Che Razvan Marin sia uno dei calciatori del Cagliari che più si è sacrificato negli ultimi due campionati è cosa nota. Nel 2020-21 il nazionale romeno è stato a lungo confinato in un ruolo non suo, costretto a vestire i panni del famoso “regista” chiesto da Eusebio Di Francesco con abnegazione e impegno ma senza i risultati desiderati.
Propensione al sacrificio
Una volta riportato nel suo vero ruolo, quello della mezzala di inserimento, ecco finalmente sbocciare il vero Raz, con prestazioni fatte di strappi continui, assist e gol. Messaggio recepito? Insomma. In questa stagione i problemi della mediana rossoblù – vissuti da Semplici prima e Mazzarri poi, a cominciare dai gravi infortuni di Rog e Strootman – lo hanno visto sempre e comunque in campo con tante consegne da rispettare e ben poche possibilità di riposare. Normale, dunque, che l’ex Ajax sia finito in riserva. Anche perché quando Mazzarri avrebbe voluto dargli un pizzico di riposo per evitare di spremerlo eccessivamente, ecco palesarsi i problemi fisici dei compagni: chi positivo al covid (Grassi), chi alle prese con infortuni muscolari (Nández), chi non ancora in condizione (Baselli), chi squalificato (Deiola). E così Marin ha dovuto tirare la carretta, come sempre in silenzio e senza lamentarsi, ma inevitabilmente il rendimento sul terreno di gioco è calato.
Numeri
Le fatiche dell’ex Ajax si capiscono appieno con qualche dato statistico. Terzo tra i rossoblù per minuti giocati (2209, fonte Lega Serie A) e primo per chilometri percorsi (10.742) e occasioni da gol (48). Nel solo 2022, anno fin qui di ri-nascita per il Cagliari mazzarriano, Marin ha messo a referto 15 dei 45 passaggi chiave totali, cifra che lo porta al terzo posto assoluto in Serie A dietro Candreva (56) e Calhanoglu (47). Nello stesso lasso di tempo – dal 20° al 26° turno – i recuperi sono stati 33, quasi la metà dei 70 dell’intera stagione vissuta fin qui. Tranne contro Hellas Verona (scelta tecnica) e Juventus (squalifica), il romeno è sempre partito titolare, fino all’ultimo turno contro il Napoli, quando Mazzarri ha potuto finalmente fare un minimo di turnover a centrocampo, regalando a Baselli l’esordio dal primo minuto e lasciando il buon Raz inizialmente in panchina. Una mossa azzeccatissima: l’ex Torino ha giocato una grande gara, Marin è entrato nei 20′ finali in cui ha potuto dare il massimo sfruttando il meritato riposo e sfiorando il 2-0 con un gran sinistro a giro che Ospina ha messo in angolo. In quei minuti – pochi rispetto al solito – sono arrivati 2 passaggi chiave, 2 occasioni da gol e 2 tiri, gli stessi numeri fatti segnare una settimana prima a Empoli ma con quasi tutta la partita a disposizione. E chissà che nella ritrovata pericolosità non rientri anche la gioia della paternità, dopo la nascita della piccola Natalie Luna, primogenita del numero 8 rossoblù e della compagna Crina.
Turnover in mediana
Con dodici punti accumulati in sette giornate per gli uomini di Mazzarri ora arriva il bello. A dodici turni dalla fine del campionato, una bella fetta di salvezza passa dal match dello stadio Grande Torino contro la squadra di Juric, ma questo Cagliari ha dimostrato di poter fermare qualsiasi avversario e di andare a far bottino anche in trasferta. Tranne all’Olimpico di Roma, teatro dell’unica sconfitta in campionato del 2022, di ritorno dalle altre tre trasferte del nuovo anno (Sampdoria, Atalanta, Empoli) Joao Pedro e compagni hanno dovuto pagare la tassa extra per il bagaglio da stiva, portando in Sardegna 7 punti sui 9 disponibili. Mazzarri sa bene che d’ora in avanti avrà bisogno di tutte le risorse possibili, a cominciare dal centrocampo dove balla la posizione di Nández, fermo ai box dallo scorso 19 gennaio. L’assenza dell’uruguaiano ha inciso tanto sugli straordinari chiesti da WM a Marin, ma il recupero del León sembra essere sempre più vicino per la gioia del tecnico di San Vincenzo. E, a ruota, anche dello stesso 25enne di Bucarest, che vuole tornare a offrire un contributo rilevante alla salvezza, come fatto poco più di un anno fa nel momento più caldo della stagione 2020-21, a partire dalla rete nel famoso 4-3 sul Parma del 17 aprile 2021. Il gol, appunto: una gioia che in questa stagione Marin ha provato soltanto nell’esordio in Coppa Italia contro il Pisa. Troppo poco per il numero 8 rossoblù, che già a Torino spera di rompere il digiuno in campionato e compiere un altro passo deciso verso il traguardo chiamato salvezza.
Francesco Aresu