Le sconfitte contro Atalanta e Bologna hanno fatto riapparire nel mondo Cagliari Primavera i fantasmi di un passato scomodo e difficile, che sembrava essere stato archiviato in maniera definitiva. Dalle certezze sono riemerse le paure e questo ha fatto traballare e non poco quanto costruito dal tandem Battilana-Pisacane. Ai rossoblù serviva una scintilla, ma non isolata e fine a sé stessa bensì che facesse capire alle dirette concorrenti per la salvezza diretta nel campionato di Primavera 1 che la squadra c’è, è viva ed è pronta a lottare fino in fondo, a due giornate dal termine e con una classifica ancora molto corta.
La riscossa
La prova del nove non era certamente delle più semplici visto che sulla strada dei rossoblù c’era una formazione di livello e tra le top class della Primavera 1 come la Roma di Federico Guidi. Nonostante le evidenti differenze tra le due squadre, soprattutto dal punto di vista tecnico, queste sono state annullate un po’ a sorpresa dal verdetto del campo, con un 2-2 che in pochi avrebbero pronosticato alla vigilia. Entrambe avevano certamente l’obbligo di dover portare a casa un risultato importante per i rispettivi obiettivi, ovvero playoff Scudetto e salvezza, ma al Cagliari Primavera questa pressione sembra aver quasi giovato. I rossoblù di Battilana e Pisacane sono scesi in campo mettendo da parte a tempo di record le ansie e le paure date da una situazione di classifica non prevista all’inizio del campionato. Fare bene contro una big come la Roma rappresentava una grande opportunità per i sardi, ma poteva trasformarsi tranquillamente anche in una debacle senza appello che avrebbe reso le cose anche più complicate. Il Cagliari Primavera, invece, la sua chance è riuscita a sfruttarla nel modo migliore, senza rinunciare alle proprie idee – sia tattiche che di gioco – e mettendo in vetrina alcuni giocatori che sicuramente sono tornati più che utili in questa fase decisiva della stagione. Tra le note liete nelle fila rossoblù c’è senza dubbio il ritorno al gol dopo quasi tre mesi di Griger (settimo sigillo per lui in Primavera 1), apparso spento e assai macchinoso sotto porta nelle ultime uscite nonostante un contributo comunque importante come boa al centro dell’attacco. Re Mida di giornata, in quel del Tre Fontane, è stato Konate, autore di una prestazione di ottima fattura, con un assist preciso per lo stesso Griger al 32’, che è valso il gol del momentaneo vantaggio e con una rete (fortunosa grazie all’erroraccio del portiere avversario Del Bello) a fil di sirena, che ha garantito un 2-2 pesantissimo e nel contempo molto prezioso nella corsa salvezza. La riscossa del Cagliari Primavera, tuttavia, è nata anche grazie alla qualità del centrocampo e in particolare di un Cavuoti in formato direttore d’orchestra. In una stagione caratterizzata per lo più da problemi muscolari, il numero 10 nato a Vasto ha dettato i tempi di gioco in maniera magistrale al centro del gioco rossoblù, con sapienza e con acuti di alto livello, sfiorando addirittura l’eurogol con un tiro che solo la traversa ha impedito di trasformarsi in gioia. Al di là delle singole giocate che sono valse un pareggio di prestigio, il Cagliari Primavera ha anche tirato fuori, specie dopo il sorpasso subito nel secondo tempo con il 2-1 firmato Majchrzak, la giusta dose di carattere e soprattutto la voglia di non arrendersi con un parziale sfavorevole. Proprio il mantra su cui Battilana e Pisacane hanno voluto battere dal loro arrivo in panchina è stato rispettato e messo in pratica alla lettera dalla squadra, segno che la traccia segnata con il nuovo corso tecnico è quella giusta e deve essere applicata nel rettilineo finale.
Futuro
Gli spunti dal lunch match infrasettimanale del Tre Fontane contro la Roma non sono certamente mancati. Su tutti, non solo l’aver ritrovato quello spirito di appartenenza più volte invocato dallo staff tecnico ma anche dall’ambiente rossoblù, con il giusto mix di attenzione e concentrazione lungo tutto l’arco dei novanta minuti, ma anche la voglia di ogni singolo giocatore, che sia in campo oppure subentrante dalla panchina, di mettersi a disposizione del collettivo per centrare la salvezza matematica e allontanarsi così definitivamente dalle sabbie mobili della bassa classifica, soprattutto dai tanto temuti spareggi playout. Ora sulla strada di capitan Palomba e compagni ci sarà uno scontro diretto delicatissimo ad Asseminello contro l’Hellas Verona. Il confronto contro gli scaligeri, attualmente al tredicesimo posto in graduatoria a quota 42 punti e reduci da due sconfitte consecutive, assumerà ancora più peso e significato per il Cagliari Primavera anche alla luce dei risultati negativi ottenuti da altre due pretendenti alla permanenza diretta in Primavera 1, ovvero Atalanta e Napoli, battute rispettivamente da Bologna e Fiorentina. Ecco perché portare a casa un risultato pieno, con un occhio di riguardo a cosa succede sugli altri campi, consentirebbe alla squadra di Battilana e Pisacane di effettuare un importante se non addirittura decisivo passo in avanti e di arrivare con maggiore serenità alla sfida contro il Frosinone dell’ex rossoblù Giorgio Gorgone, che ancora spera in un posto nei playoff Scudetto nonostante la sconfitta di misura per 1-0 nello scontro diretto contro la Juventus.
Fabio Loi