La firma sul contratto, l’arrivo in Sardegna, la visita al centro sportivo di Assemini per incontrare Fabio Liverani, lo staff tecnico e i calciatori. Per il Cagliari inizia l’era Nereo Bonato, nuovo direttore sportivo 26 giorni dopo l’esonero del suo predecessore Stefano Capozucca.
Orizzonte 2024
L’ex ds di Sassuolo, Udinese e Cremonese tra le altre ha subito iniziato il suo lavoro di analisi dell’ambiente rossoblù, partendo da vari incontri con le diverse aree del club e con una prima analisi della rosa. All’orizzonte il mercato di gennaio, quando Bonato sarà giocoforza impegnato per puntellare il gruppo a disposizione di Liverani. Uno sguardo non solo nel breve periodo, ma a lungo termine. Il classe ’65 di Verona, infatti, ha messo nero su bianco un contratto che lo legherà al Cagliari fino al giugno del 2024. Non un accordo semestrale con rinnovo in caso di promozione, nemmeno un accordo fino al 2023 come trapelato nelle ore successive alla sua firma, ma bensì un contratto di un anno e mezzo semplice. Ora lo sguardo dovrà concentrarsi sulle pecche della rosa, tra una classifica deficitaria e la zona promozione diretta lontana otto punti, senza dimenticare lo scontro contro la prima della classe Frosinone in programma domenica 27 novembre alle 15 al Benito Stirpe.
Portiere e non solo
Bonato avrà poco tempo per analizzare la situazione, capire cosa manca ai rossoblù di Liverani e intervenire di conseguenza. Sicuramente il nuovo direttore sportivo avrà in cima alla lista l’acquisto di un nuovo portiere per rimpiazzare il lungodegente Ciocci, da capire se si punterà su un profilo in grado di giocarsi il posto da titolare con Radunovic o, al contrario, su un secondo che possa essere utilizzato in caso di necessità. Nel reparto arretrato la rosa, almeno a livello numerico, è al completo. La crescita esponenziale di Di Pardo dà garanzie sulla corsia di destra, Zappa alternativa comunque di livello per la cadetteria. Sulla sinistra il trio composto da Obert, Carboni e Barreca non lascia spazio a nuovi innesti, mentre è al centro che sembra mancare un giocatore d’esperienza. Da capire il recupero di Goldaniga, con Altare e Capradossi che hanno sofferto nelle ultime uscite. Non ha scalato posizioni Dossena, per il quale potrebbe aprirsi la strada del prestito e liberare così lo spazio per un innesto di categoria.
Ninja sì, Ninja no
La prima telenovela che vedrà Bonato come diretto interessato sarà quella con protagonista Radja Nainggolan. La volontà del Ninja di tornare in Sardegna si è scontrata, al momento, con il silenzio del presidente Tommaso Giulini il quale, molto probabilmente, si prenderà carico in prima persona della scelta tra lasciar cadere il desiderio del giocatore o provare a trovare una quadra per il ritorno in rossoblù. A quel punto si aprirebbe la porta per una o più cessioni, partendo dal duo Kourfalidis–Lella che potrebbero passare in prestito la seconda parte di stagione. Difficile che torni in auge il nome di Nahitan Nández alla voce uscite, così come i vari Deiola, Viola, Makoumbou e Rog appaiono saldi e senza alcuna intenzione di lasciare la Sardegna. Discorso identico per Marco Mancosu, Gianluca Lapadula e Zito Luvumbo, anche se l’angolano potrebbe diventare fin da gennaio uomo mercato almeno in vista della prossima stagione.
Dubbi
In bilico resta, anche per questioni di ingaggio elevato, il duo Pavoletti-Pereiro. Il centravanti livornese, nonostante la voglia di proseguire la carriera in Sardegna, è sempre stato al centro di un possibile addio nelle ultime sessioni di mercato. Il Tonga, invece, dopo le occasioni perse anche in Serie B – e visto lo stipendio da categoria superiore – potrebbe diventare uno dei sacrificati, anche con un prestito che possa liberare le casse societarie di parte del suo ingaggio. Da capire la condizione fisica di Falco, fermo ai box e non ancora sui livelli attesi. Difficilmente Liverani si libererà di un suo pupillo, sempre che il tecnico rossoblù sia ancora in sella quando arriverà il momento di aprire le danze delle trattative. Infine Millico, finito lentamente ai margini dopo la gara da titolare contro la Reggina. Zero minuti contro Sudtirol e Pisa, un segnale di un possibile addio nella prossima finestra di mercato. Toccherà a Bonato, assieme a Liverani, capire chi potrà ancora far parte della rosa e dove intervenire per migliorarla. Con un obiettivo primario, quello di risalire la china e far sì che il mantra del tempo utilizzato dall’allenatore rossoblù diventi una risposta positiva sul campo.
Matteo Zizola