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Cagliari Primavera | Una sconfitta per maturare: ora costanza per ripartire

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“Sì, viaggiare. Rallentando per poi accelerare”. Prendendo in prestito alcune delle parole di una celeberrima canzone del mitico e indimenticabile Lucio Battisti, si potrebbe descrivere in maniera quasi perfetta il momento del Cagliari Primavera di Fabio Pisacane nel suo percorso in Primavera 1. I giovani rossoblù, dopo il pareggio beffa in casa per 1-1 contro l’Empoli, hanno ceduto il passo al Torino, perdendo per 3-1 in trasferta. Una piccola frenata che ci può assolutamente stare e che non preclude affatto quanto di buono fatto fin qui dai sardi in campionato.

Frenata

Un incidente di percorso, di quelli che possono capitare. Il Cagliari Primavera è stato di fatto rimandato al primo vero esame di fine anno, con orizzonte fissato sui playoff. La sconfitta in trasferta per 3-1 al Mazzola di Orbassano contro il Torino di Giuseppe Scurto è di quelle che certamente fanno male per com’è arrivata. I rossoblù isolani, in un primo tempo intenso ed equilibrato, hanno avuto una buona reazione, rimettendo in piedi una partita che si era fatta più complicata con la rete di Savva al 32′. A suonare la sveglia in casa sarda, manco a dirlo, è stato capitan Carboni dal dischetto al 36′. Ma quel che più colpisce nella reazione avuta dal Cagliari Primavera è stata la lettura dell’azione e del momento della gara. La convinzione su un pallone mezzo e mezzo, con conseguente pressing e fallo subito da Vinciguerra, è di fatto la diretta applicazione di un concetto su cui spesso mister Pisacane ha messo spesso l’accento in questa stagione. Tuttavia, alla lunga, i rossoblù sono calati alla distanza, non riuscendo a tirare fuori quel qualcosa in più in termini di qualità. La trasferta torinese non è andata bene dal punto di vista del risultato ma i numeri, in ogni caso, non scalfiscono più di tanto l’ottimo rendimento avuto finora dagli isolani lontano da Asseminello. Nello specifico, considerando le ultime 5 partite di campionato, i sardi sono al secondo posto con 9 punti (sui 18 totali) conquistati fuori casa (alla pari con il Sassuolo, terzo nella generale), uno in meno della Lazio, che comanda questa speciale graduatoria con 10 punti.

Indicazioni

Nella sfida del Mazzola di Orbassano contro il Torino, Pisacane ha attuato la più classica delle strategie per un allenatore, ovvero puntare sul proprio credo tecnico e tattico senza troppi stravolgimenti di sorta, con il chiaro e nemmeno tanto nascosto obiettivo di mettere sotto scacco la squadra avversaria. Dallo scontro diretto, con orizzonte puntato sui playoff post season, contro i granata, il Cagliari Primavera, al di là del risultato sfavorevole, può comunque trarre alcune indicazioni importanti per il futuro anche alla voce singoli. Il migliore in campo nelle fila dei rossoblù è stato senza ombra di dubbio il portiere bulgaro Iliev. Per il numero 1 cagliaritano, cresciuto nel settore giovanile del Levski Sofia, una prestazione assolutamente maiuscola sia tra i pali ma soprattutto con un trittico di parate straordinarie nel giro di due minuti nella ripresa, compreso il rigore parato a Njie. Sempre nel reparto difensivo, non è certo da sottovalutare la prova fornita in mezzo alla terza linea da Cogoni. Dopo l’errore che ha consentito all’Empoli di pareggiare nell’ultima casalinga ad Asseminello, il numero 13 rossoblù ha risposto come meglio non si potrebbe, con una gara attenta e pulita in fase di copertura. In mezzo al campo ha di fatto predicato in solitaria nel deserto capitan Carboni. Il numero 10 del Cagliari Primavera, oltre ad aver segnato (su rigore) il suo quarto gol in campionato, ha diretto la mediana rossoblù con giusto mix di sostanza e sacrificio. Nel reparto avanzato, invece, si sono viste probabilente le maggiori difficoltà. Nella prima linea cagliaritana, infatti, il solo Vinciguerra ha provato con dedizione e impegno a provare alcune giocate alternative.

Rush finale

L’obiettivo primario del Cagliari Primavera, come già sottolineato più volte da queste stesse colonne, rimane la salvezza. Eppure il sogno playoff per i rossoblù di Pisacane, nonostante la sconfitta contro una potenziale diretta concorrente come il Torino, è ancora a portata di mano. Di fatti, in aiuto dei sardi in questa serrata lotta per le posizioni post season che contano, c’è l’equilibrio incredibilmente sottile che sta caratterizzando la corsa per il quinto e sesto posto della classifica generale di Primavera 1. Graduatoria alla mano, dopo tredici giornate fin qui disputate, dal sopra citato Torino quinto a quota 22 punti (in attesa del posticipo di oggi, lunedì 11 dicembre, tra Roma e Atalanta) allo stesso Cagliari undicesimo a 18 punti, ci sono ben 7 squadre racchiuse in appena 4 punti. La strada è ancora molto lunga ed è prematuro fare bilanci prima della fine del girone d’andata. I mezzi a disposizione di Pisacane ci sono tutti e sono anche di buona qualità. Nulla, quindi, è perduto e i sogni possono ancora diventare realtà, come recita un celeberrimo sponsor pubblicitario dei nostri tempi. Il Cagliari Primavera, di conseguenza, cercherà subito di riscattarsi ad Asseminello nel match in programma sabato 16 dicembre alle ore 13.00 contro il Frosinone di Angelo Gregucci, fanalino di coda della Primavera 1. A chiudere l’anno del Cagliari Primavera, in attesa di riapparire nel 2024 sotto la Befana contro il sorprendente Sassuolo di Emiliano Bigica, ci sarà la sfida in trasferta contro la Sampdoria, in programma sabato 23 dicembre alle ore 13.00. I punti pesano sempre di più e le partite più difficili ma il Cagliari non vuole svegliarsi dal sogno playoff. E in un campionato come la Primavera 1 tutto è possibile.

Fabio Loi

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