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Cagliari | Ranieri ritrova Jankto: ora manca solo il gol

Jakub Jankto in Juventus-Cagliari | Foto Valerio Spano
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“Deve ancora esprimere tutto il suo potenziale”. Prima della gara contro la Juventus, Claudio Ranieri parlava così di Jakub Jankto. Potenziale che più che alla condizione fisica guarda ormai alla caratteristica che il centrocampista ceco aveva messo in mostra nei suoi primi anni in Italia, soprattutto con la maglia della Sampdoria addosso e sotto la gestione del tecnico romano: quella del gol.

Recupero

Alla Sampdoria nell’ultima stagione italiana prima del viaggio di sola andata verso la Spagna, furono 6 i gol segnati, la stagione migliore dal punto di vista realizzativo per “Kuba”. Era l’annata 2020-21, da cui però sembra passata un’era per uno Jankto che da allora non è mai andato oltre la singola realizzazione tra le esperienze al Getafe e allo Sparta Praga, quando dopo le difficoltà in Liga tra fisico e mente la scelta è stata quella di tornare a casa. La voglia di rilanciarsi e la presenza di Ranieri hanno portato il giocatore ceco nuovamente in Italia, in un Cagliari che poteva anche tatticamente fargli rimettere il vestito di ala che più gli sembrava congeniale. I problemi fisici già dopo la prima fase di preparazione hanno rallentato un ambientamento che da dopo l’ultima sosta è sembrato però essersi concluso. Sia per l’atteggiamento mostrato in campo con sé stesso e con i compagni, che per il segno lasciato in alcune occasioni. Dall’ingresso decisivo contro la Salernitana, con l’assist per Luvumbo prima e poi la palla per Shomurodov determinante per il gol del momentaneo 1-2 di Viola, fino alla prova ordinata contro la Juventus, chiusa con il secondo assist stagionale per Dossena, con in mezzo la prova contro il Genoa impreziosita dal recupero che ha dato il via al gol vittoria di Zappa. La serata dello Stadium ha poi confermato il recupero dal punto di vista fisico del giocatore, quarto per km percorsi – 10.4 – e terzo per velocità massima toccata in accelerazione – 32.87 km/h.

Segnali

A mancare così sembra ormai così solo il feeling con il gol. L’amichevole di Nuoro ha confermato che l’istinto verso la porta avversaria ancora brucia sotto la cenere. Sono state tre le reti segnate, arrivate tutte dopo una chance colossale sprecata in apertura di seconda frazione che non ha però frenato uno Jankto apparso più che propositivo e andato vicino al gol in almeno altre due occasioni. E che è stato deciso anche dal dischetto, quando dopo essersi procurato il rigore senza alcun tentennamento ha preso il pallone in mano per trasformare la massima punizione in prima persona. Segnali che Ranieri si augura si trasformino in qualcosa di concreto. Anche perché il passato, sia in senso positivo che negativo, ha dimostrato quanto le reti di più elementi del centrocampo possano essere fondamentali per il cammino verso la salvezza. Dopo Nandez, Viola e Makoumbou, il tecnico romano aspetta ora che Jankto torni definitivamente il giocatore di un tempo. Con la speranza che la prima occasione utile contro il Monza diventi quella giusta per ritrovare la gioia del gol.

Matteo Cardia

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