Non c’è Batman senza Robin, non c’è Asterix senza Obelix e non c’è allenatore senza un uomo di fiducia da mettere dentro lo spogliatoio. Così a Cagliari è stato per Massimo Rastelli con Fabio Pisacane, con Rolando Maran con i diversi giocatori ex Chievo come Castro, Cacciatore e Birsa, con Di Francesco con il ritorno – seppur solo a gennaio – di Radja Nainggolan, con Semplici con l’arrivo di Grassi.
Ritorno di fiamma
Il nuovo allenatore rossoblù Fabio Liverani attende l’inizio ufficiale della nuova stagione per prendere in mano il suo Cagliari. Consapevole delle difficoltà in sede di mercato, tra indicatore di liquidità e una rivoluzione annunciata senza giri di parole. Tante cessioni alle quali dovranno far seguito, una volta sistemati i conti, diversi arrivi sia tra chi ritornerà dai prestiti e chi sbarcherà in Sardegna. Nelle sue ultime due esperienze tra Lecce e Parma, quest’ultima decisamente meno fortunata, ci sono alcuni giocatori che potrebbero ritrovare il tecnico romano dalle parti del centro sportivo di Assemini. Alcuni già finiti sulle frequenza di radio mercato, altri che possono rappresentare delle idee da sviluppare nelle prossime settimane. Su tutti Marco Mancosu, protagonista indiscusso della doppia promozione dei salentini dalla C alla A con Liverani in panchina e di un campionato ad altissimi livelli nella massima serie nonostante la retrocessione. Il centrocampista cagliaritano è sempre finito nei radar del club della sua città natale nelle varie sessioni di mercato e, ora che il suo padre sportivo è arrivato in rossoblù, potrebbe essere arrivato il momento del ritorno nella squadra con cui ha esordito in Serie A nel lontano 2007. “Mi ha insegnato a giocare a pallone veramente, a volte lo odio per quanto è un martello. È difficile stargli dietro, ma gli devo davvero tanto“, queste le parole di Mancosu a Sky nel 2020.
Addio, o forse no
Da un legame lungo e proficuo a un rapporto durato il tempo di 9 partite. Alberto Grassi è stato una delle poche note positive nell’ultima stagione del Cagliari, con quella retrocessione che ha annullato l’obbligo di riscatto dal Parma da parte della società rossoblù dopo che lo step delle 25 presenze era stato raggiunto. Difficile, per non dire impossibile, che il presidente Giulini metta sul piatto quei 4 milioni previsti dall’accordo a monte con i ducali, ma non è da escludere che le parti possano sedersi al tavolo per provare a trovare una quadra differente. Grassi, d’altronde, con Liverani in panchina era un titolarissimo del Parma prima che un infortunio lo mettesse fuori gioco e che, poco prima di tornare in corsa, il tecnico romano venisse esonerato dopo 16 giornate. Nove presenze nelle prime nove gare del 2020-21 per il centrocampista ormai quasi ex rossoblù e chissà che la presenza di Liverani in panchina non possa spingere nuovamente Grassi in Sardegna.
Il Falco e Sir William
Ci sono poi quei giocatori che hanno fatto le fortune dell’ex allenatore del Lecce proprio in Salento. Tra i nomi più gettonati non si possono non citare Filippo Falco e Gianluca Lapadula, veri e propri perni dei giallorossi di Liverani nel massimo campionato. Il fantasista ora alla Stella Rossa ha da poco cambiato agente, passando alla scuderia di Alessandro Moggi, ed è noto il suo desiderio di tornare in Italia senza escludere affatto la Serie B. Il Cagliari al momento non ha fatto alcun passo verso il classe ’92 di Pulsano, ma non è da escludere un tentativo nella lunga estate di mercato. Chi invece è stato spesso accostato ai colori rossoblù ed è apprezzato anche dal direttore sportivo Capozucca è il centravanti italo-peruviano in forza al Benevento. In rotta con i sanniti fin dallo scorso gennaio per poi essere reintegrato pur se parzialmente, Lapadula è un obiettivo concreto del Cagliari anche se, al momento, in stand-by come tutti i possibili innesti a causa dei noti problemi alla voce indicatore liquidità. Con Pavoletti e Joao Pedro probabili partenti, il classe ’90 della nazionale blanquirroja potrebbe diventare il nuovo numero nove dell’attacco del suo ex allenatore Liverani.
Possibili sorprese
In un mercato che si annuncia a basso costo, la società rossoblù potrebbe puntare anche su ex leccesi in cerca di rilancio. Uno di questi è Jacopo Petriccione, regista di proprietà del Crotone retrocesso in Serie C e di rientro dal prestito infelice di Benevento nella seconda parte di stagione, con sole 12 presenze da gennaio in poi. Sicuro il suo addio alla Calabria, sulle sue tracce sarebbe forte il Modena ma attenzione al richiamo del suo ex tecnico LIverani. Per Petriccione, tra l’altro, sarebbe un ritorno in Sardegna dove dal 2009 al 2012 ha fatto parte della squadra Primavera. Discorso valido anche per Mauro Vigorito, sardo doc – classe ’90 di Macomer – e più volte vicino al ritorno a casa. Di proprietà del Cosenza, cresciuto nel vivaio del Cagliari e con due presenze in Serie A con la maglia rossoblù nel 2009-2010, Vigorito potrebbe ricoprire il ruolo di secondo portiere alle spalle di Radunovic e davanti all’altro sardo Aresti. Infine da non escludere il nome di Andrea La Mantia, trentunenne centravanti dell’Empoli protagonista della promozione dalla B alla A del Lecce di Liverani – 17 gol in 32 presenze – e successivamente confermato come rincalzo l’anno della immediata retrocessione dei salentini. Attaccante specialista della cadetteria con 51 reti in 147 partite tra Pro Vercelli, Entella, Empoli e appunto Lecce, il classe ’91 di Marino potrebbe essere una soluzione per sostituire nella rosa del Cagliari Pavoletti come uomo d’area, pur se su di lui si registra il forte interesse di Bari, Spal e Ternana.
Un mercato in entrata al momento fermo, ma che è pronto a partire non appena si scollinerà la data del 22 giugno, giorno della presentazione delle domande d’iscrizione alla prossima Serie B. Tra idee concrete e suggestioni, Liverani attende il proprio braccio destro come avvenuto per i suoi predecessori sulla panchina rossoblù, tra ritorni in Sardegna possibili o nuove esperienze nell’isola.
Matteo Zizola