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Gaston Pereiro esulta dopo il gol segnato al Napoli | Foto Alessandro Sanna

Cagliari, se il Gas vale più della benzina: ora Pereiro è l’uomo salvezza

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“Con questa testa e voglia di fare ci toglieremo tante soddisfazioni”. Parole e musica di Gaston Pereiro, certamente uno dei volti più in vista nel Cagliari che ha cambiato marcia nel nuovo anno. È probabilmente l’ex Nacional e Psv, insieme a Bellanova, il calciatore rossoblù che maggiormente ha giovato della cura di Walter Mazzarri, fatta di urlacci in campo e tante, quasi infinite, indicazioni tattiche in allenamento.

Passato

Uno dei grandi meriti ascrivibili al tecnico toscano è certamente quello di aver saputo mettere il talento di Pereiro a servizio del suo 3-5-2, cucendogli addosso un ruolo che l’uruguaiano sta interpretando al meglio. Quanta acqua è passata sotto i ponti rossoblù, da quando il buon Gaston arrivò in Sardegna con Rolando Maran in panchina: un mese e poco più di allenamenti totalmente differenti rispetto al suo vissuto per provare ad adattarsi al rigido calcio italiano, con scarsi risultati. Un’indolenza tipicamente sudamericana, unita a una serie infinita di complicazioni: la perdita del padre, la doppia positività, un carattere certamente meno guascone dei connazionali in rossoblù e, su tutto, una collocazione tattica mai davvero chiara. Cambiavano i tecnici, ma nessuno lo ha mai davvero aiutato a esprimersi al meglio, come fatto invece a tratti con la Celeste nell’ultimo biennio della gestione Tabarez. 

Presente

Ma è con l’arrivo di Mazzarri sulla panchina rossoblù che la carriera cagliaritana di Pereiro è arrivata alla svolta. L’ex tecnico di Inter e Torino è riuscito a trovare il giusto grimaldello per entrare nella testa dell’uruguaiano, che in campo ha dimostrato di essere un altro giocatore rispetto al passato. Certamente hanno favorito questo exploit anche alcune congiunzioni favorevoli: nel 2022 El Tonga ha avuto più spazio là davanti, complici alcune assenze di peso nel reparto avanzato, avvertendo però da parte di Mazzarri una fiducia mai avuta prima. E così, a furia di giocate decisive, finalmente Pereiro ha cambiato il suo destino: adesso l’uruguaiano fan del Nacional (e con il Chino Recoba come idolo) gioca perché “se lo merita”, non soltanto per sostituire qualcun altro e sul campo si vede la differenza sostanziale. Punti, gol, assist, azioni pericolose sempre in silenzio, senza mezza polemica come da par suo. Così il numero 20 rossoblù è riuscito a ritagliarsi il suo spazio ed essere centrale nel progetto tattico rossoblù, con la doppietta di Bergamo, il gol contro il Napoli e tanto altro di buono a certificarlo. 

Futuro

Sono poche le certezze di questo inizio di 2022: una è l’aumento del prezzo dei carburanti, l’altra il decollo nella corsa salvezza del Cagliari di Mazzarri. Ora, però, per Joao Pedro e soci è arrivata l’ora di cambiare miscela nel motore, per quanto possa sembrare antieconomico viste le cifre sui totem luminosi delle stazioni di servizio. Fin qui il diesel ha portato punti e qualche rimpianto di troppo, ma adesso ai rossoblù serve la benzina 100 ottani – quella usata sulle supercar – per accelerare sfruttando al massimo le caratteristiche di questo Pereiro. Come si dice in MotoGp: “Full Gas” e via a manetta, già da domenica 27 febbraio contro il Torino verso il traguardo chiamato salvezza. 

Francesco Aresu

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