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Alberto Dossena durante Cagliari-Genoa | Foto Luigi Canu

Cagliari, Ranieri alza il muro: la difesa come arma da playoff

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Per un bicchiere mezzo vuoto, sesto pareggio nelle ultime otto gare disputate in Serie B, c’è sempre un bicchiere mezzo pieno. Dopo lo 0-0 dell’Arena Garibaldi contro il Pisa per il Cagliari di Claudio Ranieri lo spunto di fiducia da cui ripartire è una evidente e netta solidità difensiva. Ormai certificata e riconosciuta, perché 13 partite dal ritorno del tecnico 71enne fanno da molteplici prove e non da singolo indizio. La filosofia del “prima non prenderle” che forse può sembrare un eccesso di pragmatismo nei confronti dell’allenatore romano, ma che in linea pratica ha ridato certezze e consapevolezze a una rosa che nella precedente gestione tecnica con Fabio Liverani aveva spesso preso dei gol, e perso punti pesanti, per degli errori individuali o di squadra in fase di non possesso.

Andamento

Sette gare su tredici disputate chiuse senza subire reti. Questo l’andamento per Claudio Ranieri fin qui nella sua seconda avventura in rossoblù. Il lavoro fatto sotto l’aspetto difensivo, sia a livello tattico che mentale, è sotto gli occhi di tutti, con anche l’abilità di mettere al centro del villaggio alcuni giocatori sembrati in apnea o ai margini a inizio stagione. Pensiamo al portiere Radunovic, criticato e maggiormente incerto sotto la guida Liverani e invece decisivo per strappare un punto da Pisa, soprattutto nel finale di gara. Oppure ai rivitalizzati come Dossena, sempre più leader, o ai giovani fatti crescere in modo esponenziale come Obert. In una sola occasione il Cagliari ha subito più di due gol in una singola partita con Ranieri in panchina: il 2-0 di Modena di inizio febbraio. Che resta per adesso anche l’unico passo falso dell’allenatore romano.

Numeri

Da quando Ranieri ha messo piede ad Asseminello il Cagliari in campionato ha subito 7 gol. Nello stesso periodo solo il Sudtirol è riuscito a subire meno reti dei rossoblù. Sono sei quelle incassate dai ragazzi dell’ex Pierpaolo Bisoli nelle ultime 13 giornate di campionato. Come il Cagliari ha fatto il Genoa, sempre con 7 marcature prese. Dieci il Pisa ultimo avversario, 9 invece per il Bari e per la capolista Frosinone. A proposito di Radunovic, il portiere rossoblù in generale, considerando solo i numeri uno sempre titolari nel torneo, è il quinto per clean sheet. Undici volte con la porta inviolata in 32 turni, come detto sette di queste sono arrivate con Ranieri in panchina. Lontanissimo il migliore di questa classifica, Turati del Frosinone con 18. Seguono Caprile del Bari e Iannarilli della Ternana con 13, poi Poluzzi del Sudtirol con 12. Anche se la percentuale più alta è di Martinez del Genoa con 14 gare senza subire gol in 24 partite disputate. Insomma, Ranieri ha alzato un muro difensivo che ha permesso al Cagliari di tornare in linea con le migliori della classe della cadetteria. Vero, resta ancora il rimpianto per alcuni punti di peso lasciati per strada, ma in ottica playoff partire da una ritrovata solidità, di reparto e di squadra, sarà un’arma in più per Lapadula e compagni.

Roberto Pinna

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