Due giorni alla prima sfida da dentro o fuori, poco più di 48 ore prima del fischio d’inizio di una gara tra passato, presente e futuro. Cagliari-Venezia sarà una partita tra due squadre in forma, due risultati su tre per i rossoblù di Claudio Ranieri e la testa esclusivamente sull’obiettivo nell’immediato, ossia raggiungere il Parma in semifinale.
Direzione
“Ci vogliono esperienza, sangue freddo e voglia di fare bene“. Il tecnico romano ha espresso chiaramente le caratteristiche da mettere in campo contro gli uomini di Vanoli. Mai sbottonato su schieramento e formazione, Ranieri ha comunque dato un’indicazione importante che potrà pesare sulle scelte. Non la sola, perché anche Rog e Prelec sono entrati nelle parole dell’allenatore rossoblù, sollecitato dalla stampa nella conferenza dell’antivigilia. Il croato probabile arma da utilizzare in corsa – “sta bene, è un giocatore importante. Non in forma al 100%, ma dirà la sua nei playoff” quanto detto da Ranieri – nella speranza che possa essere più vicino alla miglior condizione, lo sloveno pungolato alla voce cattiveria. “Alcune volte ha avuto la palla giusta ma l’ha voluta passare“, prima di passare alla carota con quel “non ha fatto gol, ma ha sempre fatto un gran lavoro per la squadra” – il Sir Claudio dixit sull’attaccante arrivato a gennaio. Unici assenti i lungodegenti Capradossi e Falco, le speranze riposte anche in chi ha giocato meno, tanto da rimarcare durante la conferenza stampa: “La rosa al completo mi permette di bilanciare le scelte, non tutti sono al 100%, ho tutti a disposizione ma i problemi della pentola li sa il coperchio. E io sono il coperchio“. Una metafora che Ranieri ha utilizzato con il sorriso, pronto a cucinare un piatto che possa mettere in mostra una squadra che – parafrasando sempre il tecnico romano – “dare tutto, perché se lo faranno avranno la coscienza pulita qualsiasi sia il risultato finale“.
Dubbi e certezze
Esperienza e sangue freddo sono due facce della stessa medaglia, così potrebbero essere indicatori sulla formazione iniziale. Radunovic saldo in porta, mentre il dubbio tra difesa a tre e a quattro non dovrebbe cambiare – se non la posizione in campo – gli undici titolari. Restano dei ballottaggi, aspetto che non sembra riguardare gli esterni Zappa e Azzi, sia che chiamati a fare i terzini o se quinti di centrocampo. Al centro della difesa salda la posizione di Alberto Dossena, mentre al suo fianco ecco che l’aspetto esperienza dovrebbe far propendere verso Goldaniga, risparmiato a Cosenza causa diffida. L’ex Sassuolo è l’unico tra i centrali ad avere un precedente nei playoff di B – escluso l’indisponibile Capradossi – quando nel 2015 vestiva la maglia del Perugia, sconfitto in casa nel turno preliminare contro il Pescara. Restano vive le opzioni Altare e Obert, ma leggermenti defilati rispetto al compagno. In mezzo al campo pronto a riprendere il proprio posto Makoumbou, come Goldaniga risparmiato in Calabria per evitare ammonizioni, con l’unico dubbio se al centro della mediana a tre o in un reparto a due. Al suo fianco altra certezza Nahitan Nández, mentre il terzo posto sembra vedere in vantaggio Deiola che, all’occorrenza, potrebbe essere il prescelto anche in caso di difesa a tre con conseguente arretramento. Pronti a subentrare i giovani Kourfalidis e Lella, ma soprattutto il già citato Rog, senza dimenticare l’opzione Viola.
Leader
Il trio avanzato dovrebbe essere quello designato come titolare, Mancosu alle spalle di Pavoletti e Lapadula. I leader mentali e tecnici, in sostanza. Difficile pensare a un inserimento a sorpresa di Luvumbo o di Prelec, ancora meno di Millico. L’esperienza nuovamente come chiave, ma non solo. Il Cagliari di Ranieri ha mostrato di aver assimilato sempre di più lo schieramento con il doppio centravanti, senza contare l’importanza lapalissiana di Mancosu dal punto di vista tattico e tecnico, in una parola totale. L’allenatore rossoblù ha puntato fin dall’inizio sul duo rappresentato da Pavoletti e Lapadula, venendo fermato solo dagli infortuni del numero 30 nella costruzione dell’attacco desiderato. La gara di Cosenza, dopo quello già visto contro il Palermo, ha confermato che la coppia può essere aspetto decisivo, unico dubbio la condizione fisica di Pavoletti e Mancosu che potrebbero essere chiamati – soprattutto il primo – agli straordinari. La rosa al completo permette però di utilizzare al massimo i cinque cambi, una delle forze inespresse del Cagliari in tutta la stagione causa assenze di vario tipo. Ranieri è pronto a mettere la propria firma in corsa come fatto già in diverse occasioni: “L’importante è che tutti siano pronti a dare una mano. Se ci sarà qualcuno stanco, ci sarà il compagno pronto a subentrare“. E, chissà, con qualche sorpresa iniziale come ormai ha abituato Sir Claudio.
Matteo Zizola