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Cagliari | Ritorno, volontà e crescita: Gaetano e la ricetta per tornare decisivo

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Una pagina bianca che deve essere ancora scritta, ma con il fattore tempo che stavolta si presenta come alleato prezioso. Nel corso dell’estate in tanti tra tifosi e addetti ai lavori l’hanno aspettato, è stato sedotto a lungo, conquistato e infine ritrovato, per riprendere la storia da dove l’aveva lasciata perché sei mesi erano forse troppo pochi per capire se il rapporto con chi l’aveva rilanciato nel calcio che conta potesse andare avanti o meno. E invece il Cagliari e Gianluca Gaetano si sono riavvicinati, si sono scelti e si sono detti ancora sì, con un percorso più lungo e duraturo da intraprendere insieme.

Rincorsa

Tanti nomi in agenda, forse più come modo di cautelarsi se le cose fossero andate per il verso sbagliato con il Napoli. Ma alla voce trequarti, nella testa della dirigenza del Cagliari e del diesse Nereo Bonato in primis, c’era solo un nome in cima alla lista che spiccava su tutti: Gianluca Gaetano. Una lunga e intensa trattativa, diverse settimane caratterizzate da fitti contatti tra le parti, che hanno fatto del ritorno in Sardegna del trequartista originario di Cimitile il vero tormentone dell’ultimo mercato estivo a tinte rossoblù. Al di là però dell’investimento importante con cui il Cagliari ha deciso di riportare a casa il suo numero 70 – dopo 4 gol e 1 assist in 11 gare della scorsa annata con Claudio Ranieri in panchina – a fare la differenza è stata soprattutto la ferrea volontà dello stesso Gaetano di rivestire la maglia del Cagliari. “Il ritorno a Cagliari? È stato bellissimo e molto emozionante. Sono stati due mesi difficili, c’è stata una lunga attesa e anche mentalmente non è facile sostenere due mesi così. L’importante, però, alla fine è avercela fatta”. E poi, ancora, ripercorrendo le fasi salienti della trattativa, il fantasista campano ha ribadito che nei suoi pensieri c’era solo il Cagliari. “La trattativa per il mio ritorno? Ho voluto fortemente il Cagliari, più di tutto. In questi due mesi ho sentito l’affetto da parte dei tifosi e dei compagni, che è stato importante. Se pensavo che l’affare potesse saltare? Non ci ho mai pensato. Ho sempre creduto che la trattativa si potesse chiudere. Infatti ringrazio la società, il presidente Giulini, il direttore Bonato e tutti quanti”, ha dichiarato Gaetano lo scorso 10 settembre ai canali ufficiali del Cagliari in quelle che sono state le sue prime parole dal suo ritorno nell’Isola.

Dualismo

“Gaetano? È stata una trattativa lunga. Spero che ora ci porti quello che tutti ci aspettiamo da lui”. Così parlò il direttore sportivo del Cagliari, Nereo Bonato, l’11 settembre scorso nella conferenza stampa di resoconto generale del mercato rossoblù. Per Gaetano diversi compagni di squadra dello scorso anno ritrovati lungo il cammino ma soprattutto davanti a sè non c’era Claudio Ranieri ad allenarlo bensì Davide Nicola. Tecnico diverso, quindi, per idee di gioco differenti e propositive e parecchio complesse da assimilare nel breve periodo. E nel ruolo di trequartista? La concorrenza, per il numero 70 del Cagliari, è rappresentata ancora una volta dal Professore, Nicolas Viola, anche lui fresco di ritorno dalla porta principale di Asseminello. E sul dualismo tra i due giocatori in predicato di occupare la posizione di collante tra mediana e attacco, lo stesso Nicola si è espresso di recente nella conferenza pre-Juventus. “Viola-Gaetano? Nicolas stava bene e serviva un giocatore con le sue caratteristiche per la gara di Parma. Sta lavorando bene e serviva un giocare con la sua intelligenza tattica. Possono anche giocare insieme in un contesto che richiede un modo di stare in campo diverso ma senza cambiare lo spartito di sviluppo”, ha affermato l’allenatore del Cagliari prima della trasferta di Torino. Un assetto, quindi, più di fantasia e tecnica che stuzzica il palato dei più ambiziosi, con due trequartisti e una punta centrale, ma che per adesso può aspettare. Al momento, infatti, la scelta di Nicola nell’undici iniziale è andata spesso, in questa prima fase di stagione, su Viola, con Gaetano pronto a subentrare. Non si tratta quindi di una bocciatura per il classe 2000 campano, il cui percorso di crescita e di riassestamento è ancora alle prime battute, soprattutto dal punto di vista della condizione fisica.

Crescita

Tuttavia i segnali che sono arrivati da Gaetano nelle ultime due partite di campionato contro Parma e Juventus fanno ben sperare in ottica futura. Prima della trasferta del Tardini contro gli emiliani di Fabio Pecchia, lo score dell’ex Napoli in campionato parlava solamente di una titolarità da ex contro gli azzurri di Antonio Conte (sulle due stagionali in totale, di cui una in Coppa Italia contro la Cremonese nei sedicesimi), di due panchine contro Bologna e Lecce e di tre subentri, con prestazioni che non sempre sono state il remake di quelle viste nella stagione precedente. Poi, invece, sono arrivate le prime risposte positive. A Parma, nonostante un’occasione sbagliata davanti alla porta, ha fornito il primo assist del suo campionato – non ne faceva uno in maglia Cagliari dalla sfida pareggiata 1-1 alla Domus contro il Lecce dello scorso 5 maggio – per il gol partita segnato da Piccoli, che ha consentito ai rossoblù di conquistare il primo successo nella competizione. A Torino, nell’1-1 dello Stadium contro la Juventus, altro subentro e segnali di crescita da non sottovalutare. Certo, non è arrivato un assist o un gol, che in A gli manca proprio dalla sfida della Domus contro i bianconeri del 19 aprile, ma in compenso il suo ingresso in campo ha dato nuova linfa vitale nell’ultima mezz’ora ai rossoblù. E in tal senso i numeri forniti dalla Opta hanno visto un Gaetano piuttosto in palla soprattutto per intensità. Nello specifico, tra i giocatori che Nicola ha scelto in corso d’opera, il numero 70 è terzo per duelli totali (4), primo per falli subiti (2). Bene anche nei duelli vinti (3) mentre c’è qualcosa da registrare sui palloni persi (7), figli soprattutto della fretta e dell’imprecisione nel momento della scelta della giocata. Insomma, piccoli segnali che vedono un Gaetano che si sta inserendo gradualmente nei meccanismi di Nicola e del Cagliari. Ora c’è la seconda pausa stagionale per gli impegni delle nazionali, importante per il fantasista isolano per aumentare i carichi di lavoro e per continuare il suo percorso di crescita, di pari passo con quello del Cagliari, con cui ha deciso di continuare a scrivere la sua storia.

Fabio Loi

 

 

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