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Nicolas Viola durante Cagliari-Parma | Foto Luigi Canu

Cagliari, riecco Viola: il “leader” di Ranieri sarà una nuova arma playoff?

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Oppido Mamertina è un piccolo paese di quasi cinquemila anime. Sono settanta i chilometri che lo separano dallo stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria, là dove Nicolas Viola ha mosso i primi passi nel calcio professionistico. Dopo un’assenza che dura dal 26 dicembre, la sua ultima volta seppur in panchina, il centrocampista calabrese tornerà proprio contro la Reggina a far parte dei convocati del Cagliari.

Via Crucis

Il rientro nella sua città non da ex, ma per vestire la maglia amaranto agli ordini di Filippo Inzaghi, sembrava che a gennaio potesse diventare realtà. Come se il rossoblù fosse una sorta di maledizione dopo l’esperienza poco positiva di Bologna e i primi mesi con la maglia del Cagliari tra pochi alti e molti bassi. Un infortunio capitato proprio quando chi lo aveva voluto in Sardegna, Fabio Liverani, era stato costretto ad abbandonare la nave e, da quel momento in poi, le partite viste soltanto dalla panchina – una, la prima – e dalla tribuna. Se esistesse un Chi l’ha Visto in versione calcistica il classe ’89 calabrese sarebbe stato uno dei protagonisti delle puntate del 2023. Il segnale della sua presenza dato soltanto da un video sui canali social del club rossoblù che certificava il suo lavoro individuale sul campo, per il resto il suo nome praticamente mai citato da Claudio Ranieri nelle conferenze stampa tra gli assenti nonostante per il Cagliari riempire la casella del regista sia un problema ormai noto. Fino alle parole del tecnico romano a due giorni dalla sfida del Granillo, quando improvvisamente Nicolas Viola è tornato alla ribalta pur senza aver raccolto ancora un minuto sotto la sua gestione.

Leader

Giocatori citati per le loro qualità e prestazioni, una cosa normale. Meno usuale, invece, che parole al miele arrivino per chi è ormai lontano dal campo e dai convocati da quasi quattro mesi. A meno che non si tratti di Ranieri, che della cura del gruppo e dello stimolo costante a chi gioca meno ne ha fatto un tema centrale sia nel suo ritorno in Sardegna che in tutta la sua carriera. “Nella mia esperienza da giocatore e da allenatore ho apprezzato maggiormente chi giocando poco si è poi fatto trovare pronto“, frase ormai entrata nel vocabolario del tecnico ex Leicester. E, ampliando il concetto, chi non giocando proprio ha comunque dato il proprio contributo all’interno dello spogliatoio. Come l’ex Benevento, appunto. Lo ha rivelato lo stesso Ranieri nella conferenza in vista della trasferta di Reggio Calabria: “Il più leader di tutti è Viola, oggi ha fatto il primo allenamento con il gruppo, è davvero un ragazzo in gamba e spero di averlo a disposizione presto. Sarà convocato anche lui“. Un legame forte con Lapadula, ma soprattutto un’idea del proprio ruolo già chiara al suo arrivo in Sardegna con quel “mi piace tanto parlare con i giovani, conosco la Serie B e porto la mia esperienza. So cosa vuol dire ripartire e io sono qui per ripartire con loro e per me questa è una parte fondamentale della mia carriera“. Con la Reggina nel cuore, in una sfida che lo vedrà da spettatore più che da protagonista diretto, ma che ha comunque un valore speciale. “È la città dove è nata mia moglie, dove sono nato io. Sono orgoglioso del mio passato però adesso il mio presente è qui a Cagliari“. E soprattutto il futuro, perché dopo mesi tormentati il suo piede e le sue geometrie potrebbero essere fondamentali nel finale di stagione e nella probabile coda chiamata playoff. Regalando a Ranieri quel regista che manca e una pericolosità nei calci piazzati elemento chiave per aggiungere nuove soluzioni e gol.

Matteo Zizola

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