agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari, sondaggio e precedenti: per i lettori mancano almeno 11 punti per la salvezza

Roberto Piccoli esulta dopo il gol segnato in Cagliari-Lazio | Foto Luigi Canu
sardares
sardares

Dodici giornate alla fine del campionato di Serie A 2024-25, trentasei punti in palio per chi sogna il titolo, chi l’Europa e chi, come il Cagliari, va a caccia della salvezza. Un momento della stagione nel quale diventa automatico dare uno sguardo al calendario, a quali scontri diretti sono in arrivo, quante gare in casa e quante in trasferta e, infine, creare ipotetiche tabelle da seguire per raggiungere l’obiettivo. Un tema su tutti però diventa centrale nelle ipotesi dell’ultimo terzo della metaforica maratona: la quota salvezza, da sempre tema che porta a calcoli su quanti punti manchino per arrivare al traguardo.

Sondaggio
Luogo comune nel calcio italiano vuole che i quaranta punti siano sinonimo di tranquillità. Luogo comune che si ripete a ogni inizio di stagione, obiettivo principale di qualunque squadra abbia come traguardo da raggiungere la salvezza. Luogo comune che, però, è ormai quasi una leggenda, perché negli ultimi dieci anni – e non solo – per restare in Serie A sono sempre bastati 39 come picco massimo e addirittura 31 come minimo. Abbiamo chiesto ai nostri lettori qual è la quota salvezza per la stagione in corso, quando mancano 12 giornate e, se si chiudesse il campionato oggi, sarebbero Monza a 14 punti, Venezia a 17 ed Empoli a 21 a salutare la massima serie per scendere in cadetteria. L’85% delle risposte è racchiuso in due opzioni, quella di una quota tra i 36 e i 37 punti (44%) e quella dai 38 punti in su (41%). Una netta maggioranza, mentre appena il 14% vede in 34-35 i punti necessari per la permanenza in Serie A e solo il 2% ha dato 33 come quota per la salvezza. Con il Cagliari di Davide Nicola che, quindicesimo a 25, dovrebbe raccogliere nella peggiore delle ipotesi 13 punti per garantirsi la massima serie anche la prossima stagione. Una media di poco superiore al punto a partita e, dunque, abbastanza in linea con quanto fatto nelle prime ventisei giornate. La buona notizia, guardando ai precedenti delle ultime dieci stagioni, è che soltanto in due casi chi aveva 25 o più punti a questo punto del campionato è poi retrocesso in Serie B. L’ultimo in ordine di tempo quello del Benevento che nel 2020-21 riuscì nell’impresa, per così dire, di salutare la Serie A dopo che alla ventiseiesima giornata era ben saldo al quattordicesimo posto con 26 punti, quattro in più proprio del Cagliari terzultimo a 22. La stagione prima fu il Lecce che con 25 punti in classifica – ma già terzultimo – terminò il torneo con la discesa in B.

Precedenti
Empoli
e Carpi le più “sfortunate”, Salernitana che ringraziò l’harakiri del Cagliari nella notte di Venezia. Questi i due estremi della quota salvezza nelle ultime dieci stagioni di Serie A, partendo da toscani ed emiliani che arrivarono terzultimi con 38 punti rispettivamente nella stagione 2018-19 e in quella 2015-16, fissando dunque il bottino necessario per la permanenza in Serie A a 39. All’estremo opposto la Salernitana che riuscì clamorosamente a salvarsi con appena 31 punti nel 2021-22, grazie come detto al pareggio per 0-0 del Cagliari contro il già retrocesso Venezia che lasciò i rossoblù al terzultimo posto a quota 30. Quota che è stata di 36 punti nel 2017-18 (Crotone terzultimo a 35), nel 2019-20 (Lecce) e nella passata stagione (Frosinone), mentre fu di 35 nel 2014-15 quando ancora il Cagliari fu l’ultimo a salutare la massima serie con 34 punti. Trentaquattro i punti necessari per salvarsi nel 2020-21 (Benevento terzultimo a 33), mentre 33 fu la quota nel 2016-17 (Empoli diciottesimo a 32) e, infine, 32 nel 2022-23 quando Spezia e Verona arrivarono appaiate al terzultimo posto con i liguri che persero lo spareggio successivo venendo relegati in Serie B.

Exploit Nicola
Brutte notizie per Monza e Venezia che, secondo la storia recente della Serie A, avrebbero più di un piede in Serie B. Al netto di due exploit clamorosi che hanno in Davide Nicola l’artefice in entrambi i casi. Perché se, come detto, soltanto in due occasioni chi aveva dopo ventisei turni dai 25 punti in su è poi retrocesso, l’altra faccia della medaglia è che solo in tre casi su dieci chi era al diciannovesimo posto è riuscito a raggiungere la salvezza a fine stagione. Mentre in nessun caso chi era ultimo – come il Monza oggi – ha compiuto l’impresa di restare in Serie A. L’unica speranza per i brianzoli è data da quanto successo nel 2016-17, quando il Crotone allenato da Nicola – penultimo a questo punto del campionato – rimontò fino ad arrivare davanti all’Empoli e salvarsi avendo soltanto 13 punti dopo ventisei turni. L’altro caso di squadra che è rimasta in Serie A partendo dal diciannovesimo posto a dodici giornate dal termine è quello della Salernitana nel 2021-22, nuovamente con l’attuale allenatore rossoblù in panchina. Venti i punti dei campani dopo ventisei giornate, due appena in meno del Cagliari quartultimo a 22 e poi retrocesso a fine torneo. Per il Venezia la speranza risponde al nome del Bologna che, pur se una posizione più avanti dopo 26 giornate (diciottesimo) riuscì a salvarsi partendo da 18 punti nel 2018-19 e chiudendo addirittura a 44 a fine campionato. Infine un altro caso con protagonista il Cagliari, ma abbastanza unico nel suo genere. Perché anche nel 2023-24, la scorsa stagione, sia la squadra al diciannovesimo posto (i rossoblù di Ranieri appunto) sia quella al diciottesimo (l’Hellas) riuscirono a restare in Serie A a fine torneo, ma partendo da una classifica che parlava di 20 punti per entrambe e con il quartultimo posto del Sassuolo sempre a 20 punti, con una situazione non paragonabile a quella attuale. In generale, guardando agli ultimi dieci campionati, il trend attuale sembra portare a una quota salvezza nella media e, dunque, tra i 34 e i 36 punti, con la terza retrocessa che solo in due casi aveva a questo punto o gli stessi (Crotone 21 nel 2017-18) o meno punti (Cagliari 20 nel 2014-15) rispetto all’Empoli attuale, mentre in otto degli ultimi dieci campionati era in una situazione di punti migliore rispetto ai toscani di Roberto D’Aversa.

Matteo Zizola

Condividere su

Commenti

guest
4 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

4
0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox