agenzia-garau-centotrentuno
Zito Luvumbo in Cagliari-Cosenza | Foto Emanuele Perrone

Cagliari, rivitalizzare Luvumbo: una delle prime missioni di Ranieri

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Salvate il soldato Luvumbo. Parafrasando il titolo di un noto film premio Oscar del regista Steven Spielberg del 1998, il nuovo allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, in vista della seconda parte di stagione cadetta, avrà tra le mission più importanti della sua seconda avventura sarda quella di recuperare il talento cristallino dell’attaccante angolano che si ispira per determinazione a Cristiano Ronaldo.

Operazione rinascita

Il numero 77 sa perfettamente in cuor suo di avere una marcia in più. La sua tecnica, la sua esplosività, la sua continua e costante ricerca di puntare all’avversario e la sua sfrontataggine data anche dalla giovane età rendono più frizzante l’attacco del Cagliari. Tuttavia proprio le sue caratteristiche principali, con le quali si è fatto conoscere dentro l’ambiente rossoblù, lo stanno in qualche modo limitando, quasi rendendolo prigioniero e senza trovare così una via d’uscita sicura. Luvumbo fa fatica a gestirsi, esagera, vuole strafare, sorprendere a tutti i costi, senza cercare la semplicità e alla fine spesso si perde, sprecando una quantità eccessiva di palloni, nonostante in diverse circostanze metta tanta apprensione alle difese avversarie. Indubbiamente il cambio di modulo, voluto dall’ex tecnico Fabio Liverani, ovvero il 4-3-1-2 al posto dell’iniziale 4-3-3, non ha dato una mano a Luvumbo, che ha avuto diverse difficoltà nell’attaccare gli spazi quando è stato schierato come seconda punta insieme ad uno tra Lapadula e capitan Pavoletti, quando invece il suo modus operandi è decisamente diverso, con l’attacco della profondità sull’esterno come prima scelta, con conseguente movimento ad accentrarsi per poi rientrare sul piede forte, ovvero il sinistro, velenoso (nelle intenzioni) ma ancora non abbastanza maturo e incisivo. Anche nella partita contro il Cosenza dell’ultimo turno di campionato, il Luvumbo più appannato e impreciso, quasi come in una sorta di trasformazione stile Dottor Jekyll e Mr Hyde, ha avuto la meglio su quello originale, veloce, pericoloso e decisivo. Eppure il 20enne nativo di Luanda aveva approcciato bene la partita, con il solito piglio arrembante di sempre, ma alla lunga ha pagato i troppi errori di inefficacia specie nei duelli individuali con un avversario arcigno come Martino, che ha reso le sue giocate tutto fumo e niente arrosto e non riuscendo, quindi, a far diventare fuoco quella che alla fine è rimasta una debole e flebile scintilla. Ciononostante le basi per ritrovare e svezzare definitivamente un giocatore giovane, di qualità e di sicuro avvenire come Luvumbo ci sono tutte. In tal senso, il nuovo allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, che si insedierà ufficialmente il 1° gennaio all’interno dello spogliatoio rossoblù, sarà chiamato ad una mission alquanto delicata, ovvero quella di far risplendere con una luce sempre più forte il talento del suo numero 77, rendendolo sempre più centrale all’interno del nuovo corso Cagliari.

Il Como nel destino

All’inizio del nuovo anno, Luvumbo e il Cagliari si ritroveranno di fronte il Como degli ex Cerri, Baselli e Faragò (oltre al tecnico Moreno Longo). Il confronto a distanza con i lombardi rappresenterà per l’angolano una nuova tappa del percorso di crescita in questa Serie B, proprio dove tutto era iniziato. Il suo obiettivo principale, tuttavia, non sarà solo quello di imporsi con continuità ma anche di crescere dal punto di vista della gestione dei suoi mezzi tecnici, che sono importanti e di livello nonostante la sua giovane età. Riuscirà Ranieri nell’impresa di rivitalizzare Luvumbo, facendolo uscire definitivamente dal momento di appannamento?

Fabio Loi

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
12 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti