“Sarebbe un sogno riuscire a diventare il terzino titolare del Cagliari anche nei prossimi anni. Questo è un gran club che ha avuto tantissimi campioni in passato”. Sono parole di Gabriele Zappa risalenti al 14 settembre 2020, giorno della sua conferenza stampa di presentazione da nuovo giocatore rossoblù. Da quasi 3 anni a questa parte, l’attuale numero 28 rossoblù ha avuto competitor diversi per il ruolo di laterale destro: da Faragò a Calabresi fino ad arrivare a Di Pardo. Giocatori tecnicamente diversi ma che Zappa, in un modo o nell’altro, è riuscito a sopravanzare nelle gerarchie.
La fiducia di Ranieri
Claudio Ranieri, quando si parla di terzini, sa di che si tratta, visto che ha ricoperto questo ruolo in carriera con la maglia della Roma. Dal suo ritorno sulla panchina del Cagliari, a distanza di oltre trent’anni dall’ultima volta, uno dei primi obiettivi del mister testaccino è stato quello di rimettere a lucido la difesa. Tra coloro che di più, in termini d’impiego, hanno beneficiato di questo cambio di rotta c’è proprio Zappa. L’ex canterano dell’Inter ha convinto quasi da subito Ranieri, tanto che, a guardare i vari minutaggi dei giocatori presenti nella rosa rossoblù, Zappa è tra quelli più utilizzati con 10 presenze ufficiali e 835 minuti giocati. Un endorsement sicuramente importante e che testimonia come il numero 28 rossoblù sia una pedina fondamentale del nuovo corso rossoblù.
La svolta
L’etichetta quasi scomoda di terzino di spinta a tutta fascia cominciava a pesare troppo. Nel corso di questa stagione cadetta, Zappa, statistiche alla mano, aveva messo a referto solamente 1 assist (per Leonardo Pavoletti nel 3-2 della Domus contro il Perugia), senza peraltro essere riuscito a segnare con la maglia rossoblù. Un digiuno che durava da ben 931 giorni: tanti ne ha dovuto aspettare l’ex Pescara (che in Abruzzo segnò 5 gol) per il suo primo sigillo con il Cagliari. Un momento speciale per il numero 28 rossoblù. Non solo le emozionanti lacrime che sanno di definitiva liberazione ma anche l’aver segnato davanti alla Curva Sud di un’Unipol Domus in festa e soprattutto l’aver ottenuto finalmente la giusta e meritata ricompensa di quasi 3 anni in rossoblù, caratterizzati da corsa, qualità e impegno, senza mai strafare ma tentando sempre di rendere al meglio quando chiamato in causa. La prestazione di Zappa, inoltre, non è affatto passata inosservata, tanto che il laterale destro del Cagliari, insieme al bomber Gianluca Lapadula, è stato inserito dalla Lega B nella top XI del 29° turno di Serie B.
Un nuovo inizio
La reazione devastante vista nei secondi 45 minuti contro l’Ascoli potrebbe dare una seconda giovinezza a Zappa nella sua esperienza rossoblù. Nel match contro i bianconeri di Roberto Breda, anche l’ex Pescara ha beneficiato e non poco del cambio di modulo, con l’ingresso in scena del 4-3-1-2 e con la licenza datagli da mister Ranieri di spingere sull’esterno in tandem con Nandez. “Non mi cambia la posizione da terzino o da quinto, mi trovo bene ovunque. Il mister quando gioco da esterno mi chiede di chiudere l’azione sul lato opposto e poi mi chiede tanti cross per Lapadula e Pavoletti, e anche Mancosu è forte di testa”, aveva dichiarato Zappa lo scorso 1° marzo nel post partita della Domus contro il Genoa. Dichiarazioni importanti quelle del numero 28 isolano che, almeno nelle intenzioni, puntano a ricalcare dal punto di vista tecnico – con le dovute proporzioni, ovviamente – le orme del suo idolo Maicon. Entrambi hanno sempre in mente come prima idea di lanciarsi in avanti per dare sfogo alle proprie lunghe leve e andare al cross dall’esterno o concludere personalmente a rete l’azione offensiva. Con il gol segnato all’Ascoli e un rendimento in crescita, Zappa vuole intraprendere questa strada. La prossima tappa del percorso si chiama Reggina e il motorino rossoblù è pronto ad azionare le marce alte per proseguire la propria corsa.
Fabio Loi