agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari | Solidità e fiducia: Dossena cresce al fianco di Mina

Alberto Dossena durante Cagliari-Napoli | Foto Luigi Canu
sardares
sardares

Non possiamo permetterci di concedere due gol del genere con leggerezza, magari stavamo pensando di aver già portato a casa i tre punti. Io in primi sono molto arrabbiato. Ci stiamo giocando la vita e non dobbiamo più fare questo genere di errore”. Alberto Dossena quando parla lo fa ormai da leader del Cagliari. Sembra ormai lontano il tempo del primo periodo vissuto in rossoblù sotto la gestione Liverani, quando si ricercava tra i centrali più qualità tra i piedi che robustezza in marcatura. E sembrano essere stati messi da parte quegli errori di inizio stagione comprensibili alla prima annata in massima serie. Anche perché con Yerry Mina al suo fianco l’ex Avellino sembra essere tornato su quei livelli alti toccati dopo il periodo di adattamento vissuto.

Coppia fissa

Prima l’esperimento con la difesa a tre di Roma, poi l’ingresso a gara in corso con la Lazio e il ritorno a quattro. Tutto prima dell’ormai noto elettroshock firmato Claudio Ranieri e di ciò che ne è conseguito. Con gli otto punti conquistati nelle ultime quattro partite giocate che sono arrivati con scelte precise anche a livello tattico. Affidarsi agli uomini adatti al frangente e più in forma, questa la decisione del tecnico dei rossoblù, che per ritrovare sicurezze ha deciso di affidarsi ai muscoli e alla personalità di Mina e di Dossena. In una linea a quattro che ha permesso di far apparire il Cagliari meno esposto ai pericoli creati dagli avversari e anche da sé stesso. La presenza del colombiano ha dato sicurezza dal punto di vista mentale, fino a trasmettere qualcosa in più anche al compagno di reparto, meno gravato dalle eccessive responsabilità. Non perché il bresciano classe ‘98 non abbia dimostrato di poter affrontare di petto le richieste della massima serie, ma per le problematiche vissute dal resto di una retroguardia che ha dovuto fare i conti con l’adattamento dei nuovi e il tempo necessario alla crescita di altri. L’inizio di un nuovo vissuto in campo con l’ex Everton al proprio fianco ha fatto sì che il cielo tornasse a schiarirsi. Perché i compiti restano importanti, ma in due si può lavorare meglio. “Sicuramente si è creato subito un gran feeling. Mi sta aiutando molto e lui tiene sempre sveglia la squadra, è un gran leader e sono contento delle mie ultime prestazioni”, ha affermato Dossena nel post partita della gara con la Salernitana. Dichiarazioni che diventano ancora più importanti verso la parte conclusiva di un campionato il cui esito è ancora tutto da decidere.

Numeri

Sempre titolare, con la diffida alle calcagna ma seminata negli ultimi due incontri giocati, quelli più delicati dal punto di vista emotivo e di risultato. Dossena ha ricalcato i tratti della concretezza difensiva, pochi fronzoli e tanti duelli come ha sempre fatto capire di preferire. Con un occhio attento sempre alla necessità eventuale di aiuto di Mina. Per capire quanto la risolutezza sia la prima richiesta, Dossena da Udine in poi ha messo insieme 20 spazzate, ben 8 contro l’Empoli, con il picco dovuto all’assalto nel finale della squadra di Nicola. Due i contrasti vinti con il Napoli e in Toscana, saliti a tre contro la Salernitana secondo quanto raccolto da Whoscored. L’importante, insomma, è prendersi il sicuro in tutti i sensi e usare se serve le maniere forti, anche se questo non vuol dire giocare il pallone senza precisione. Il dato sulla differenza positiva tra palle perse e palle recuperate può aiutare a capire meglio. Centosessantuno i possessi recuperati dal centrale cresciuto tra le file dell’Atalanta, quinto in tutto il campionato, appena nove quelli persi, stando al sito ufficiale della Lega Serie A. Con la percentuale di passaggi positivi dell’81% che chiude il cerchio. Al centro della difesa insieme a Mina, Dossena sembra essere tornato quel giocatore che tra ottobre e novembre sembrava essere ormai pronto, tanto da far pensare alla Nazionale. Un sogno ben custodito ma che dipende dal futuro rossoblù. 

Perché il mare della lotta salvezza resta la casa di forti correnti. Basta poco per tornare a inabissarsi, ma se il Cagliari ha messo fuori la testa dall’acqua, come già accaduto nella scorsa stagione, è ripartito dalla difesa. Con al centro un Dossena che parla e si muove da leader e che in testa sembra avere solo l’obiettivo di mantenere quella Serie A a lungo attesa.

Matteo Cardia

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox