Gestione all’inglese, con l’asticella tenuta alta pur se in alcune occasioni in maniera eccessiva. Federico La Penna, arbitro designato per la gara tra Cagliari e Reggina, esce comunque con una sufficienza dopo una partita corretta e senza particolari episodi importanti.
Nessun dubbio, qualche imprecisione
Eppure l’inizio sembrava poter dire altro nel pomeriggio della Unipol Domus. Nemmeno due minuti e arriva infatti il primo cartellino giallo, bravo il fischietto della sezione di Roma 1 a non lasciar passare l’intervento di Hernani su Nández senza sanzione, nonostante la partita sia appena cominciata. L’uruguaiano, spostato largo sulla destra, salta di netto l’avversario che lo stende fermando un’azione promettente d’attacco per i rossoblù. Dalla seguente punizione arriverà il gol di Lapadula che con furbizia usa Camporese come base d’appoggio per lo stacco. Bravo La Penna a non annullare, il centravanti prende il tempo all’ex Fiorentina e solo dopo utilizza la spalla del difensore per restare in aria. Al 6′ rischia il giallo Nahitan Nández che interviene con il gomito largo su una contesa aerea con Gagliolo. Cartellino che resta nel taschino del direttore di gara, ma spesso e volentieri si sono viste ammonizioni per situazioni meno importanti. Al 20′ chiede il giallo Menez per Lapadula, reo di una evidente trattenuta sul francese a metà campo. Giusto non sanzionare l’attaccante, siamo a 50 metri dalla porta e con il Cagliari perfettamente schierato in difesa e dunque senza interruzione di una potenziale azione pericolosa della Reggina. Al 23′ protesta Luvumbo per un tocco di braccio di area calabrese da parte di Di Chiara, tocco che però non c’è. Al 33′ manca il giallo a Gagliolo che trattiene Lapadula. In questo caso la zona è la stessa del contatto tra l’italoperuviano e Menez, ma al contrario che in precedenza il Cagliari potrebbe sì portare avanti un’azione pericolosa, con la Reggina protesa in avanti e Lapadula pronto a verticalizzare per Luvumbo. Al 34′ protesta Nández per una sbracciata di Hernani ai suoi danni, difficile capire cosa sia accaduto e non arriva nemmeno il replay in aiuto. Al 38′ Rog in ripartenza punta l’area della Reggina, ma al momento di servire Millico viene spinto leggermente alle spalle. Il croato scivola e favorisce l’intervento sul pallone di Camporese, ma il contatto precedente avrebbe meritato il fischio e conseguente giallo per Majer. In chiusura di prima frazione giusta l’ammonizione ai danni di Di Pardo, con La Penna che prima lascia proseguire per il vantaggio e poi, ad azione conclusa, mostra il giallo al terzino rossoblù. Sulla contesa aerea, infatti, Di Pardo interviene sì sul pallone anticipando Menez, ma anche con il ginocchio alto in maniera imprudente tanto da colpire sulla testa l’avversario, provocandogli peraltro un vistoso taglio.
Ripresa facile
Al rientro dagli spogliatoi la gara diventa se possibile ancora più semplice per il fischietto romano. Al 53′ Millico chiede il rigore, ma Ravaglia interviene sulla sfera e solo dopo c’è il contatto con l’attaccante rossoblù. Contatto che sarebbe punibile se Millico avesse la possibilità di disporre del pallone, che però resta nei pressi di Ravaglia derubricando il tutto a normale situazione di gioco. Al 54′ arriva il giallo per Viola per un intervento a metà su Menez, giusta la decisione di La Penna, così come è corretta l’ammonizione al 62′ per Gagliolo per fallo su Nández, arrivata dopo aver concesso il vantaggio ai rossoblù. Al 72′ protesta Rog per un intervento ai limiti dell’area dopo il tentativo di passare in mezzo a due difensori della Reggina. Fallo che ci starebbe, ma il croato si predispone alla caduta ben prima del contatto e probabilmente il direttore di gara punisce la sua condotta. All’83’ terzo cartellino guadagnato da Nández, questa volta è Obi a fermarlo nel tentativo di uno-due con Deiola. Al 91′ ci starebbe la punizione per la Reggina quando Cicerelli con uno stop a seguire prova a saltare Di Pardo. Il rossoblù non può smaterializzarsi, ma sembra più orientato a fermare il giocatore che a provare la contesa del pallone. Con la punizione manca anche il giallo che sarebbe stato il secondo per Di Pardo con conseguente cartellino rosso. Giallo che arriva un minuto dopo per Lapadula, reo di aver scalciato Hernani dopo essere stato superato. L’attaccante accetta la sanzione, netta ed evidente e frutto di frustrazione e stanchezza
Matteo Zizola