Un attacco totalmente da inventare, forse per la prima volta dal suo ritorno in Sardegna. Perché Claudio Ranieri di quelle che definì come due bocche da fuoco imprescindibili per il suo Cagliari non ne avrà nemmeno una, anche se per motivi differenti. Da una parte continuerà l’assenza di Leonardo Pavoletti, ancora alle prese con una caviglia non al 100%. Dall’altra non ci sarà nemmeno Gianluca Lapadula, arrivato a quota 10 reti contro il Bari ma che sarà squalificato dopo il doppio giallo rimediato al San Nicola. Così, contro la difesa del Venezia guidata dagli ex Ceppitelli e Carboni, i rossoblù dovranno fare affidamento su un attacco probabilmente inedito.
Occasione
Dopo la prima da titolare contro il Benevento, potrebbe essere Nik Prelec a dover guidare l’attacco rossoblù. Lo sloveno arrivato nell’ultimo giorno di mercato invernale è entrato anche nel secondo tempo di Bari, proprio poco dopo il rosso estratto da Massa nei confronti di Lapadula. Seppur con qualche difficoltà iniziale contro i più fisici Vicari e Di Cesare, Prelec è cresciuto con il passare dei minuti calandosi maggiormente nel clima della partita e guadagnando alcuni falli che hanno fatto respirare un Cagliari con un baricentro piuttosto basso a difesa dello 0-1. Sembra essere ancora da migliorare il timing e l’intesa con i compagni, come evidenziato in un paio di occasioni in cui lo sloveno sui cross di Millico e Barreca è arrivato su tempi e spazi errati. Ma alcune capacità mostrate anche nell’ultima gara giocata in casa e vinta contro i campani potrebbero tornare utili, come per esempio la capacità di attaccare lo spazio in profondità. Il classe 2001 dovrà però fare uno step in più sul piano della freddezza sotto porta e non solo, cercando di far vedere quella personalità mostrata con la maglia della Sampdoria e del Tirol che ha fatto virare il club isolano sul suo nome su spinta dello stesso tecnico rossoblù.
Possibilità
“In attacco le opzioni sono diverse”, aveva detto Claudio Ranieri nella conferenza stampa che aveva anticipato la sfida contro il Bari. Senza i due centravanti di riferimento, il tecnico romano sarà costretto a rivedere le proprie scelte delle ultime gare. Senza contare che ancora una volta potrebbe cambiare anche l’assetto tattico visto il modo di interpretare la partita di un Venezia che nel 3-5-2 scelto da Vanoli sembra aver trovato ormai le proprie sicurezze (quattro risultati utili consecutivi per i Lagunari). L’unica volta che il Cagliari ha giocato senza una vera e propria punta di ruolo era il 15 ottobre, con Liverani che per affrontare il Brescia aveva deciso di affidarsi a Luvumbo affiancato da Mancosu e Falco. In quel caso arrivò una vittoria, complice anche il primo gol dello stesso angolano, ma nel corso della gara Pavoletti entrò per dare sostegno alla manovra nella seconda frazione. Opportunità che Ranieri non avrà a questo giro, così come salvo sorprese il tecnico romano non avrà l’ex Stella Rossa ancora alle prese con i propri fastidi fisici. Luvumbo è l’indiziato numero uno per affiancare lo sloveno. Dopo aver giocato da esterno destro nel 4-4-2 schierato a Bari, il giovane angolano potrebbe nuovamente avanzare il suo raggio d’azione. Un’occasione che metterebbe l’ex Primeiro de Agosto di nuovo al centro della fase offensiva rossoblù dopo un periodo non semplice, tra minor spazio e soprattutto minore incisività. Non va esclusa però neanche la possibile chance per Millico. L’ex Torino, che sembrava in procinto di lasciare l’Isola a gennaio, si sta giocando le sue carte e dall’arrivo di Sir Claudio è entrato in campo in quattro partite su sei, anche se per un minutaggio che non è mai andato oltre i 31’ di Bari. Dopo l’assist contro il Benevento e i minuti positivi del San Nicola, Millico potrebbe avere l’opportunità mai veramente arrivata in stagione. Chi invece difficilmente perderà il proprio posto da titolare sarà Marco Mancosu. Il fantasista cagliaritano potrebbe essere l’ago della bilancia tra centrocampo e attacco se gli isolani tornassero al 3-4-1-2, ma la formula potrebbe essere la stessa se venisse confermata la difesa a quattro vista a Bari. Senza escludere che il tecnico possa chiedere al numero 5 un compito simile a quanto visto nella sfida contro gli uomini di Mignani, sia in fase offensiva che in quella di non possesso, con l’ex Lecce visto spesso sulla stessa linea di Lapadula. A decidere però sarà la settimana di lavoro che attende i rossoblù e soprattutto Claudio Ranieri, che dovrà scegliere il vestito tattico da far indossare ai suoi per una sfida significativa nel percorso dei rossoblù. Con le sorprese che possono essere sempre dietro l’angolo.
Matteo Cardia