che cercava faticosamente di ricomporre i cocci post dimissioni date e ritirate da Claudio Ranieri, nel famoso episodio “dell’elettroshock” fondamentale per scuotere Pavoletti e compagni e condurli verso la salvezza, arrivata grazie a quel punto di vantaggio fondamentale per tenere dietro il Frosinone. Contro il Napoli dell’ex Calzona, ultimo traghettatore di una stagione disastrosa per i partenopei, i rossoblù arrivavano da un altro 1-1, quello di Udine contro i friulani allora allenati da Sottil. Due prestazioni figlie del motto: “Se non puoi vincere, allora meglio non perdere”, versione ranieriana della politica dei piccoli passi. Quella del 25 febbraio fu una partita di fatto controllata dai rossoblù di Sir Claudio, con un Luvumbo in grande spolvero. Prima l’assist per Lapadula che, da due passi, non riuscì a deviare in porta. Poi l’incredibile chance di testa sul finire di primo tempo, con il pallone deviato fuori nonostante la porta lasciata incustodita da Meret. Nella ripresa per l’angolano la corsa sulla fascia per mettere la palla sul primo palo ancora per un impreciso Lapadula, con palla a lato, prima del gol del solito Osimhen, bestia nera del Cagliari. Quando tutto faceva pensare alla beffa, però, ecco la “preghiera” di Dossena in area napoletana, il “buco” di Juan Jesus e la pronta girata di Zito con il destro, il piede dei gol belli e importanti (chiedere conferma ai tifosi del Parma), per un preziosissimo 1-1 finale preludio alla vittoria esterna di Empoli di una settimana più tardi.
Digiuno
Una prestazione monstre per il talento di Luanda, che però anche nella gara d’andata si era messo in mostra grazie all’assist per il momentaneo pareggio firmato da Pavoletti al “Maradona”, dopo il gol del solito Osimhen. Al 72’ palla sulla fascia sinistra per Luvumbo che stoppa, rientra a destra e si rituffa subito ancora sul piede mancino, superando Rrahmani e servendo il pallone per la deviazione sottomisero del capitano rossoblù. Due partite importanti che, probabilmente, hanno fatto inserire il suo nome sul taccuino dei dirigenti del Napoli che durante gli ultimi mesi hanno seguito le gesta del numero 77 rossoblù tra Serie A e gli impegni con la maglia dell’Angola. Più di una volta i media vicini al club di Aurelio De Laurentiis lo hanno citato come possibile obiettivo di mercato degli azzurri, ma la valutazione decisa dal Cagliari (da 25 milioni in su) ha raffreddato ogni possibile approccio. E così Luvumbo ha fatto spallucce, ben felice di restare in rossoblù e continuare il suo percorso di crescita verso una carriera da possibile top player. Nelle prime tre giornate del campionato in corso non è ancora riuscito a lasciare un segno tangibile sulle partite del Cagliari di Davide Nicola, che si è sempre ben guardato dal non utilizzarlo. Contro il Lecce ha sfiorato due volte la prima rete stagionale, ma prima ha sparato con troppa foga il sinistro sulla traversa a Falcone battuto, poi è stato bravo il portiere salentino a negargli la gioia del gol con una grande parata. Segnali di riscossa per il 2002 angolano, reduce da due successi con la sua nazionale (0-1 in Ghana e 2-1 in casa contro il Sudan) in cui ha giocato poco, ma è stato decisivo: da una sua iniziativa – classico movimento a rientrare in dribbling – è nato il gol di Milson al 93’ che ha deciso il match contro le Black Stars di Otto Addo. Un ottimo viatico per provare a fare male al Napoli di Antonio Conte, ancora alla ricerca della migliore chimica di squadra. Sono tanti, insomma, i motivi che rendono Luvumbo uno dei calciatori più attesi per il match di domenica alle 18, in una Unipol Domus che si preannuncia rovente per provare a spingere i rossoblù verso la prima vittoria in questo campionato. Un’occasione importante anche per lo stesso Zito, per provare a rompere il digiuno da gol che dura ormai da quasi 200 giorni e riproporre ai tifosi rossoblù un’altra delle sue ben note esultanze.
Francesco Aresu