Cinque luglio 1995, cinque luglio 2021: sono passati 26 anni. Ovvero uno in più dei canonici 25, classica età di mezzo tra la spensieratezza dei 20 e la (presunta) maturità dei 30, uno degli scogli più decisivi nella carriera di un calciatore. Oggi Giovanni Simeone, figlio di Diego Pablo e Carolina Baldini, compie 26 anni. E lo fa al termine di una stagione non proprio ricca di soddisfazioni dal punto di vista realizzativo, coronata invece dal punto di vista personale con il matrimonio celebrato con la sua fidanzata storica dai tempi di Firenze, Giulia Coppini, che lo ha seguito nella sua avventura cagliaritana.
Prêt à partir
Un’avventura che, come ben noto, sta volgendo al termine. Più che per non essere riuscito a garantire uno score all’altezza delle aspettative societarie, per un discorso meramente economico: il Cholito ha tanto mercato ed è uno di quegli elementi da cui il Cagliari potrebbe incassare una discreta cifra in caso di cessione. Diverse squadre interessate, una favorita: l’Olympique Marsiglia è alla ricerca di un centravanti per sostituire il partente Dario Benedetto (su cui è forte il pressing dell’Elche) e affidargli la maglia numero 9. Jorge Sampaoli, marpione del calcio sudamericano, ha individuato in Simeone il candidato ideale e il club marsigliese sta cercando la giusta quadra per portarlo via dalla Sardegna senza dissanguarsi. Pablo Longoria, presidente dell’OM, sta chiudendo alcune operazioni che guardano alla Serie A: ufficializzato il prestito del turco Under, a brevissimo sarà il turno del portiere della Roma Pau Lopez, più “accessibile” a livello di costi rispetto ad Alessio Cragno, pista sondata ma poi abbandonata per le richieste rossoblù ritenute eccessivamente alte. Ma con il club di via Mameli continuano le interlocuzioni, specie dopo l’affare Strootman: a breve toccherà a Simeone, con l’assalto decisivo atteso nei prossimi giorni.
La Costa Azzurra lo attende
Sarà un caso, ma è difficile non notare come in questa prima parte di estate di calciomercato esista un fil rouge tra tutti (o quasi) i calciatori in partenza: tranne Joao Pedro, sulla panchina della sala d’attesa di un’ipotetica stazione rossoblù sono seduti tutti i sudamericani. Gli uruguaiani Godin, Nandez e Pereiro, più l’argentino Simeone. Tutti elementi con ingaggi importanti così come il valore di mercato, con conseguenti ed evidenti benefici dal punto di vista economico per il club in caso di cessione. Dopo un’annata sotto le attese e con una salvezza conquistata con una rimonta incredibile, quella che è appena iniziata per Simeone poteva essere la stagione della consacrazione con la maglia rossoblù addosso. Invece, salvo colpi di scena, sarà quella dei saluti all’Isola. Ecco perché per il Cholito il ventiseiesimo sarà un compleanno particolare, con la valigia forse lasciata intonsa dal viaggio di nozze da sogno vissuto alle Maldive insieme alla sua Giulia e dal buen retiro alle isole Baleari, tra Ibiza e Formentera. Nel destino del neo-ventiseienne sembra esserci ancora una maglia numero 9, stavolta bianca e con la stampa del nome in celeste – colori che non possono non ricordargli un patriottico Albiceleste – alle dipendenze di un connazionale istrionico che vuole puntare anche su di lui per far tornare l’OM ai livelli che tradizionalmente gli spettano.
Dalla basilica di Nostra Signora di Bonaria a quella di Notre-Dame-de-La-Garde, dalla Sardegna Arena al Vélodrome da far esultare di gioia: a 26 anni la speranza di Simeone è togliersi finalmente di dosso quella patina da potenziale campione incompiuto che finora in Serie A gli ha impedito di spiegare definitivamente le ali. Stavolta, magari, riponendo la valigia dentro l’armadio per un po’ di tempo in più.
Francesco Aresu