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Gianluca Lapadula esulta dopo il gol in Cagliari-Ascoli | Foto Luigi Canu

Cagliari, quanti rimpianti: il dato da terzo posto dei rossoblù

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Incapacità di creare occasioni o, più semplicemente, difficoltà dei singoli nel trasformare in rete situazioni di per sé favorevoli? Un dilemma che nel caso del Cagliari prima di Fabio Liverani e poi di Claudio Ranieri può avere una risposta. A darla è il dato degli expected goals (noti come xG), ovvero una misura delle probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol. Un valore matematico che va da 0 a 1 e che descrive la probabilità che una conclusione a seconda della posizione, del momento della partita, del giocatore che lo effettua, della parte del corpo utilizzata e del tipo di assist ricevuto possa terminare in rete.

Teoria
Gli expected goals sono considerati dagli addetti ai lavori una statistica che incide anche sulle richieste ai propri giocatori. Il tiro dalla distanza – la cui conversione in gol è piuttosto rara in percentuale – sostituito dal tentativo di arrivare il più possibile vicino alla porta avversaria ne è un esempio. Non solo, ma attraverso il dato si può interpretare se una determinata squadra stia raccogliendo più di quanto espresso sul campo o, al contrario, meno. E, nel lungo termine, solitamente la classifica di un campionato determinata dai risultati attraverso gli xG rispecchia quella data dai risultati effettivi. Basti ricordare il Cagliari di Maran che, quando viaggiava in piena zona Europa, veniva considerato overperformante e destinato a perdere posizioni con il passare delle giornate. Proprio perché gli expected goals davano l’immagine di una squadra che aveva ottenuto ben di più di quanto prodotto. La risposta data poi dal campo nella seconda parte della stagione è nota e sembra confermare questa teoria. Un altro caso eclatante per chi si occupa di questa statistica è quello della Juventus 2015-2016, partita nelle prime dieci giornate con un ritmo da zona retrocessione e vincitrice dello Scudetto a fine campionato. In entrambi i periodi gli xG erano in favore dei bianconeri, ma se nella prima parte non portavano a conversione reale in reti, nella seconda rispecchiarono il dato matematico. E, nel lungo termine, arrivò la conferma che più expected goals produci migliori saranno i risultati del campo, oltre la sfortuna, l’imprecisione momentanea e gli altri aspetti collaterali.

Credito
Il Cagliari che disputa la Serie B in questa stagione 2022-23 ha nell’attacco la propria nota dolente. La Lapadula dipendenza un fattore che ha via via messo in difficoltà i rossoblù, incapaci di segnare con continuità oltre i numeri del capocannoniere del campionato e i suoi 17 gol. Un problema di occasioni create o di singoli dalle polveri bagnate? Guardando la classifica ipotetica considerando il dato degli expected goals la risposta è chiara. Gli uomini di Ranieri hanno raccolto meno di quanto prodotto e di quanto, teoricamente, avrebbero meritato. Il saldo di meno 11 punti tra classifica virtuale e classifica reale è il maggiore dell’intera cadetteria. Il Cagliari, a conti fatti, per gli xG sarebbe al terzo posto con 59 punti, contro i 48 della graduatoria attuale. Quarantacinque i gol statisticamente attesi, quasi trentacinque quelli virtualmente subiti, rispettivamente cinque e tre in più. La curiosità è che andando ad analizzare il dato su Lapadula, la media del numero 9 rossoblù è di 0,5 expected goals a gara, per un totale di reti attese pari a 14, tre in meno di quelle effettivamente messe a segno. Confermando, dunque, la difficoltà del resto della rosa – soprattutto dei colleghi di reparto – nel dare un contributo sostanziale alla causa offensiva. Passando in rassegna le avversarie dei rossoblù, in testa alla classifica data dagli xG ci sarebbe il Genoa con 77 punti (+10), seguito dal Frosinone con 69 (+1), lasciando così la promozione diretta un affare tra i liguri e i laziali. Alle spalle del Cagliari terzo ci sarebbe il Parma a una lunghezza (58 punti, +7), quindi il Bari a 56 (-4), la Reggina a 54 (+5), la Ternana a 47 (+4) e infine il Pisa a chiudere la griglia playoff all’ottavo posto con 45 punti (-1). A sorprendere è il dato relativo al Sudtirol di Pierpaolo Bisoli che non solo come sensazione, ma anche attraverso gli expected goals si è dimostrata squadra pragmatica e cinica. I bolzanini, infatti, secondo la classifica determinata dagli xG stazionerebbero in piena zona retrocessione, penultimo posto con 29 punti e un saldo di -24 rispetto ai 53 della graduatoria attuale. La speranza per Ranieri è che, come spesso capita, gli expected goals possano essere rispecchiati nel lungo termine da risultati sul campo. Ovvero che nei probabili playoff il Cagliari possa recuperare il credito con la sorte – e con la mancanza di precisione e freddezza – per portare a casa l’obiettivo della promozione in Serie A.

Matteo Zizola

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