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Gianluca Lapadula contro Meccariello in Cagliari-Spal | Foto Luigi Canu

Cagliari | Tra step mentali e calendario: a Modena per superare il mal di trasferta

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“Dobbiamo cercare di invertire questa tendenza”. Nella conferenza stampa di presentazione della gara contro il Modena (in programma domani, venerdì 3 febbraio alle 20.30), Claudio Ranieri non ha usato mezzi termini nel parlare della differenza di rendimento del Cagliari tra casa e trasferta. Perché gli isolani quando si allontanano dalla Unipol Domus sembrano perdere ancora quelle certezze che tra le mura amiche hanno più facilmente trovato. Sono solo otto i punti conquistati in stagione una volta attraversato il Tirreno. Un dato che i rossoblù hanno bisogno di lasciarsi alle spalle il prima possibile per ambire realmente all’obiettivo promozione.

Dati

Secondo per punti conquistati in Sardegna, ben ventiquattro. Ma penultimo per quelli raccolti tra le varie piazze della Penisola. “Siamo sempre secondi, ma dall’altra parte” ha scherzato Ranieri in conferenza stampa, prima però di ripetere quello che per la squadra potrebbe essere già diventato il nuovo mantra. Dopo aver posto basi più solide alla fase difensiva, il passo successivo sembra essere proprio quello di trovare un rendimento diverso in trasferta. La vittoria lontano da casa è arrivata solo una volta in stagione, lo scorso 10 settembre, a Benevento, in uno 0-2 che sembrava lasciar presagire a un altro tipo di annata per un Cagliari che non ha poi mai trovato continuità e fiducia. Sotto il punto di vista dell’attenzione la gara con il Cittadella, la prima lontano dalla Sardegna dell’era Ranieri, è sembrata diversa rispetto alle uscite precedenti. In Veneto il Cagliari è tornato a far punti fuori dall’Isola dopo due sconfitte consecutive – Ternana e Palermo – mancando però in concretezza e decisione quando ritrovatosi in superiorità numerica nel secondo tempo. La gara con il Modena sembra così arrivare al momento giusto per compiere l’ulteriore step richiesto ai rossoblù in vista di una seconda parte di stagione decisiva ai fini dell’obiettivo finale. Ottenere tre punti al Braglia, potrebbe essere importante sul fronte della classifica – con il Cagliari che continuerebbe la sua striscia positiva arrivata a quattro risultati utili consecutivi – ma soprattutto dal punto di vista mentale. Un bivio in cui prendere con decisione la via verso la costanza, la direzione ideale per dare un segnale al campionato. Con in testa anche un calendario che tra febbraio e inizio marzo porterà con sé quattro importanti test.

Passaggio obbligato

Due scontri diretti e due gare che potrebbero celare il più classico dei testacoda. Due sfide da affrontare in casa, intervallate da altrettante trasferte consecutive in cui il Cagliari dovrà dimostrare di essere quella testa di serie che tutti si aspettavano a inizio stagione. Dopo la partita di Modena, i rossoblù torneranno in Sardegna per affrontare il Benevento di Cannavaro in piena lotta per non retrocedere. Sarà poi la volta del doppio impegno nella Penisola. Prima tappa quella di Bari, il 18 febbraio, in un di certo caldo San Nicola e contro una squadra oggi diretta concorrente per i playoff e che all’andata fu capace di espugnare la Unipol Domus. Poi la sfida contro il Venezia, il 25, in un campo che ancora lascia spazio ai ricordi della passata stagione con la retrocessione decisa in Laguna. Partite che faranno da preambolo alla gara del primo marzo contro il Genoa di Gilardino oggi secondo in classifica, match in cui i punti potrebbero avere un peso ancora maggiore rispetto al dovuto. L’incontro con il Modena diventa così la prima curva da imboccare con la giusta piega per i rossoblù. Il primo tornante da cui uscire con il gas aperto, anche se in un circuito diverso da quello della Unipol Domus, in un febbraio che si preannuncia fondamentale per il futuro. Dopo aver ritrovato entusiasmo, l’obiettivo è la concretezza. Qualcosa che nel calcio fa rima con i tre punti, ancor di più se lontano da casa.

Matteo Cardia

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