Cogliere l’attimo, capire dove si è sbagliato e ripartire dalle proprie certezze. Potrebbero essere questi i tre mantra utili per Mateusz Wieteska in vista della sua seconda stagione con la maglia del Cagliari. Dopo essere arrivato un anno fa in Sardegna tra curiosità e tante aspettative, visto anche il suo curriculum internazionale, il centrale polacco ex Clermont ha dovuto ben presto fare i conti con la dura realtà e con un impatto più complicato del previsto con il campionato di Serie A, dove Wieteska ha alternato momenti positivi ad altri negativi.
Errori e difficoltà
Dopo appena 3 giorni dal suo approdo in Sardegna, datato 29 agosto 2023, è arrivato a tempo di record l’esordio in Serie A con il Cagliari, con Claudio Ranieri che decise in quell’occasione di affidargli le chiavi della difesa rossoblù. E subito ecco il primo assist in massima divisione, a sfruttare quelle caratteristiche in fase di impostazione della manovra che l’avevano reso un titolare quasi inamovibile nel Clermont del tecnico francese Pascal Gastien in Ligue 1. Poi la conferma con l’Udinese, che è combaciata con il primo vero incidente di percorso ovvero il fallo da espulsione nel finale di gara nel duello fisico con il centravanti friulano Lucca. Scontata la squalifica a Bergamo contro l’Atalanta, Wieteska ha poi giocato le successive 3 partite – tutte partendo titolare – contro tre big come Milan, Fiorentina e Roma. E proprio contro i giallorossi è arrivata un altro stop e almeno due errori decisivi. Wieteska così ha dovuto aspettare tre mesi prima di ricomparire nei radar rossoblù. Da ottobre a gennaio, infatti, il centrale del Cagliari è rimasto in panchina per 11 volte consecutive in partite ufficiali di campionato, prima del ritorno in campo contro il Bologna il 14 gennaio scorso. Una sorta di déjà-vu per il polacco, che contro i felsinei è stato propiziatore con annesso controllo d’alta qualità e dribbling nell’azione che ha portato all’autogol decisivo di Calafiori, oggi all’Arsenal. Quindi altra conferma contro Frosinone e Torino, gare finite però con altrettante sconfitte per capitan Pavoletti e soci. Con il Cagliari in difficoltà, la rinascita della retroguardia sarda è stata affidata all’esperienza e al carisma di Yerry Mina. L’approdo in Sardegna del colombiano ex Everton e Fiorentina ha reso ancora più difficile il percorso di Wieteska in maglia Cagliari. Questioni di gerarchie e di scelte, non certo di messa in discussione delle capacità tecniche per l’ex Clermont, che in più di un’occasione è subentrato nei finali di partita per alzare il muro difensivo cagliaritano. E a fine stagione, la prima in Serie A e con tanto di salvezza conquistata con una giornata d’anticipo, lo score di Wieteska è stato di 19 presenze e 1 assist.
Nuova chance
Salutato Claudio Ranieri, in Sardegna è arrivato Davide Nicola. E il nuovo tecnico del Cagliari, nel cercare di trasmettere ai suoi giocatori il suo credo calcistico, ha chiesto a Wieteska e a Obert nel corso del ritiro estivo, sia ad Asseminello che in Valle d’Aosta, di avere la giusta “ignoranza difensiva”. Insegnamento, quello dell’allenatore di Luserna San Giovanni, che lo stesso Wieteska sembra essere determinato a voler applicare alla lettera per questa stagione. La volontà da parte del centrale originario di Varsavia di dare una svolta alla sua storia con il Cagliari si è vista nei test amichevoli dei rossoblù lontano dall’Isola. E in particolare al Braglia contro il Modena dell’ex Bisoli, Wieteska è stato coinvolto spesso nella fase di impostazione ed è stato attento e sul pezzo in copertura, con almeno tre interventi in scivolata decisivi. Piccoli segnali incoraggianti dunque quelli forniti dal classe 1997, apparso più responsabilizzato e dentro al progetto tecnico di Davide Nicola. Con Mina che tornerà a disposizione soltanto il prossimo 8 agosto ad Asseminello dopo le fatiche della Copa América con la Colombia, ora le chiavi della retroguardia sono nelle mani del polacco. Dopo un anno piuttosto complicato, da parte di Wieteska c’è la voglia di essere un punto di riferimento per la causa del Cagliari. Come vi abbiamo raccontato nelle scorse settimane, la volontà del numero 23 isolano, salvo colpi di scena, è quella di rimanere in Sardegna e di dimostrare tutto il suo valore. Riscatto e nuove certezze da conquistare con il club da una parte e dall’altra tornare protagonista anche con la sua Polonia, che non l’ha inserito nella lista dei convocati per Euro 2024 e con cui non gioca dal 21 novembre 2023, in occasione del 2-1 in amichevole contro la Lettonia. “Wieteska è un grande giocatore e lo dimostrerà”, aveva detto di lui Claudio Ranieri post Bologna soltanto pochi mesi fa. E Wieteska, dopo la “benedizione” di Sir Claudio, punta a lasciarsi alle spalle il passato per riscrivere il suo futuro a tinte rossoblù.
Fabio Loi