Abbiamo fatto una chiacchierata con il collega uruguaiano Nicolas Saul, voce di Radio Cristal 1470 ed esperto del calcio charrua.
Il Cagliari viaggia spedito in campionato, quinto posto e la sensazione che i margini di miglioramento nel gioco e nelle prestazioni siano ampi. Mentre Maran studia come proseguire la striscia positiva nelle prossime gare, la dirigenza butta già l’occhio al futuro: nei giorni scorsi dall’Uruguay è stata rilanciata la presenza di emissari rossoblù in Uruguay alla ricerca di nuovi talenti per puntellare la rosa attuale, ma soprattutto in vista delle prossime stagioni. Due i nomi sul taccuino, il difensore centrale Enzo Martinez e il centrocampista Matías De Los Santos, entrambi classe 1998.
Abbiamo così raggiunto Nicolas Saul, giornalista sportivo dell’emittente Radio Cristal 1470 e giovane osservatore sudamericano, che ci ha descritto i due talenti uruguaiani del Peñarol, squadra allenata dal duo Diego Lopez Michele Fini ed ex compagine di Nahitan Nández.
Nicolas, come nasce la notizia dell’interesse del Cagliari per Martinez e De Los Santos?
Durante la partita del Peñarol in trasferta contro il Racing erano presenti emissari del Cagliari, tra cui il dirigente ed ex calciatore Andrea Cossu, per seguire Enzo Martinez, ma il difensore non ha disputato una delle sue migliori partite. Al contrario sono rimasti parecchio impressionati dal giovane De Los Santos, autore peraltro di due reti nel tre a tre finale.
Ci puoi descrivere i due giocatori? Partiamo da Martinez.
Enzo è un giocatore che spicca per la qualità del suo piede mancino, un difensore molto elegante e bravo in marcatura, ma che ha come punto debole la struttura fisica (1,83 di altezza, ndr) anche per via della poca forza fisica atipica per un difensore centrale. Sicuramente è in piena fase di sviluppo, ha uno stile difensivo “europeo” per la capacità di giocare il pallone, anche se essendo ancora giovane commette errori banali normali per un giocatore che deve ancora maturare. Non è il tipico uruguaiano aggressivo, assomiglia molto a Lisandro Martinez, omonimo che gioca nell’Ajax, un altro elemento che ha avuto difficoltà di inserimento nel calcio olandese, ma che piano piano sta dimostrando il proprio valore.
Un giudizio su De Los Santos?
Matías è un centrocampista centrale che può giocare anche da interno destro, il classico volante sudamericano. È arrivato da poco nella prima squadra del Peñarol, ma quando è stato chiamato in causa ha disputato delle buone partite e dopo l’ultima con il Racing, con tanto di due reti segnate, il pubblico ha scoperto un giocatore di livello che sicuramente entrerà in pianta stabile nell’undici titolare. De Los Santos è un giocatore tecnico, con un eccellente tiro da fuori e molto rapido nella distribuzione del gioco, anche se fisicamente fatica ancora a rimanere fresco per tutti i novanta minuti. Non è un todocampista, gioca in uno spazio abbastanza ristretto di campo e deve migliorare la fase difensiva, è comunque un buon giocatore che però deve ancora crescere tanto.
Pensi che i due giocatori siano pronti per il salto nel calcio europeo?
Sicuramente non sono ancora strutturati per giocare da titolari in Europa e, nel caso dovesse andare a buon fine l’affare, dovrebbero prima fare un passaggio ulteriore in una serie inferiore per poi con il tempo provare a trovare spazio nell’undici titolare del Cagliari.
Quanto pensi che sia la valutazione dei due giovani sul mercato?
Onestamente non lo so, ma negli ultimi anni il Peñarol ha venduto giovani a prezzi importanti e non credo che con questi due giovani farà un’eccezione.
Un’ultima domanda: dopo l’arrivo di Nández a Cagliari e vista la storia degli uruguaiani in Sardegna, è aumentata l’attenzione per il club rossoblù dalle tue parti?
Qui si parla spesso di Nández e del suo momento nel Cagliari, con la squadra in zona coppe, ma solo a livello giornalistico perché la gente comune non segue molto il calcio italiano. Ovviamente gli amanti del calcio seguono Nahitan con interesse, così come Oliva e il Cagliari in generale.
Matteo Zizola