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Cagliari, provaci ancora Shomurodov: la salvezza parlerà anche uzbeko?

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Chto poseesh, to i pojnesh. Tradotto, ciò che semini è ciò che raccogli, proverbio uzbeko che sottolinea l’importanza del lavoro per ottenere dei risultati. Risultati che sono mancati, almeno rispetto alla volontà di rivincita, se si guarda alle prestazioni e ai numeri di Eldor Shomurodov con la maglia del Cagliari. Arrivato la scorsa estate con voglia di rivalsa dopo l’esperienza poco positiva allo Spezia, l’attaccante ex Genoa ha messo in mostra più bassi che alti. Solo due assist contro Sassuolo e Salernitana e la casella dei gol realizzati che segna ancora il numero zero. Troppo poco quanto seminato per poter raccogliere il riscatto da parte della società rossoblù dopo averlo prelevato in prestito con diritto di acquisto dalla Roma.

Dalla Salernitana alla Salernitana

Non solo difficoltà tecniche, ma prima il ritardo di condizione al suo arrivo, poi anche un infortunio che lo ha costretto ai box proprio quando la sua stagione sembrava essere arrivata alla tanto attesa svolta positiva. La torre con cui aveva servito Pavoletti per la rete del definitivo 2-1 contro il Sassuolo, infatti, apparsa come il classico episodio per mettersi alle spalle tutte le perplessità e, finalmente, tornare quello della prima stagione in Italia con la maglia del Genoa. Invece il destino aveva in serbo un’altra strada per Shomurodov: appena intravista l’uscita dal tunnel, ecco la frattura del secondo metatarso del piede destro in uno scontro in allenamento. Addio momentaneo alle velleità di rivalsa, addio definitivo alla Coppa d’Asia da giocare con il suo Uzbekistan. Quasi tre mesi lontano dal campo, fino al ritorno negli ultimi minuti contro l’Empoli per conservare il vantaggio firmato da Jankto e portare a casa i primi tre punti fuori dalla Sardegna. Un assaggio, breve, che però potrebbe essere un nuovo inizio. Perché il destino, beffardo dopo la gara contro il Sassuolo di dicembre, potrebbe ora essere amico. La contemporanea assenza di Pavoletti e Petagna, infatti, lascia Claudio Ranieri con il solo Shomurodov come alternativa a Lapadula. L’infortunio patito da Luvumbo, inoltre, toglie altre soluzioni all’allenatore rossoblù e apre le porte a un maggiore utilizzo dell’attaccante uzbeko. Ormai lontano dal gol quasi un anno – l’ultimo segnato con la maglia dello Spezia nella sfida contro la Salernitana del 2 aprile 2023 – il ventottenne di Jarkurgan dovrà necessariamente cogliere la palla al balzo. E, coincidenza, proprio la Salernitana sarà il prossimo avversario dei rossoblù sabato 9 marzo alla Unipol Domus, in un filo rosso che lega il suo ultimo gol in Serie A al suo primo assist in maglia Cagliari, fino alla nuova possibile occasione nella gara in arrivo.

Ultima chiamata

Finalmente“. Così Ranieri accolse Shomurodov nel ritiro valdostano dopo una trattativa con la Roma che sembrava non chiudersi mai. E finalmente il rientro in campo contro l’Empoli. Manca solo un ultimo finalmente, quello del gol in maglia Cagliari. L’uzbeko non è certo stato un cecchino infallibile nelle ultime stagioni italiane. Lontani i tempi del primo campionato con il Genoa, otto reti che avevano convinto la Roma – assieme a prestazioni convincenti – a investire su di lui una cifra vicina ai venti milioni di euro bonus. In giallorosso non demerita nella stagione 2021-22, tre gol e quattro assist senza essere mai utilizzato con continuità, ma al secondo anno sparisce presto dai radar di José Mourinho. Sei presenze in campionato senza alcuna rete, due in Europa League con il suo nome nel tabellino dei marcatori nella sconfitta per 2-1 contro il Ludogorets. Il poco minutaggio lo spinge all’addio a gennaio, prestito allo Spezia con l’idea di aiutare i liguri nella corsa salvezza. Ma anche con i bianchi delude: un solo gol in sedici presenze e la retrocessione in B a completare il quadro. “Qui a Cagliari ci sono tutti gli ingredienti per ripetere la stagione di Genova e credo possa essere l’occasione giusta“. Parole di inizio agosto in un’intervista al quotidiano Tuttosport, parole che sono rimaste tali e che ora l’uzbeko dovrà giocoforza provare a trasformare in realtà. L’obiettivo salvezza, ma non solo. Perché Shomurodov dovrà anche guadagnarsi un riscatto che oggi appare utopico. Difficile che la società rossoblù investa gli 8 milioni di euro previsti per tramutare il prestito in acquisto definitivo, soprattutto alla luce dei numeri prodotti dall’ex Genoa nei soli 314 minuti nei quali è sceso in campo. Futuro incerto, passato complicato, presente unica stella polare da seguire. A partire dalla gara contro la Salernitana, per riprendere tra le mani il destino e far ripetere nuovamente a Ranieri quel finalmente rimasto fermo al primo giorno di ritiro in Valle d’Aosta.

Matteo Zizola

 
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