Si aprono le porte di un dicembre più che intenso per il Cagliari. Cinque impegni prima della pausa invernale, a partire dalla sfida contro il Parma alla Unipol Domus di sabato 3, quella che il tecnico rossoblù Fabio Liverani vorrebbe fosse della definitiva svolta in campionato. Una svolta che gruppo e ambiente sembrano desiderare come un regalo di Natale anticipato. Per arrivare all’obiettivo però il Cagliari avrà prima di tutto bisogno di solidità, nelle idee e negli uomini in campo, a partire da quella difesa che per infortuni e scelte è cambiata diverse volte negli interpreti. E che ora potrebbe decidere definitivamente che forma prendere.
Una poltrona per tre
Goldaniga, Altare, Obert. La poltrona, parafrasando un film che a Natale finisce spesso per essere riproposto in tv, stavolta è per tre. Perché ormai Elio Capradossi per adattabilità al gioco di Liverani sembra aver conquistato il proprio posto e difficilmente lo lascerà. Dalla gara contro l’Ascoli in poi, il classe 96’ non ha saltato un minuto di gioco, per necessità ma anche per preferenza. Nonostante alcune disattenzioni in marcatura, il centrale scuola Roma è apparso quello più sicuro con il pallone tra i piedi, l’unico a trovare continuità e sicurezza nell’impostazione dal basso a cui Liverani non ha mai voluto abdicare. Ulteriore motivo per cui contro il Frosinone, il tecnico romano ha deciso di schierare Obert da centrale, rinunciando alla fisicità dell’ex Olbia ma affidandosi al mancino più pulito dello slovacco. La duttilità dell’ex Primavera è stata più volte sfruttata da Liverani che ora o presto potrebbe però nuovamente dirottarlo sull’esterno, dove Carboni nell’ultima uscita ha sì partecipato all’azione del gol di Luvumbo ma ha lasciato che Rohdén potesse punire indisturbato Radunovic e in cui Barreca sembra non garantire quell’intensità vitale per non cedere all’avversario al primo affondo. E a garantire questa possibilità, almeno sulla carta, potrebbe essere il rientro dall’infortunio di Edoardo Goldaniga.
Ritorni e non solo
Dopo più di un mese di assenza dai convocati, l’ex Sassuolo dovrebbe quantomeno tornare tra i nomi diramati dal tecnico alla vigilia della sfida con il Parma. Il penultimo report arrivato da Asseminello ha visto infatti il rientro in gruppo del difensore che nella prima parte di campionato aveva composto insieme ad Altare la coppia al centro della difesa. Un duo che aveva garantito prove importanti come quella di Genoa, ma anche qualche sbavatura di troppo come accaduto con Bari e Venezia. Tuttavia, per equilibrio e continuità di rendimento in entrambe le fasi (85.8% di precisione nei passaggi, 58% di duelli vinti), Goldaniga è sembrato il giocatore più pronto a guidare un reparto che durante la sua assenza ha sempre visto gonfiare la rete della porta difesa da Radunovic almeno una volta a partita. Dopo aver assorbito la lesione parziale del legamento crociato posteriore del ginocchio destro rimediata contro il Bologna in Coppa Italia a metà ottobre scorso, il centrale lombardo potrebbe tuttavia aver bisogno di tempo per recuperare il ritmo partita. Ed è per questo che oltre a Obert anche Giorgio Altare potrebbe avere le sue chance. Dopo l’errore con il Pisa e i fischi della Unipol Domus, il centrale ha guardato i compagni dalla panchina. In vista di un periodo fitto di impegni, con il Cagliari che tornerà a giocare già mercoledì 7 in trasferta contro la Ternana, sarà ancora più importante far sì che il classe ‘98 non perda ulteriormente fiducia. E la presenza tra i ducali di una punta fisica come Inglese, più adattabile alle caratteristiche difensive di Altare, potrebbe essere un’occasione di riscatto.
Le possibilità per Liverani tornano a essere diverse dopo diverso tempo. E un mese intenso sarà il miglior modo per capire se la retroguardia avrà bisogno di quel tassello di esperienza che spesso è sembrato mancare nelle retrovie. Il campo e le scelte del tecnico daranno le loro risposte.
Matteo Cardia