Si decide tutto in novanta minuti. Il termometro che misura la tensione comincia a far intravedere linee di una febbre che alle 21 di domani, domenica 22 maggio, saranno alte, fino almeno a quando il triplice fischio in due diverse arene sancirà il destino di due squadre. Cagliari e Salernitana si giocano la Serie A, con due squadre attrici non protagoniste di fondamentale importanza: Venezia e Udinese. Anche dalle loro prove dipende il finale del film di un’intera stagione e non solo.
Qui Cagliari
La squadra di Agostini è in ritiro da poco meno dal pomeriggio del 20 maggio. Un modo per raccogliere tutte le energie mentali e fisiche in vista della sfida del Penzo contro il Venezia, dove tra i convocati l’unico dubbio possibile sembra essere quello di Edoardo Goldaniga. Il difensore centrale, arrivato a gennaio dal Sassuolo, non ha partecipato all’allenamento che ha preceduto l’inizio del ritiro a causa del riacutizzarsi di un problema alla caviglia sinistra. Rispetto alla partita contro l’Inter, il tecnico di Vinci potrebbe tornare alla difesa a tre, riproponendo Matteo Lovato. Ma non solo. Perché anche più avanti, a centrocampo, scalpitano sia Nahitan Nandez che Daniele Baselli, con il primo che ha più chance di essere buttato nella mischia sin dal fischio d’inizio, con Marin che dopo l’ultima prova opaca dell’Unipol Domus potrebbe lasciare spazio all’uruguagio (forse alla sua ultima partita in rossoblù, qui l’approfondimento). In avanti, invece, ci sarà il solito ballottaggio per chi dovrà affiancare Joao Pedro: Leonardo Pavoletti appare in vantaggio su Keita Balde, in una partita in cui però anche i cambi saranno fondamentali per cercare una vittoria che potrebbe essere vitale.
Venezia senza Henry
La squadra di Soncin, che ha preso il posto di Paolo Zanetti a fine aprile, non ha più nulla da chiedere alla Serie A che dovrà abbandonare dopo appena una stagione. Il tecnico dei Lagunari, nella conferenza stampa di presentazione (qui le parole) ha lanciato un messaggio al pubblico ma soprattutto alla squadra, che dovrà cercare di abbandonare l’ultimo posto in classifica. Tuttavia, le ombre sul futuro della panchina e dello staff, e le assenze di alcuni giocatori cardine potrebbero farsi sentire. Non sarà sicuramente della gara Thomas Henry, attaccante francese arrivato a quota nove gol in stagione, che ha già le valigie pronte e che la società ha deciso di preservare in vista del mercato. In campo non ci sarà neppure Mattia Aramu per un fastidio muscolare, così come Nsame che però salterà l’impegno per “colpa” del proprio matrimonio. Assenti anche gli squalificati Kiyine, Vacca e Okereke. L’attacco sarà così da inventare, ma il Cagliari dovrà però fare attenzione a Johnsen, in crescita nell’ultimo periodo e autore del gol vittoria contro il Bologna.
Nicola indica la via
La Salernitana parte in vantaggio rispetto al Cagliari già in classifica: due punti in più, rispetto ai rossoblù, che potrebbero sì non bastare ma che rappresentano un cuscinetto importante all’ultima e decisiva giornata di campionato. I granata negli ultimi due mesi sembrano diventati consapevoli dei propri limiti e delle proprie forze, grazie soprattutto al lavoro del tecnico che già salvò Crotone e Torino, e che nelle ultime sette gare non ha mai perso. La pressione però c’è, esiste, perché se i rossoblù dovessero vincere a Venezia, alla Salernitana non basterebbe neanche un pareggio per la permanenza in Serie A in virtù della differenza reti. I campani dovranno rinunciare a Sepe per infortunio, con Belec che tornerà tra i pali per necessità. Tanti i dubbi per il tecnico piemontese, specialmente a centrocampo e in attacco. Non sarà della partita Ederson, uno dei protagonisti della risalita in classifica, per squalifica, che potrebbe essere sostituito da Kastanos. Gyomber, Fazio e Radovanovic dovrebbero comporre la difesa, ma a centrocampo i problemi di Bohinen potrebbero costringere Nicola a spostare il serbo nel suo ruolo originario. In attacco, invece, dovrebbe essere Federico Bonazzoli ad affiancare la torre Djuric, con Verdi che potrebbe partire solo dalla panchina.
Udinese ago della bilancia
Ad affrontare la Salernitana sarà un’Udinese sulla carta appagata, che con la striscia positiva di quattro risultati utili consecutivi tra trentunesimo e trentaquattresimo turno si è guadagnata una salvezza anticipata e a non restare troppo distante dalla parte sinistra della classifica. Al di là del cambio in porta forzato per l’infortunio di Marco Silvestri, operato per un’ernia inguinale, con Daniele Padelli che ne prenderà il posto, ci sarà spazio per pochi cambi nella formazione di Cioffi, intenzionato a onorare il campionato fino alla fine. Il rientro di Becao nella linea a tre formata con Pablo Marì e Perez è quasi certo, Molina e Udogie sugli esterni saranno i motori della spinta bianconera, mentre la coppia Deulofeu-Pussetto dovrebbe essere ancora una volta confermata vista l’assenza di Beto.
Matteo Cardia