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Cagliari: quante possibilità che Nández parta a gennaio?

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Guerra e Pace è il titolo di una famosissima opera di Lev Tolstoj, titolo che descrive quasi alla perfezione la storia di Nahitan Nández e il Cagliari. Guerra come quella legale iniziata nel dicembre di un anno fa e che ha poi visto il lieto fine, pace come quella che è arrivata dopo gli screzi e che vede i protagonisti andare d’amore e d’accordo.

Comunione d’intenti  – Un tempo non lontano le scintille tra la società rossoblù con in testa Tommaso Giulini e l’entourage del giocatore facente capo a Pablo Bentancur erano all’ordine del giorno. Battaglie su aspetti contrattuali, offerte arrivate dalla Premier League come quella del West Ham dello scorso gennaio, gioco delle parti per ottenere da un lato e dall’altro il meglio. La famosa clausola da 36 milioni arrivata proprio in seguito ai problemi sui diritti, la sospensione frutto di un accordo tra le parti nelle ultime due settimane del mercato estivo – e il rifiuto alle offerte del Leeds – e infine il cartellino del prezzo di nuovo in vetrina con gennaio alle porte. Pagare moneta vedere cammello, il presidente rossoblù Tommaso Giulini – confermando la nostra indiscrezione e le dichiarazioni del direttore sportivo Pierluigi Carta – ha ricordato che la clausola è sempre lì, ma che per poter arrivare a Nández le pretendenti avranno una sola possibilità ovvero quella di pagare la cifra stabilita, non un centesimo in meno e non uno in più. Abbassare il prezzo significherebbe anche meno guadagni alla voce commissioni per l’agente del León, ecco che così l’obiettivo comune è quello di aspettare e mantenere l’ascia di guerra sotterrata per poter raccogliere tutti il maggior utile possibile.

Difficile ma non impossibile – Non bisogna dimenticare che Nahitan Nández è arrivato in Sardegna anche se non soprattutto grazie al decreto crescita. Il León però per poter usufruire dell’agevolazione prevista deve restare in Italia per almeno due anni, ecco che così difficilmente le sirene estere saranno ascoltate nel prossimo mercato di gennaio. Un po’ come accaduto con Godín e il tentativo del Rennes in estate con il Cagliari che approfittò anche di questo aspetto per vincere la concorrenza francese. In un periodo in cui tra pandemia e stadi vuoti poche società sono in grado di versare i 36 milioni cash della clausola sembra difficile che Nández possa muoversi dalla Sardegna il prossimo gennaio, ma l’attenzione resta comunque alta soprattutto considerando i diversi tavoli aperti della società rossoblù per alcune trattative ormai note.

Inter e non solo – Nonostante l’uscita dalla Champions League l’Inter non ha mai tolto gli occhi di dosso dal centrocampista tuttofare uruguaiano. Con l’affare Nainggolan da portare avanti ecco che la società nerazzurra starebbe pensando di rilanciare e dare ad Antonio Conte un nuovo elemento in mezzo al campo al posto del duo rappresentato dal belga e da Christian Eriksen. Il tentativo di Marotta è quello di ridurre la clausola inserendo il Ninja nella trattativa, con l’opzione aperta di lasciare Nández in rossoblù fino a giugno e accettare la cessione di Nainggolan fin da subito. L’Inter è favorita nella corsa a tre, seguita a ruota dal Napoli che ha in Gattuso un estimatore del León. La duttilità di Nández si sposerebbe alla perfezione nel 4-2-3-1 partenopeo, ma i 36 milioni della clausola spaventano e non poco il club di De Laurentis. Attenzione però al discorso relativo al riscatto di Adam Ounas che potrebbe portare a una trattativa per inserire l’esterno algerino nell’accordo. Infine la Roma, decisamente staccata dalle altre due concorrenti ma comunque pronta ad affondare il colpo se si dovesse aprire la possibilità. I giallorossi non hanno al momento trattative aperte con il Cagliari, difficile che i 36 milioni della clausola possano essere raggiunti, ma Fonseca sembrerebbe spingere per avere il León e la Roma ci starebbe pensando seriamente.

Restato in tempo di guerra, Nández potrebbe così partire in tempo di pace. La certezza in questo momento è che nessuna delle componenti cercherà di mettere i bastoni tra le ruote alle altre, la comunione d’intenti tra giocatore, agente e società è totale e solo se si incastreranno le volontà di tutti allora Nández potrà partire. Al contrario il discorso verrebbe rimandato a giugno quando, chissà, gli stadi chiusi saranno un ricordo e il León si metterà in vetrina nella Copa America.

Matteo Zizola

 
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